Non è solo Theo Hernandez ad essere croce e delizia per questo Milan in cerca di diesse, qualora non accetti neanche Igli Tare dopo il no di Fabio Paratici e le difficoltà specifiche del caso. Mike Maignan sta attraversando un momento non semplice, non banale.
Arrivato al Milan dal Lilla per 13 milioni di euro nell’estate del 2021 per coprire il vuoto tra i pali e non solo lasciato da Gianluigi Donnarumma che preferì allora il Psg (e che oggi potrebbe tornare in Serie A ma all’Inter), si è dimostrato decisivo alla sua prima stagione. Poi l’infortunio e qualche alto e basso. Fino a qui, fino a un rinnovo divenuto obiettivamente un miraggio.
- L'accordo raggiunto per il rinnovo di Maignan con il Milan
- Rinnovo bloccato, le motivazioni
- La proposta attuale
L’accordo raggiunto per il rinnovo di Maignan con il Milan
Le parti si sono confrontate da tempo, si erano anche assestate su cifre ritenute adeguate prima del crollo sportivo del Milan, del cambio in panchina e del momentaneo innamoramento vinta la Supercoppa nei riguardi di Sergio Conceicao.
L’intesa verbale trovata tra le parti nel mese di dicembre, vista da oggi, è rivedibile e quasi anacronistica in una posizione lontana dalle Coppe europee e in basso nella classifica attuale.
Rinnovo bloccato, le motivazioni
Una flessione che non ha messo in discussione il rinnovo: le parti sono da mesi d’accordo per un prolungamento fino al 30 giugno del 2028 con opzione per il 2029 a 5 milioni di euro più bonus ma in questo momento sia Maignan che il Milan si sono presi una pausa di riflessione per valutare meglio la situazione. Una sorta di sospensione in considerazione della divergenza di opinioni rispetto al contratto.
L’esito della trattativa non è scontato. Se la divergenza di visione non dovesse essere superata Maignan verrebbe ceduto in estate per centrare un obiettivo tra i pali alla portata del club: il migliore sula piazza è e rimane Gigio Donnarumma, ex in odore di Inter, ma le alternative non mancano.
Secondo i rumors che si leggono in queste ore, in via Aldo Rossi le opzioni sarebbero principalmente due: la prima scelta sarebbe Chevalier del Lille (favorito) visti i buoni rapporti con il Milan, Rimanendo in Serie A, sarebbe molto apprezzato anche Marco Carnesecchi dell’Atalanta.
La proposta attuale
La dirigenza del club rossonero ha preso tempo dopo il calo di rendimento di Mike, ma soprattutto c’è un evidente stato di difficoltà da parte della società a sostenere simili ingaggi senza Champions e gli introiti garantiti dalla qualificazioni alle altre competizioni europee.
Quell’accordo iniziale che era stato raggiunto con fatica adesso è in discussione: dai cinque milioni di base fissa ai quattro con bonus legati alla Champions del prossimo anno che non vedrà qualificato il Milan.
Mike attualmente guadagna circa 3,1 milioni garantiti più bonus e dovrà dare una risposta a quella che può essere derubricata come la proposta definitiva. Il contratto è già pronto, ora il Milan attende una risposta da uno dei leader carismatici della squadra.