Cambiano gli allenatori, cambiano pure i giocatori, ma niente da fare: a non cambiare è il Milan. Dopo il brutto ko col Feyenoord nell’andata del playoff di Champions League che si è giocato a Rotterdam, Boban e Capello massacrano il Diavolo.
- Champions, le leggende rossonere stroncano il Milan
- Capello e la malattia da cui il Milan non è guarito
- Boban ci va giù duro: “Squadra senza identità”
- Nuova bacchettata a Leao e l'errore di mercato
Champions, le leggende rossonere stroncano il Milan
Non è bastato schierare Leao, Pulisic, Joao Felix e Gimenez dal primo minuto per avere la meglio sul Feyenoord nel primo atto dello spareggio Champions. Anzi, pur avendo Conceicao schierato tutte le sue bocche di fuoco, il Milan non è riuscito a reagire alla papera di Maignan dopo soli quattro minuti di gioco.
Se dalla trequarti in su l’intesa va ancora raggiunta, a preoccupare è la solita mancanza di continuità della squadra, che proprio non riesce ad avere un rendimento costante. Poco aggressivo, il Diavolo. Poco pericoloso. Poco determinato. Poco tutto. E nel post partita le leggende rossonere Boban e Capello hanno fatto a pezzi il Milan negli studi di Sky.
Capello e la malattia da cui il Milan non è guarito
La scelta di Conceicao di puntare dall’inizio i Fab Four non ha pagato. Secondo Capello, il tecnico portoghese voleva “dare un messaggio di sicurezza. Ma risultato e prestazione sono stati negativi”. Il problema, il vero limite del Milan, però, non è lì davanti.
E don Fabio lo sottolinea: “Tutti ci aspettavamo i quattro di fantasia in attacco, ma il difetto del Milan di consentire sempre il tiro in porta all’avversario non si è esaurito. Ecco: la malattia è rimasta, la squadra non è guarita”.
Boban ci va giù duro: “Squadra senza identità”
Quest’anno Boban non è mai stato tenero nei confronti del Milan. Franco e diretto come sempre, l’ex dirigente rossonero boccia senza mezzi termini la prova dai rossoneri al De Kuip. “È dall’inizio della stagione che il Milan non si capisce: ancora una volta ho visto una squadra senza identità e senza idee, incapace di interpretare la partita contro un avversario organizzato”.
‘Zorro’ detta la linea per uscire dal tunnel: “Bisogna scegliere una squadra tipo e un modulo tipo” per iniziare a trovare quella continuità mai vista finora. Sulle quattro punte ha le idee chiare: “Per sostenerle si deve giocare in un altro”.
Nuova bacchettata a Leao e l’errore di mercato
Alla squadra di certo non mancava il talento in campo, a Rotterdam. Eppure “il migliore è stato Pavlovic, l’elemento con meno qualità” rimarca Boban. Che ne ha per tutti. Rimandati i nuovi acquisti: “Joao Felix evanescente, Gimenez inesistente”.
Su Leao il solito discorso: “È discontinuo di suo. Se gli viene chiesto troppo dal punto di vista tattico va in confusione”. Nel prepartita, invece, il croato si è trovato in disaccordo con un’operazione di mercato del club rossonero: “Avrei tenuto Bennacer. È stato un grave errore lasciarlo andare, è un giocatore sottovalutato che sa fare benissimo entrambe le fasi”.