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Milan-Bologna, moviola: dubbi su due rigori negati, c’è anche un gol annullato

La prova dell’arbitro Marinelli a San Siro analizzato ai raggi X dal talent di Prime Giampaolo Calvarese, il fischietto di Tivoli ne ha ammoniti 4

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Livio Marinelli, la scelta di Rocchi per Milan-Bologna, è un maresciallo dell’Esercito italiano in forza al 7° Reggimento alpini, ha iniziato ad arbitrare nel 2002, arrivando in Serie D nel 2008. Nel 2012 è passato in Lega Pro, dove è rimasto per quattro anni, nei quali ha diretto anche la finale della Coppa Italia Primavera 2015-2016. Promosso in CAN B nel 2016, il 1º luglio è stato insignito del Premio Presidenza AIA, in quanto “arbitro effettivo particolarmente distintosi nel corso della stagione sportiva”. Ha esordito nella serie cadetta il 27 agosto, in occasione di Bari-Cittadella.

Il debutto in Serie A è avvenuto il 25 ottobre 2017 allo Stadio “Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo, nella partita Atalanta-Verona e in stagione ha debuttato benino in Cagliari-Roma, quando è stato chiamato a sostituire l’infortunato La Penna, e maluccio in Verona-Torino ma soprattutto ha fatto discutere in Juventus-Cagliari. Non ha sbagliato niente però in Atalanta-Bologna di coppa Italia e in Napoli-Udinese. Vediamo come se l’è cavata ieri sera a San Siro il fischietto laziale.

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I precedenti di Marinelli con Milan e Bologna

Sette i precedenti con gli emiliani (3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte), 5 con i rossoneri (4 vittorie e un pari con Maldini che però si infuriò moltissimo col fischietto di Tivoli, giudicato troppo giovane per match importanti).

L’arbitro ha ammonito 4 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Preti e Di Iorio con Giua IV uomo, Chiffi al Var e Paterna all’Avar, l’arbitro ha ammonito 4 giocatori: 37’ Lucumì, 60’ Loftus-Cheek, 67’ Joao Felix. 90’ Castro.

Milan-Bologna, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 26′ Dominguez cade a terra in area in un contatto alto con Thiaw. Marinelli fa segno che non c’è nulla ma il difensore rossonero è stato incauto ed ha rischiato il rigore. Primo giallo al 37’ ed è per Lucumì che intercetta con le mani una rimessa laterale battuta velocemente da Jovic.

Ammonito al 60’ Loftus-Cheek. Giallo al 67’ anche per Joao Felix che entra in tackle in netto ritardo su Lucumì.Al 70′ Gimenez cade a terra dopo un presunto contatto con Lucumì. Il colpo sul polpaccio c’è, ma per l’arbitro è lieve per giustificare un penalty. Al 75′ gol del Milan con Gimenez ma il guardalinee alza la bandierina e la rete viene annullata per off-side. Al 90′ ammonito Castro, reo di aver spinto in area Joao Felix. Dopo 2′ di recupero Milan-Bologna finisce 3-1.

La moviola di Calvarese

Sui casi dubbi della gara interviene il talent di Prime, Giampaolo Calvarese, che sul suo sito si sofferma sul rigore reclamato dal Milan al 70′ e dice: “Il Milan chiede un calcio di rigore. C’è un corpo a corpo tra Gimenez e Lucumì, in cui entrambi cercano di arrivare sul pallone; forse il messicano prende vantaggio, ma i contatti – bassi e alti – che si generano sono tutti entro i limiti della regolarità, anche il tocco sulla caviglia è troppo lieve per essere da calcio di rigore. Niente di punibile dunque, giusto lasciar proseguire”.

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