Visto che botti e fuochi d’artificio sono vietati in tutto lo Stivale, il Milan ha ben pensato di anticipare lo spettacolo pirotecnico della lunga notte di San Silvestro con l’esonero di Fonseca e l’ingaggio di Sergio Conceicao. Anno nuovo, allenatore nuovo. Ad analizzare il ribaltone di fine 2024 è Fabio Capello, uno che al timone dei rossoneri ha vinto tutto.
- Milan, le colpe sono solo di Fonseca? Il Capello pensiero
- La frecciata a Leao e Theo e il rapporto con Fonseca
- Capello, Ibrahimovic e il vantaggio di Conceicao
Milan, le colpe sono solo di Fonseca? Il Capello pensiero
Capello ha analizzato la bufera di fine anno che si è abbattuta su Milanello sulle colonne della Gazzetta dello Sport. Di Fonseca scrive che “come sempre il primo a pagare quando le cose non vanno è l’allenatore”, sottolineando così le responsabilità della società. Ma al tecnico portoghese l’ex ct di Inghilterra e Russia attribuisce una colpa in particolare: “il mancato feeling con i giocatori più importanti”.
Don Fabio ripercorre i mesi turbolenti della gestione Fonseca, che “ha provato a essere duro, a prendere decisioni forti, quando ha visto che alcuni dei suoi avevano atteggiamenti sbagliati”, ma “non è riuscito a correggere cosa non andava”.
La frecciata a Leao e Theo e il rapporto con Fonseca
Fin dalle prime giornate di campionato l’ambiente Milan si è rivelato una polveriera. Capello ricorda alcuni tra i momenti più complicati della breve era targata Fonseca: “In questi mesi si sono visti momenti di disattenzione assoluta, con dei gol subiti inaccettabili per una grande squadra. Episodi come il ‘cooling break‘ da separati in casa di Hernandez e Leao contro la Lazio o il balletto su chi doveva calciare i rigori con la Fiorentina, erano sintomatici dell’umore interno alla squadra” rimarca sulla Rosea.
L’epilogo era di fatto quasi scontato: “Mi pare chiaro che i capi dello spogliatoio non fossero al suo fianco nella gestione e nelle scelte. Anzi, penso proprio che l’abbiano rigettato”.
Capello, Ibrahimovic e il vantaggio di Conceicao
Don Fabio ne ha per tutti, anche per Ibrahimovic. “Andrebbe indagato il rapporto di Fonseca con i dirigenti, cominciando da Zlatan. Ho notato un certo distacco tra i due”. Secondo l’ex allenatore del Milan, Fonseca non aveva un ruolo centrale nella programmazione della rosa e “oggi paga per tutti”.
Il discorso poi si sposta su Conceicao, uno che “ha la fama del duro e sa essere anche molto pragmatico”. Rispetto al suo predecessore, ha un vantaggio: “Il cambio in panchina toglie alibi ai giocatori. La società con questa mossa dice ai calciatori che d’ora in poi non saranno più accettati atteggiamenti sbagliati”. Infine, un consiglio di mercato: “un esterno d’attacco. E portare in rosa giocatori migliori di quelli che ha già in casa: in estate non mi sembra sia stato sempre fatto”.