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Milan, Cardinale fa sul serio: contatti con Pif come nuovo partner, l'appuntamento

Il futuro del Milan si decide in Arabia? Cardinale vola a Gedda per la F1: potrebbe incontrare emissari del fondo Pif e altri potenziali investitori

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

È proprio il caso di dirlo: il Milan scalda i motori. E non solo per il match di Europa League con lo Slavia Praga. Ma perché domenica, in occasione del Gp di Formula 1 in Arabia Saudita, potrebbe andare in scena un nuovo incontro tra il gruppo Red Bird guidato da Cardinale e possibili soggetti interessati a investire nel club, tra cui emissari del fondo Pif.

Milan, Cardinale a caccia di partner: i contatti col fondo Pif

Secondo il quotidiano La Repubblica ed anche altre testate, il weekend che coincide con la seconda prova del Mondiale di Formula 1 a Gedda, in Arabia Saudita, potrebbe rivelarsi molto importante per il futuro del Milan. Già, è infatti prevista la presenza di Gerry Cardinale che, come affermato di recente Business of Football Summit del Financial Times, è aperto a nuovi potenziali partner soprattutto in Medio Oriente, dove, per sua ammissione, “in molti sono interessati a investire nello sport”. Ecco, dunque, che negli incontri che andranno in scena in Arabia Saudita potrebbe giocarsi una partita decisiva per delineare il Milan che sarà. A partire dal coinvolgimento del fondo Pif, che, come rivelato dal Sole 24 Ore, starebbe già analizzando i conti del club.

Si fa sul serio col fondo Pif? Ma c’è un problema

L’appetito vien mangiando, adagio che non passai mai di moda. Dopo aver acquisito il Newcastle nel 2021 e averne elevato in brevissimo tempo lo status a top club, Pif (Public Investment Fund), il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, potrebbe riprovarci con un’altra realtà del Vecchio Continente che ha già una storia blasonata alle spalle: il Milan. Si pone, però, un problema normativo.

Il regolamento Uefa vieta a più club con lo stesso proprietario di partecipare allo stesso torneo ed è per questo che la scorsa estate Cardinale si è dimesso dal cda del Tolosa. C’è però un caso che lascia ben sperare, ovvero l’ok concesso dalla Uefa alla Red Bull per la coesistenza di Lipsia e Salisburgo. La Gazzetta dello Sport pone in evidenza anche un altro aspetto: a Pif conviene investire davvero in un altro top club? Il confronto con City Football Group e Qatar Sports Investments suggerisce altro.

Futuro Milan, non c’è solo Pif: i fattori stadio ed Elliot

L’appeal del Milan non fa leva soltanto sulla sua gloriosa storia, ma anche sui milioni di tifosi distribuiti in ogni angolo del pianeta e su conti in ordine che lo rendono parecchio appetibile. E se il progetto stadio a San Donato dovesse decollare, il valore del club continuerebbe a lievitare. Ma serviranno anche ingenti investimenti. Senza dimenticare che nella seconda parte del 2025 andrà restituito il vender loan da 550 milioni concesso da Elliot nel 2022. Ecco il motivo per cui un socio di minoranza (Cardinale ha più volte sottolineato di non voler privarsi della maggioranza del club) potrebbe favorire l’ulteriore crescita del Milan. Per la Gazzetta non c’è solo Pif: Red Birg guarda anche ad Emirati Arabi, Bahrain e Qatar.

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