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Milan, Fonseca allo scoperto su Theo e rivela la dote che vorrebbe rubare a Sinner

Il tecnico portoghese si prepara per la sfida alla Juventus: cosa cambia con l'assenza di Vlahovic, le aspettative su Leao e sul grande ex Morata

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La Serie A torna in grande stile con il big match di San Siro tra Milan e Juventus. Fonseca sfida Motta in una partita che può rilanciare il Diavolo o allontanarlo definitivamente dai club di vertice. Le parole del tecnico portoghese alla vigilia della gara.

Verso Milan-Juventus, Fonseca e l’assenza di Vlahovic

La Juventus si presenterà a San Siro senza una prima punta vera per via dell’infortunio che Vlahovic ha rimediato con la sua nazionale. Cambierà inevitabilmente il tipo di partita, ma ciò non significa che il Milan debba abbassare la guardia.

“La Juve è una squadra che sa adattarsi molto ai calciatori – ha detto in conferenza Fonseca -. Non so se al posto di Vlahovic giocherà Weah che conosco bene per averlo allenato: in ogni caso, cambieranno le intenzioni. Tim è molto veloce e non farà lo stesso tipo di lavoro di Vlahovic in appoggio: sarà diverso. Dobbiamo fare attenzione ai movimenti in profondità di Weah”.

Sinner e la qualità che Fonseca vorrebbe nella sua squadra

Sinner sempre più immenso. Il trionfo nelle ATP Finals impreziosisce il 2024 da urlo del numerno uno al mondo, tra l’altro gran sostenitore del Diavolo. “È un piacere sostenere un milanista come Sinner – spiega il tecnico lusitano -. Lui ha tante qualità che vorrei vedere nella nostra squadra, ma il tennis è uno sport individuale”.

Poi svela la caratterista di Sinner che più apprezza: “La sua capacità di concentrazione è impressionante: non sbaglia mai. Mi piacerebbe vedere lo stesso nella mia squadra”.

La partita con la Juventus e il paragone col Real Madrid

Fonseca mette subito le cose in chiaro: “Non è una partita decisiva, ma importante sì. Come lo saranno tutte le partite a seguire: abbiamo bisogno di vincere, di dare il via a un filotto di successi. Ne ho parlato proprio oggi con i giocatori, è fondamentale per noi. Noi siamo il Milan, dobbiamo farlo se vogliamo recuperare i punti che abbiamo perso”.

Il tecnico punta al massimo risultato: “Abbiamo tanto rispetto per la Juve ma non ci fa paura. Se sarà la stessa partita col Real Madrid? No, la Juventus difende meglio del Real”.

Rafa Leao, il grande ex Morata, Theo e Camarda

Su Leao e il grande ex Morata: “Sono giocatori decisivi che possono fare la differenza. Abbiamo bisogno del miglior Rafa e del miglior Morata per questa partita: li ho visti molto bene e motivati. Mi aspetto che lo dimostrino in partita. Leao ha detto che deve essere più egoista? Capisco quello che ha detto Rafa. Penso che lui voglia dire che deve essere più decisivo. Sono d’accordo. Penso che Rafa possa essere più decisivo. Sta lavorando per esserlo, non ho dubbi su questo”.

C’è stato anche un confronto con Theo. “Per me è il miglior terzino sinistro del mondo. La sua non è stanchezza mentale ma una questione di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, mi sembra più motivato e concentrato che mai, per me è un segnale importante. Camarda? Sarà convocato, Jovic non c’è”.

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