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Milan, Fonseca non salva niente e nessuno ma sembra un pugile alle corde, Pecchia orgoglioso per presenza Benitez

Dura analisi del tecnico portoghese dopo la disfatta a Parma, nessun alibi alla squadra anche se si prende le sue responsabilità per l'avvio choc

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Batti il City, il Real Madrid e il Barcellona nelle amichevoli estive poi pareggi a fatica con doppia rimonta nei 10 minuti finali in casa col Torino e perdi male con la neopromossa Parma al Tardini. Avvio choc del campionato per il Milan: se nella prima giornata solo nel primo tempo la squadra aveva fatto male, stavolta si salva poco o niente contro un Parma che ha dato spettacolo. Imputato Fonseca, si alzi.

Fonseca accusa tutti

A Dazn il tecnico portoghese è sconsolato. Non cerca alibi ma pur nel prendersi le responsabilità lancia fendenti ai suoi giocatori. Si parte dal primo gol preso dopo appena due minuti con Man: “Difficile da spiegare, il primo gol non è solo colpa di Musah, inizia prima il problema, ma non possiamo vincere giocando così… non difendiamo come squadra, perdiamo i duelli, lasciamo sempre spazi agli altri, le marcature preventive sono sbagliate. Troppi errori, se affronti una squadra come il Parma la paghi”.

Fonseca: “Colpa mia non scappo”

Problemi anche davanti, in verità ma Fonseca non salva niente e nessuno: “Il responsabile sono sempre io e non scappo, ma ci sono troppe situazioni che non sono andate bene. Questa squadra ha un problema generale, non abbiamo pressato alto, è difficile recuperare posizioni, sembriamo una squadra passiva, è un problema di atteggiamento, di energie, di gioco di squadra. La verità è che abbiamo fatto una pre-season buona ma è più facile giocare con le grandi squadre, Barcellona, City e Real, affrontate negli USA, giocano aperte e qui non abbiamo difficoltà. Arrivati in campionato abbiamo avuto un cambiamento difficile da capire, difficile da spiegare”

A Milan tv il tecnico portoghese aggiunge: “Mi dispiace per i tifosi che sono stati qui in grande numero e meritavano un altro atteggiamento della nostra squadra. Mi assumo le mie responsabilità e penso che abbiamo sbagliato difensivamente, individualmente e collettivamente. Non possiamo cominciare e prendere gol alla prima situazione. È chiaro che abbiamo un problema difensivo perché offensivamente la squadra crea”.

Fonseca chiede tempo

Infine la disamina in sala stampa. Gli chiedono se manca un leader come Giroud: “No, abbiamo diversi leader. Non mi sembra che sia questo il problema“. Il tecnico portoghese sembra un pugile sul ring per le domande insidiose, gli rinfacciano che questo è sì un Milan diverso rispetto al passato come aveva promesso, ma peggiore. Il tecnico si limita a rispondere: “Rispetto l’opinione. Spesso c’è una squadra spezzata e questo è un problema difensivo. Perché i tifosi del Milan devono credere in questa squadra? Perché abbiamo fatto cose buone durante la pre-stagione, perché abbiamo rinforzato la squadra bene, perché abbiamo bisogno di tempo per migliorare le cose e perché abbiamo bisogno di tempo per mettere tutti i giocatori sullo stesso livello”. Gli chiedono cosa è cambiato difensivamente tra Lille e Milan. L’anno scorso aveva la terza miglior difesa in Francia, ma il Milan ha preso quattro gol in due gare: “Non è giusto fare confronti con i giocatori che avevo. Posso dire solo che dobbiamo lavorare insieme, di squadra, in un momento difficile. Se non si lavora da collettivo in questo momento sarà molto difficile. Sono lo stesso allenatore quando lavoro ai vari aspetti della squadra. Dobbiamo velocemente capire che se siamo una squadra che difende individualmente, faremo fatica”.

Pecchia ringrazia insegnamenti Benitez

Felice ovviamente Pecchia che rimprovera ai suoi solo di non aver chiuso prima la gara: “Bisognava finire due a zero il primo tempo…Troppi colpi di tacco. Devo assecondare però le caratteristiche del gruppo, anima leggera per affrontare le partite e giocarcele secondo le nostre caratteristiche. Vedremo se ci riusciremo strada facendo, ma indipendentemente da ciò non vogliamo cambiare il nostro modo di essere”. In tribuna c’era anche il suo mentore Benitez: “E’ la prima volta che mi viene a vedere sono contento. Sono felice, ho potuto lavorare con un grandissimo allenatore. Il cambio modulo è stato dettato dalle caratteristiche dei giocatori che sono entrati dalla panchina, ma ci siamo difesi sempre con un 4-4-2 stretto, con la possibilità sempre di ripartire e gestire con il palleggio. Voglio rinnovare ancora i complimenti ai miei ragazzi”.

Milan, Fonseca non salva niente e nessuno ma sembra un pugile alle corde, Pecchia orgoglioso per presenza Benitez Fonte: ANSA

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