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Milan: il popolo rossonero chiede di alzare la voce con gli arbitri, la risposta del club

Le decisioni arbitrali nel corso del match di Champions League contro il Chelsea hanno scatenato la rabbiosa reazione dei tifosi del Milan ma il club sceglie un’altra strada

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Doveva essere una notte da sogno, quella del Milan in Champions League: invece si è trasformata in una serata da incubo. La gara con il Chelsea che poteva permettere ai rossoneri di provare a mettere un deciso mattoncino verso la qualificazione agli ottavi è stata decisa da un chiaro errore arbitrale quando l’arbitro Siebert ha concesso un calcio di rigore agli inglesi per un fallo di Tomori su Mount, espellendo anche il difensore. Una decisione che ha di fatto condannato la squadra di Stefano Pioli alla sconfitta.

Milan in Champions League: quanti errori arbitrali

I tifosi del Milan non ci stanno. La decisione di Siebert infatti non è un episodio isolato. Nel suo ritorno dell’Europa che conta, il club rossonero si è imbattuto in più di un fischio contro quando si tratta di arbitri. A cominciare dal 2018 quando in Europa League i rossoneri vengono buttati fuori dall’Arsenal che beneficia di un calcio di rigore per un contatto lievissimo tra Rodriguez e Welbeck. A distanza di tre anni è la gara con il Manchester United che fa discutere. Kessie porta in vantaggio i suoi ma l’arbitro Vincic (quello di Inter-Barcellona, ndr) viene richiamato al Var per un presunto fallo di mano dell’ivoriano, le riprese non chiariscono i dubbi ma il gol viene annullato.

E si arriva agli episodi più recenti come quello nel match casalingo contro l’Atletico Madrid. In un rimpallo tra Lemar e Kalulu, entrambi i giocatori toccano il pallone col braccio ma il difensore del Milan sono in un secondo tempo. Per Cakir non ci sono dubbi, calcio di rigore agli spagnoli e nessuna segnalazione dal Var. A distanza di qualche settimana i rossoneri si arrendono sul campo del Porto dopo che il direttore di gara Byrch non fischia un calcio di punizione a favore di Bennacer, e sull’azione successiva i lusitani segnano il gol vittoria.

Milan-arbitri: il popolo rossonero protesta

Il calcio di rigore ed il rosso a Tomori hanno fatto imbestialire i tifosi rossoneri, sia nel corso del match che nei giorni successivi. I tanti episodi che si sono andati sommando hanno fatto esplodere la rabbia e in molti chiedono alla società di alzare la voce: “Non si può continuare in questo modo, è arrivato il momento di farsi sentire”. Proteste indirizzata anche all’indirizzo della Uefa, al punto che la tanto famigerata SuperLega è tornata di grande attualità.

Milan-arbitri: la risposta del club

Il Milan però piuttosto che alzare la voce sembra scegliere una strada diversa come rivela anche il giornalista Franco Ordine. La linea del club è quella di non parlare di arbitri per evitare di dare alibi alla squadra; ma è anche una specifica direttiva di Paolo Maldini che anche da giocatore non è mai stato uno molto incline alla protesta. Difficile rimanere impassibili dopo quanto successo martedì a San Siro, ma la strada per costruire una cultura vincente passa anche da queste decisioni.

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