Prima la rabbia, la giacca e la cravatta lanciate e prese a calci, gli urlacci verso i suoi calciatori. Poi i sorrisi. La metamorfosi di Massimiliano Allegri si completa in una mezz’oretta, il tempo che trascorre tra la fine della partita col Milan, vinta 1-0 dalla sua Juve grazie a un gol dell’ex Locatelli, e l’approdo in sala stampa. Prima tappa le telecamere di Dazn, davanti alle quali il tecnico bianconero si mostra sereno, tranquillo e nuovamente vestito di tutto punto.
- Juventus, Allegri spiega il raptus negli ultimi minuti
- Allegri e la lotta scudetto: le favorite sono le altre
- Il tecnico della Juventus elogia il giovane Huijsen
Juventus, Allegri spiega il raptus negli ultimi minuti
Si parte proprio dalla spiegazione della rabbia incontenibile negli ultimi minuti di gioco:
Abbiamo giocato bene difensivamente nel primo tempo, una volta andati in superiorità numerica non abbiamo iniziato benissimo la ripresa, subendo qualche punizione e dei cross di troppo. Dopo il vantaggio dovevamo gestire meglio il finale, con più pazienza saremmo riusciti comunque a tirare e a chiudere l’azione. Abbiamo forzato troppe giocate, vero che eravamo uno in più, ma Leao è uno di quelli che sanno annullare la superiorità . Lo sbrocco? Quando giochi contro una squadra in dieci il campo deve diventare un aeroporto e gli avversari la palla non devono vederla più. Non si devono fare più dribbling, contrasti, passaggi sullo stretto. E invece facevano proprio quello.
Allegri e la lotta scudetto: le favorite sono le altre
Quindi sulla lotta Scudetto. Per Allegri non cambia nulla, almeno per ora:
Questa vittoria può darci una dimensione diversa solo se siamo coscienti di dove dobbiamo migliorare. Dobbiamo far meglio nella fase di gestione della palla, senza forzare le giocate ma andando a colpo sicuro. Le favorite per il momento non cambiano, sono Inter, Milan e Napoli. Noi dobbiamo tornare in Champions e non sarà facile perché dietro c’è un mucchio e hanno ripreso a correre. Facciamo un passettino alla volta, vediamo come siamo messi alla fine del girone d’andata.
Il tecnico della Juventus elogia il giovane Huijsen
Quindi i giudizi sui singoli, compreso il debuttante olandese Huijsen:
Gatti è stato straordinario, Weah bravo nel raddoppio della marcatura. Un episodio ci è andato a favore, ma le partite sono fatte di episodi e Kean è stato molto bravo in quella circostanza. Sono molto contento di aver potuto lanciare Huijsen, ragazzo del 2005 che ha giocato con tranquillità , senza mettere mai in difficoltà i compagni e facendo una lettura straordinaria su Leao. Locatelli? A volte è criticato oltre misura, in quella posizione va meno in giro per il campo, gioca meglio e può appoggiarsi ai difensori.
Da capitan Rabiot, invece, una dedica speciale per la vittoria:
Abbiamo visto quanto gli è accaduto ma siamo con lui, è con noi, lo aiuteremo e dedichiamo questa vittoria a Fagioli.