Dopo le ultime difficili settimane con il Milan, Rafael Leao è tornato a brillare con la maglia della Nazionale portoghese sotto la guida di Roberto Martinez. Quella vista in Nations League è apparsa una versione più spensierata di Rafa, più vicina a quella devastante dello scudetto 2021/2022.
Vanno in questa direzione anche le affermazioni di Leao, che – parlando di del ct Martinez – non ha risparmiato una frecciatina a Paulo Fonseca. Intanto il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, prende il Milan come esempio negativo nella crescita dei giovani puntando il dito sulla gestione di Francesco Camarda.
- La frecciatina di Leao a Fonseca: “Martinez ha fiducia in me”
- Leao-Fonseca, un rapporto mai decollato
- Gravina critica i rossoneri per la gestione giovani
La frecciatina di Leao a Fonseca: “Martinez ha fiducia in me”
Il motivo del diverso rendimento di Rafel Leao tra Milan e Nazionale, con la quale è risultato tra i migliori in Nations League nella vittoria contro la Polonia – con tanto di assist a Cristiano Ronaldo – e nel deludente pareggio con la Scozia nonostante la sola mezz’ora a disposizione, potrebbe averlo svelato il giocatore stesso al termine dell’ultima sfida: “In Nazionale sento il sostegno di tutti. Anche l’allenatore ha molta fiducia in me.
Martinez mi ha chiesto profondità e uno contro uno, di fare il meglio che riesco. In poche parole di fare il mio gioco per creare chance. La Scozia è una squadra molto compatta. Avevamo poco spazio e il ct voleva che facessi movimenti profondi con e senza palla”.
Leao-Fonseca, un rapporto mai decollato
Le parole di Leao sembrano evidenziare la diversità di trattamento a lui riservata da Paolo Fonseca e Martinez. Che il rapporto tra Rafa e il nuovo allenatore del Milan non fosse dei più idilliaci già lo si era capito in occasione della panchina con la Lazio e del successivo cooling break in compagnia di Theo Hernandez e lontano dal resto della squadra.
Ma a peggiorare ulteriormente le cose, e a comportare il rendimento sotto le aspettative di Leao, ci sarebbero anche le richieste tattiche del tecnico rossonero, che con la decisione di passare al modulo 4-4-2 ha obbligato il portoghese a passare da un’ala prettamente offensiva a un esterno tutto campo con anche compiti difensivi.
Richieste che ovviamente un po’ imbrigliano il talento – certamente discontinuo – di Rafa, che aveva fatto vedere le cose migliori proprio sotto la gestione di Stefano Pioli, il quale lo aveva esonerato da ogni compito difensivo.
Gravina critica i rossoneri per la gestione giovani
Nel corso di un’intervista rilasciata al Messaggero Veneto, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato delle nazionali giovanili, che negli ultimi anni hanno raggiunto importanti traguardi – proprio ieri martedì 15 ottobre l’Under-21 ha strappato il pass per l’Europeo – grazie ai tanti talenti che il calcio italiano sta sfornando “Nelle ultime cinque stagione sotto la nostra governance abbiamo avuto i risultati migliori nelle giovanili. Dall’Under-20 alla 19 fino al nostro orgoglio: l’Under 17, simbolo della progettualità. Quei ragazzi hanno sconfitto 3-0 il fortissimo Portogallo. Tra non molto l’Italia tornerà nella cerchia dei grandi mondiali e a essere un punto di riferimento anche con la nazionale maggiore”.
Talenti che però non trovano spazio come accusa Gravina, che a esempio principale della scarsa fiducia nei giovani ha preso Francesco Camarda, enfant prodige classe 2008 di cui si parla un gran bene da anni ormai, ma che i rossoneri hanno deciso di mandare a giocare con il Milan Futuro in Serie C, dove ancora non si è ritagliato un ruolo da titolare inamovibile: “Perché i talenti li abbiamo, rincresce vedere però come spesso non vengono utilizzati dai club, penso a Camarda del Milan. Il talento ha bisogno di opportunità, all’estero le danno”.