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Milan-Lecce, i tifosi esaltano Leao ma prendono di mira l'arbitro: bufera social

Un Milan trascinato da un sontuoso Leao vince in casa contro il Lecce: tifosi festanti ma non mancano argomenti polemici, in primis contro l'arbitro Chiffi. Fa discutere un rigore revocato

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Davanti a ben 72.614 spettatori in quel di San Siro, il Milan archivia la pratica Lecce grazie ad un Leao in stato di grazia e torna alla vittoria dando vigore alla corsa per la prossima Champions League. L’impresa degli uomini di Pioli (che ha dovuto fare a meno di Giroud, Calabria e Pobega) è stata però al tempo stesso adombrata da qualche polemica social: vediamo i principali temi di discussione riguardo la partita valida per la 31esima giornata di Serie A.

Il Leao on fire esalta i tifosi

Uno dei protagonisti in positivo è stato sicuramente Leao, autore di un gol per tempo (il primo di testa con un’elevazione notevole, a sua volta il secondo in carriera dopo, guarda caso, quello fatto proprio al Lecce il 22 giugno 2020; il secondo con una cavalcata che ha ricordato quello inflitto al Napoli in Champions con un’azione alla Gullit). “Di un altro pianeta”, “Leao oggi è proprio on fire ed io amo vederlo”, “Propulsione atomica”, “Leao ha fatto altri 2 gol. Un altro pazzesco, giocando svogliato, in ciabatte, fuoriclasse, devastante” e “Rafael Leao in Serie A fa un altro sport. Giocatore pazzesco”: questi sono alcuni dei tweet dei tifosi milanisti in estasi per le giocate del portoghese.

Il caso del rigore prima concesso e poi revocato: le opinioni social

Ma il caso della partita e che ha fatto discutere (e forse farà ancora parlare, ça va sans dire) è il rigore per il Milan prima assegnato dall’arbitro Chiffi, poi revocato dopo il controllo al Var. Sono appena passati poco meno di quindici minuti dal fischio d’inizio, e Baschirotto viene anticipato da Theo Hernandez: ne risulta un contrasto tra i due, e lì per lì sembrava che l’intervento del difensore del Lecce potesse scaturire nel penalty per i rossoneri. Poi il controllo del Var ha messo in luce il fatto che Baschirotto stesse intervenendo sulla palla, e non sul francese dalla chioma eccentrica.

E quindi si è aperto il dibattito sui social, tra chi considera giusta la decisione e chi, soprattutto tifosi milanisti, ha sollevato la polemica, come scrive su Twitter questo sostenitore rossonero: “Siamo al quarto rigore non dato al Milan nelle ultime 3 partite. Sta diventando una coincidenza abbastanza preoccupante. Fa riflettere come con Bologna ed Empoli non sia consultato il VAR, che invece oggi è stato consultato subito”. Sulla stessa lunghezza d’onda altri commenti, anche da chi non è tifoso (“Follia non dare un rigore del genere”, “Al Milan in campionato fischiano, soprattutto a San Siro, dei rigori imbarazzanti – poi giustamente tolti con il VAR – e non ne fischiano di netti”).

E se ComunqueMilan interpreta il sentire di diversi sostenitori dal sapore vagamente sospettoso (“Rigore per il Milan ma non ne saremo mai abbastanza certi. Si lavora al Var, perché non è ammissibile un rigore a favore, specie in campionato. E infatti c’è il richiamo al Var per Chiffi che nega tutto. Olè”), con alcuni che sostengono come Baschirotto vada invece “sulle gambe” di Hernandez più che sul piede, altri assumono una posizione più moderata, pur non rinunciando alla stoccata in cauda venenum: “Nulla da ridire sul rigore prima concesso e poi negato. Avrei gradito solo la stessa solerzia da parte del Var due settimane fa con l’Empoli e la scorsa a Bologna. Perché il VAR non può funzionare solo quando fa comodo”. Ma comunque l’ostilità della piazza milanista contro il direttore di gara è ormai conclamata, come scrive questo tifoso nel pieno del secondo tempo: “Dobbiamo chiuderla prima che la chiuda Chiffi”.

Rebic fa il pieno di critiche

I social rossoneri poi hanno riversato non poche critiche a Rebic, scelto da Pioli dal primo minuto in luogo di Origi. Ma la partita del croato ha fatto innervosire i sostenitori del club milanese: “Ogni pallone che tocca Rebic è un’azione finita”, “Rebic farebbe fatica anche in eccellenza”, “Rebic è un buco nero in cui viene risucchiata qualsiasi velleità offensiva del Milan”, sono alcuni dei commenti al vetrioli riservati al centravanti.

E alcuni azzardano nel preferire altri innesti: “Ma un De Ketelaere là davanti farebbe uno schifo totale come Rebic? Non credo proprio…”, “Che schifo di cross Rebic, arrivo a dire che preferirei vedere Origi o De Ketelaere”.

I commenti sui capelli di Theo Hernandez

Infine, una nota di colore (è il caso di dirlo): ha generato non pochi commenti il look sfoggiato da Theo Hernandez, che si è presentato con dei capelli color fucsia, generando una certa sorpresa (diventata virale) da parte del compagno di squadra Giroud. L’acconciatura, che probabilmente si situa sulla falsariga della chioma sfoggiata da Antoine Griezmann (che già sta scolorendo verso il rosa Schiapparelli) ha suscitato ovviamente non poche ironie social: “Theo va bene tingersi i capelli, ma almeno il colore sceglilo meglio”, e ancora “Evidentemente la tattica di Theo Hernandez è accecare l’arbitro coi suoi capelli”.

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