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Milan, Maignan cancella Ibra, Pioli si prende le responsabilità: Abbiamo deluso tutti

Il portiere rossonero non rimpiange l'assenza di un leader come lo svedese ed è pronto alla sfida con Mbappè, il tecnico crede al riscatto col Psg

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Il primo a non spiegarsi i motivi della crisi è lui, Stefano Pioli. Più va ripetendo di avere tra le mani un gruppo straordinario, come raramente se ne trovano in giro, e più la squadra perde colpi. Il ko con l’Udinese viene a culminare il momento-nero con il solo pari di Napoli – che per molti è una mezza sconfitta – a intervallare tre sconfitte pesanti. La sfida col Psg di domani non solo è l’ultima spiaggia per rimanere in Champions ma anche un esame forse decisivo per lo stesso allenatore.

Milan, Pioli ritiene che manchino punti meritati

Il tecnico rossonero torna sul ko con l’Udinese: “Abbiamo deluso tutti e se i tifosi ci hanno fischiato vuol dire che abbiamo davvero fatto, male. Cosa fare? Tutto il contrario di quanto fatto, so che c’è volontà speriamo di riuscirci domani, per la Champions è la gara della svolta, dobbiamo crederci dall’inizio alla fine. Abbiamo pagato troppo alcuni risultati che potevano essere diversi, come con Juve e Napoli, mentre con l’Udinese non siamo riusciti a giocare come sappiamo”.

All’andata fu un monologo parigino: “Abbiamo imparato che è una squadra che concede anche qualcosa e dobbiamo essere bravi noi stavolta ad approfittarne. Questa è stata una vigilia di confronto, ho parlato io e si sono parlati tra loro i giocatori, veniamo da due settimane senza vittorie: c’è tanta concentrazione per provare a fare una grande partita. Abbiamo voglia di rivalsa”.

Pioli conferma di avere la fiducia del club

L’accoglienza a Donnarumma non dovrebbe distrarre i tifosi dall’incitare il Milan: “Hanno grande passione e amore per i nostri colori, dipenderà da noi trascinare i nostri tifosi. La fiducia della società? Non sono le parole che fanno le differenze, il club mi ha messo nelle condizioni di far bene e il responsabile sono io, ho tutto a disposizione”.

Maignan dimentica Ibra: Ormai è il passato

In sala stampa anche Maignan che parte da Donnarumma e dai fischi che lo aspettano: “Ci sono fan caldi qui a Milano, l’accoglienza è difficile, lui resta un ottimo portiere nonostante qualche problema, è un portiere top-class. Personalmente non è un brutto inizio di stagione, il meglio deve ancora venire. Il mio ruolo è quello di fermare gli attacchi degli avversari e dare fiducia a tutti”. .

Per qualcuno Maignan è il nuovo Ibra: “Io il nuovo Ibra come carattere? No, io sono Mike, sono glaciale, cerco di dare il meglio di me. Abbiamo perso un leader come Ibra ma abbiamo altri leader e dobbiamo andare avanti, Zlatan non c’è più, il passato è dietro”. Domani si ritroverà di fronte Mbappè: “E’ un giocatore top, difficile da leggere, ha fatto ottime performance”.

Dopo un passaggio sul futuro (“Mi piace il Milan ma non abbiamo iniziato a parlarne perchè non è il momento giusto”) Maignan ammette di puntare in alto: “Mi alleno per vincere tutto, quindi mi piacerebbe il trofeo Yashin, il Pallone d’oro, tutto quello che c’è”

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