Davvero difficile da dire di una squadra al momento seconda in Serie A e imbattuta fino a poche settimane fa: il Milan ha un problema in difesa. Non tanto con i difensori titolari, in quanto Kjaer e Tomori garantiscono una solidità tra le migliori d’Europa non solo in Campionato ma anche in Champions League. Il problema riguarda quando uno dei due manca, e allora sono dolori. Soprattutto l’assenza dell’ex Chelsea si sta facendo davvero sentire, con gli altri giocatori che per caratteristiche e per rendimento non offrono le stesse garanzie. Proprio per questo, con l’avvicinarsi del mercato di gennaio, Maldini e Massara stanno studiando le alternative. Ricordiamo tuttavia una cosa già ribadita: senza uscite non ci saranno entrate, e dunque anche se il Diavolo vorrebbe già ingaggiare qualcuno a metà stagione, la cosa più probabile è che i discorsi che seguiranno saranno tutti rimandati a giugno. In ogni caso la dirigenza rossonera vuole farsi trovare pronta.
Milan, per la difesa il preferito è Bremer
Tomori infatti nella rosa rossonera è unico per caratteristiche tecniche, diverso da tutti gli altri: è infatti l’unico che può difendere a tutto campo, dinamico, veloce, aggressivo nell’uno contro uno. Perfettamente complementare a Kjaer, al momento molto più forte sia di Romagnoli che di Gabbia.Â
Al momento attuale il nome più caldo per la retroguardia rossonera è quello di Bremer del Torino, il cui contratto coi granata è in scadenza nel 2023. Al suo quarto anno in Serie A, il brasiliano è cresciuto fino a diventare uno dei centrali più solidi del campionato, con caratteristiche che possono avvicinarsi all’identikit tracciato dai rossoneri. I dubbi sul suo eventuale acquisto sono due. Il primo è l’adattabilità a una difesa a 4, dato che al Torino ha sempre giocato a tre. Secondariamente, sembra che il brasiliano classe 1997 sia finito anche nelle mire dell’Inter.
Milan, molti altri nomi per la difesa, uno più complicato dell’altro
Se parlassimo solo dal punto di vista tecnico, la principale alternativa sarebbe Antonio Rudiger del Chelsea. Tuttavia il suo ingaggio non rientra nei parametri del Milan, e il suo arrivo sarebbe subordinato a un enorme riduzione d’ingaggio da parte del tedesco. Complicato riaprire anche i discorsi per Loïc Badé, cercato con insistenza ai tempi del Lens ma passato la scorsa estate al Rennes e dunque difficilmente trattabile.
Una suggestione vera e propria è Facundo Medina del Lens: classe ’99, mancino, 184 cm d’altezza, dinamico e aggressivo, sarebbe perfetto per caratteristiche tecniche come vice-Tomori. Il problema anche qui è la concorrenza internazionale: Marsiglia, Manchester United e Atletico Madrid hanno già messo gli occhi su Medina, ma questa dovrebbe essere un’ulteriore certificazione del fatto che si tratta di un potenziale crack.Â
Milan, i numeri difensivi non sono abbastanza se si vuole puntare in alto
La casella gol subiti recita 18, la peggiore tra le prime cinque retroguardie del nostro campionato. La cosa preoccupante però sono i sette gol subiti nelle ultime due partite contro Fiorentina (4-3 al Franchi) e soprattutto Sassuolo (3-1 a San Siro). Nonostante il gol realizzato da Romagnoli, l’ex Roma è ormai molto tempo che non viene considerato un titolare, e non è un caso che l’arrivo di Tomori abbia coinciso con un’impennata nelle prestazioni dei rossoneri.Â
Molto importante e negativa anche la nota che riguarda i clean sheet stagionali, ovvero le partite concluse dal Milan in Serie A senza subire gol: appena quattro, segno che qualcosa, a prescindere da tutto, deve essere migliorato.