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Milan, Pioli ritrova i suoi leader: l'annuncio che fa felice i tifosi

Con l'Atalanta riecco Maignan e Ibra, il tecnico sogna di arrivare a 1000 panchine ancora come allenatore del Milan

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

E’ davvero guarito il Milan che Pioli ha cambiato passando al 3-5-2 e che è reduce da tre successi di misura tra campionato e Champions? La risposta la darà probabilmente domani sera l’Atalanta, la squadra più in forma del momento assieme al Napoli e che sarà ospite a San Siro. Una nuova vittoria rilancerebbe le ambizioni dei rossoneri, che intendono puntare al secondo posto ma l’impresa non si presenta affatto facile. Pioli sa bene di essere nel pieno del momento decisivo della stagione, tra i quarti di Champions da raggiungere e una posizione di classifica che non deve allontanarsi dalle prime quattro (la zona Champions è fondamentale anche per il rinnovo di Leao), e chiede una conferma alla squadra, magari anche con un superiore tasso di spettacolo e convinzione.

Milan, Pioli annuncia il ritorno di Maignan

Dopo aver presentato la partita (“L’Atalanta ha tutte le caratteristiche delle grandi, ha tecnica e fisicità, come sempre quando li incontriamo sarà una partita aperta in cui ognuno vorrà segnare più degli altri, noi proveremo ad essere sempre molto pericolosi”) Pioli si sofferma su rientri e ritorni: “Ibrahimovic sta sempre meglio, potrebbe anche scendere in campo. So quanto ha lavorato e ha sofferto per tornare a disposizione, ora è pronto per giocare. Calabria e Bennacer non sono convocati ma dalla prossima ci saranno come speriamo anche Florenzi, Maignan sta bene e domani giocherà titolare. Devo dire che Tatarusanu ha fatto sempre il suo dovere e sono contento di quello che ha fatto, Mike è stato un leone in gabbia, non poteva partecipare e dare consigli, ora sta bene ed è molto motivato. Ci darà sicuramente un grande apporto”.

Con il francese tra i pali il Milan ritrova un protagonista importante: “E’ evidente che sia stato il miglior portiere della passata stagione, ci dà tanto, è un portiere molto comunicativo e questo è importante, lui sa variare le giocate nella ripresa del gioco, sa fare le scelte giuste, certo non gioca da 5 mesi e dovrà riprendere il suo ritmo”.

Pioli spiega il momento di Leao

Con il nuovo modulo il Milan prende meno gol ma forse danneggia Leao, per Pioli non è così: “Farei un errore a cambiare modulo se questo danneggiasse uno dei giocatori più importanti, Leao è l’unico che ha grande libertà in campo, non sempre fa quello che gli dico io ma fa quello che gli suggerisce l’istinto. Con il ritorno di Calabria potremmo anche tornare a quattro, così come con quelli che ci sono ora ma non è il modulo importante bensì l’impegno e l’interpretazione delle partite. Con questo modulo controlliamo meglio le partite”.

I rientri importanti arrivano nel momento giusto. “Più leader ci sono e più ci sentiamo sicuri, convinti e forti, l’aspetto tecnico-tattico è importante ma lo è anche quello mentale e di personalità, ho un grande gruppo e meriterebbero tutti di giocare, vedo sempre in tutti la voglia di lavorare e questo mi rende difficile fare le scelte”.

Chi manca all’appello è ancora De Ketelaere: “Ho parlato tanto con lui in questi mesi, è un giovane che si sta inserendo in un ambiente di lavoro diverso, mai come nelle ultime settimane lo vedo convinto, bene fisicamente, ci ha messo più tempo di quello che volevamo. Non è solo un bravo ragazzo, è uno che ci farà vincere le partite. Immagino che il suo primo gol sarà un po’ fortunoso e poi si sbloccherà”. Davanti sta cambiando spesso le posizioni degli attaccanti: “Partiamo sempre dalle nostre caratteristiche, poi dipende dall’avversario”

Milan, Pioli sogna di rimanere al Milan per la panchina n.1000

Domani Pioli festeggerà la panchina n.800, il tecnico traccia un bilancio: “Sono tante ma vorrei arrivare a 1000 panchine ancora come tecnico del Milan, tutte mi hanno fatto crescere, chiaramente la partita in cui vincemmo lo scudetto resta importante ma ce ne sono state anche altre”. Nell’Atalanta spaventa il momento di Hojlund, Pioli conclude così: “Anche quando giocava nello Sturm Graz era fortissimo ci vorrà grande attenzione”

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