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Milan verso il derby tra dubbi e certezze: il dato che inquieta Pioli

Dopo lo 0-0 contro il Sassuolo il tecnico rossonero non ha nascosto la propria delusione: la difesa e Maignan sono due certezze, ma il rendimento in trasferta è diventato un problema

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Sabato 3 settembre alle 18.30 le luci di San Siro si riaccenderanno per il derby della Madonnina numero 233 della storia. Dopo i quattro incroci della scorsa stagione tra campionato e Coppa Italia e l’appassionante testa a testa per lo scudetto Milan e Inter saranno quindi di fronte già all’alba di una nuova stagione che per entrambe non è partita nel migliore dei modi.

Verso Milan-Inter: mercato, gioco e condizione, tutti i problemi di Pioli e Inzaghi

Se infatti l’Inter, alle prese con i problemi delle ultime ore di mercato e l’insoddisfazione palesata da Simone Inzaghi, non ride nonostante la facile vittoria sulla Cremonese e il controsorpasso in classifica effettuato sui cugini fermati sul pareggio contro il Sassuolo, sul fronte Milan le cose vanno bene sul mercato, con il centrocampista belga Vranckx, capitano dell’Under 21, in arrivo come ultimo rinforzo dopo il difensore tedesco Malick Thiaw, ma decisamente meno bene sul campo.

Il pari senza reti rimediato a Reggio Emilia è infatti simbolico del non esaltante inizio di campionato dei campioni d’Italia sul piano del gioco. Cento giorni dopo il 3-0 che al Mapei Stadium volle dire 19° scudetto della storia la squadra di Stefano Pioli è stata salvata solo da Mike Maignan, decisivo di fatto nell’unico brivido di una partita tutt’altro che spettacolare: il rigore calciato da Domenico Berardi e respinto dal portierone del Milan non è però bastato ai rossoneri per riuscire ad aprire le strettissime maglie difensive di un Sassuolo inaspettatamente rinunciatario, ma efficace in questo mondo nel disinnescare la velocità di Hernandez e Leao.

Il Milan da trasferta si è inceppato: mai così male nell’era Pioli

“Siamo stati troppo frenetici quando avremmo dovuto palleggiare, da una squadra con tanta qualità mi aspetto che sia in grado di leggere i momenti della partita”: Stefano Pioli è stato critico nel commentare l’andamento della partita, facendo trasparire tutta la propria delusione. I numeri del resto non mentono e per la prima volta nell’era del tecnico emiliano evidenziano le difficoltà del Milan in trasferta a dispetto di un rendimento eccellente che era stato alla base dello scudetto, con 46 punti ottenuti lontano da San Siro contro i in casa. Con il pareggio contro il Sassuolo, infatti, il Milan ha mancato il successo in due gare di fila in Serie A lontano da San Siro per la prima volta da novembre 2019, le prime due nella gestione Pioli, le sconfitte contro Roma e Juventus. Un dato che non può essere casuale, bensì la spia di come gli avversari abbiano capito come l’arte della pazienza e del palleggio non sia la qualità migliore di un Milan che ha ottenuto le vittorie più belle negli ultimi due anni grazie agli strappi dei propri solisti e agli spazi lasciati dagli avversari più che alla manovra. Insomma, un Milan chiamato a giocare in trasferta… come abitualmente si fa in casa denuncia qualche difficoltà, ma in questo senso il derby sarà una partita ovviamente più aperta.

È un Milan d’acciaio: imbattibilità record e Maignan pararigori d’Europa

Pioli può comunque consolarsi con i numeri della propria super difesa e con quelli dell’imbattibilità generale. A Reggio Emilia infatti i rossoneri hanno ottenuto il clean sheet numero 14 in Serie A nel 2022, più di ogni altra squadra nei cinque grandi campionati europei comprese le big della Premier: il Liverpool è “fermo” a 12 e il Manchester City a 11. Il tutto nella partita che ha portato a 19 la striscia di gare senza sconfitte in campionato per il Diavolo, con 12 vittorie e sei pareggi: nessuno può vantare questa imbattibilità nei cinque campionati top in Europa, anche se Pioli può toccare ferro perché l’ultimo ko ufficiale per il Milan è arrivato proprio contro l’Inter nella semifinale di andata di Coppa Italia della scorsa stagione.

Un capitolo a parte lo merita Mike Maignan. Il portierone francese ha parato il primo rigore della carriera in Serie A, il secondo in rossonero dopo quello a Salah nella prima giornata della scorsa Champions League. L’ex Lille è però uno specialista seriale nel disinnescare i tiri dal dischetto se è vero che in carriera considerando solo le gare di campionato la percentuale dei rigori parati è del 31%, 9 su 29. Nessun portiere ha fatto meglio dal 2015 in avanti: nello stesso periodo Szczesny è “fermo” al 26%, Sirigu e Donnarumma al 24%.

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