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Mondiali 2026, a dicembre il sorteggio dei gironi di qualificazione: i rischi e le incognite per l'Italia

Gli azzurri sono testa di serie ma in seconda e terza fascia non mancano le mine vaganti: dalla Turchia di Yildiz alla Svezia di Gyökeres, passando per la Serbia di Vlahovic e la Norvegia di Haaland

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In principio fu la Svezia, il 13 novembre 2017. Lo 0-0 finale dello spareggio di ritorno estromise gli azzurri dal Mondiale in Russia, cosa che non accadeva dal 1958. Poi venne il 24 marzo 2022: la Macedonia del Nord, il rigore sbagliato da Jorginho, il gol di Trajkovski nel finale che gelò il Renzo Barbera di Palermo. E il Mondiale invernale del Qatar visto in televisione.

Italia senza Mondiale dal 2014

Due edizioni dei Mondiali senza la squadra che li ha vinti quattro volte e ha giocato altre due finali (1970 e 1994): saranno dodici anni nel 2026. In pratica, una generazione intera di ragazzini non ha mai visto gli azzurri ad un Mondiale. L’ultima apparizione italiana alla rassegna iridata risale al 24 giugno 2014, a Natal in Brasile: il rosso a Marchisio, il morso di Suarez a Chiellini, il colpo di testa di Godin. Una vita fa. Tre edizioni senza l’Italia, sarebbe davvero troppo, e il 13 dicembre a Zurigo bisognerà fare molta attenzione all’urna.

Mondiali 2026, la strada degli azzurri

L’Italia sarà testa di serie visto che ha raggiunto i quarti di finale in Nations League, ma ciò potrebbe non bastare per trovare un girone di qualificazione abbordabile. Insieme agli azzurri, teste di serie sono Spagna, Germania, Francia, Portogallo, Olanda, Croazia, Danimarca (tutte via Nations), più Inghilterra, Belgio, Svizzera e Austria (grazie al ranking Fifa). Inoltre, il sistema sarà “spietato” per il Mondiale Canada-Usa-Messico: all’Europa spettano soltanto 16 slot sui 48 complessivi. Le 54 nazionali europee saranno divise in 12 gruppi (6 da 4 squadre, 6 da 5 squadre): vanno al Mondiale le 12 vincenti, per le 12 seconde tutto da vedere.

Italia, i pericoli dell’urna

Ma i pericoli arrivano soprattutto in seconda fascia, dove ci son o la Turchia di Yildiz e la Norvegia di Haaland, ma anche Slovacchia, Serbia e Svezia sono clienti tutt’altro che semplici, mentre la decadente Polonia sembra la più debole. In terza fascia occhio a Bosnia e Albania ingigantita all’Europeo, da non sottovalutare la Scozia di McTominay, la Georgia di Kvara, la Slovenia di Sesko. Quarta e quinta fascia non dovrebbero essere un problema, detto che la quinta potrebbe essere “risparmiata” agli azzurri Se dovessero vincere il quarto di finale di Nations. In quel caso si finirebbe in un gruppo da 4 squadre, altrimenti si può finire anche in uno da 5, dipenderà dal sorteggio.

Nations League, niente salvagente

La sconfitta con la Francia nell’ultima partita di Nations League ha compromesso l’utilizzo eventuale dell’ultimo salvagente per la nazionale di Spalletti, nel caso non si arrivasse nemmeno secondi nel girone di qualificazione: i 4 posti via-Nations dei playoff sono oggi per Spagna, Germania, Portogallo e Francia, poi a scendere le vincenti delle altre serie.

Mondiali 2026, a dicembre il sorteggio dei gironi di qualificazione: i rischi e le incognite per l'Italia Fonte: Imago

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