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MotoGP, Bagnaia e il trionfo di Assen: "Ma non si diventa campioni dal niente. Il podio? Una tamarrata"

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Il momento perfetto di Francesco Bagnaia continua sulla pista preferita, quella di Assen dove si è svolto un GP d’Olanda trionfale per il pilota Ducati. Dopo aver vinto la gara nel 2022 e nel 2023, il campione regnante ha calato l’hat trick davanti ad un Jorge Martin che ha provato ad insidiare il rivale, per poi tirare i remi in barca sul finale di una gara in cui il distacco tra i due ha anche superato i 3 secondi. E Borgo Panigale completa il trionfo con la rimonta di Enea Bastianini, da decimo a terzo dopo la bandiera a scacchi.

Tutti i record di Bagnaia ad Assen, e non solo

Un fine settimana ancora una volta all’insegna delle Ducati, insomma, e di un Bagnaia pressoché inarrestabile da una serie di gare a questa parte. Anche perché ad Assen, mai pago, si è portato a casa la pole e la vittoria nella Sprint, oltre al successo in gara. E con la 33esima vittoria in carriera tocca anche le 23 in MotoGP, eguagliando il record di un altro ducatista come Casey Stoner.

E ancora, Pecco è al terzo successo di fila in stagione, mentre il terzo trionfo ad Assen non è riuscito neppure a Valentino Rossi. E, per chiudere, in classifica paradossalmente comanda ancora Martin, ma Bagnaia si è portato a meno 10 punti: un’inezia in MotoGP.

Bagnaia: “Sono sempre critico con me stesso, ci sono stati errori evitabili”

Eppure, nelle interviste post gara a Sky Sport il pilota ha sottolineato il lavoro da fare su di lui (“Sono sempre molto critico con me stesso“), riferendosi all’errore di Barcellona “che era evitabile”. Pecco ha proseguito: “C’è sempre da imparare, non è che diventi campione dal niente: dietro c’è un grande lavoro. Siamo sulla strada giusta, ma bisogna farne ancora tanta“.

In gara “non c’è molto spazio per pensare, ma devi controllare al massimo tutte le situazioni”. In particolare il vento e la gomma anteriore “perché non faceva abbastanza caldo per la dura e neppure così freddo con la media”, e con la prima “siamo andati un po’ al limite”. “Martin ha poi provato per due volte a prendermi e in quegli istanti dovevo riaprire il gap. Ho cercato di fare il massimo, come sempre”, ha proseguito Pecco.

“Assen è una pista che si adatta più a me che alla moto”

Bagnaia ha quindi spiegato che nella mattinata di venerdì la gomma media andava bene e ha consentito di andare forte, “non ci ha battuto neppure chi aveva montato la soft per fare il tempo”. Una pista come Assen, rispetto alle altre, si adatta allo suo stile di guida, ha rivelato il pilota piemontese, “più che alla moto”. Quest’ultima “tende ad essere sempre un po’ nervosa, muovendosi tanto. Ma abbiamo fatto un lavoro che è stato fondamentale per metterla a posto ed essere competitivi. E poi adoro le curve veloci e da raccordare”.

“Sono fiducioso per le prossime gare”

In vista del GP di Germania, su quel Sachsenring che ha visto Marc Marquez stracciare diversi record e dove il vincitore uscente risponde al nome di Jorge Martin, Bagnaia è consapevole che i suoi diretti rivali restino i favoriti, “anche se lo scorso anno anno nella gara di domenica forse ero più forte, sebbene Jorge sia stato più bravo a vincere”. “Vedremo quest’anno – ha proseguito – ma penso che i passi avanti che stiamo compiendo ci porteranno ad essere subito competitivi”.

E sulle prossime gare e quelle in cui potrebbe essere vincente come Assen, Pecco ha risposto: “Mi piacerebbe essere così in ogni appuntamento. Sono consapevole che se lavoriamo bene, possiamo ottenere sempre questi risultati. Ci sono sicuramente piste più favorevoli ed altre no, ma penso che le prossime tre saranno abbastanza buone. Oltre al Sachsenring, anche Silverstone, il Red Bull Ring, Misano, Aragon: in tutte sono andato sempre molto forte. Ed anche in Australia e in Asia ho ottenuto buoni risultati”.

Infine, un commento sulla curiosa cerimonia del podio, dove è spuntato da sotto il palco con la sua moto, tra fumo ed effetti speciali. Alla richiesta di un parere da parte di Guido Meda, Pecco non ha avuto dubbi: “Una tamarrata!“.

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