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MotoGP, Bagnaia e Marquez, convivenza difficile in Ducati? Nieto scettico, e Acosta: "C'è solo un numero 1"

Continua a tenere banco la convivenza nello stesso team Ducati di Francesco Bagnaia e Marc Marquez. Tra gli addetti ai lavori (specialmente team rivali) serpeggia un certo scetticismo in merito

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

È il tormentone della vigilia della MotoGP 2025, ovvero la convivenza tra Francesco Bagnaia e Marc Marquez all’interno del team ufficiale Ducati. Argomento di cui si è detto tutto e il contrario di tutto, ma nel frattempo siamo nel pieno della luna di miele: va tutto bene Madama la Marchesa, il resto sono congetture e mani che si sfregano da parte dei giornalisti col coltello tra i denti e che attendono i primi stracci volanti – in pista e nel box – tra i due piloti che insieme fanno un totale globale di 11 titoli iridati.

Bagnaia e Marquez, la convivenza in Ducati per ora è serena

Per ora però i due compagni di squadra remano insieme e in sincrono come la squadra di canottaggio di Princeton. Lo dimostra il lavoro svolto sullo sviluppo della moto, in particolare nei test pre-stagionali, con Pecco e Marquez che si sono divisi equamente i compiti in maniera serena ed estremamente costruttiva.

Per dire, entrambi si sono detti d’accordo sul mantenere il motore dello scorso anno: e così è stato, e sarà almeno per le prime gare del 2025, in attesa che la nuova versione possa essere migliorata in aspetti cruciali come la gestione del freno motore.

Quindi il primo scoglio è superato: sia Bagnaia che Marquez hanno dato un contributo importante – e condiviso, ça va sans dire – nel mettere a punto la moto con cui approcceranno un mondiale fondamentale per entrambi. Per Pecco, per ritornare in cima alla MotoGP dopo la battaglia campale sino all’ultimo persa nel 2024 contro Jorge Martin; per lo spagnolo, per dimostrare che non ha perso l’aura competitiva da fuoriclasse, e può ancora dire la sua per giocarsi il nono titolo in carriera.

Il parere di Nieto: “Per ora vanno d’accordo, ma se lotteranno per il titolo…”

Spettatori interessati della convivenza tra i due sono certamente i team rivali, tra cui il Pertamina Enduro VR46, unica squadra a poter schierare la GP25 ufficiale a parte il team factory Ducati. Il team manager Pablo Nieto al sito GPOne ha espresso i propri dubbi sul fatto che l’equilibrio possa protrarsi tra Bagnaia e Marquez, sostenendo di non voler essere nei panni di Davide Tardozzi (“anche se da un lato mi piacerebbe perché puoi competere [per il titolo] con entrambi i piloti”).

L’ex pilota ha poi proseguito sottolineando il fatto che al momento c’è un rapporto di fiducia tra i due compagni di squadra (“cosa normale all’inizio della stagione”). Tuttavia, “se entrambi lotteranno per il titolo mondiale, penso che il loro rapporto non sarà così sereno come lo è stato storicamente in passato“.

Pur ribadendo il fatto che vorrebbe fare i conti con un problema del genere anche con i suoi, ovvero Fabio Di Giannantonio e Franco Morbidelli, ha quindi aggiunto: “Alla fine si tratta di comprendere come gestire la questione nel miglior modo possibile”.

Bagnaia e quell’occasione persa nel 2024 (con Marquez corresponsabile)

Nel GP di Portimao del 2024 Bagnaia e Marquez, durante un duello in pista per il quinto posto, vennero a contatto e finirono entrambi gambe all’aria. Ci fu uno strascico di punzecchiature, cosa anche naturale visto l’agonismo e ciò che era in palio. Durante la presentazione della nuova squadra ufficiale Ducati a Madonna di Campiglio Pecco aveva pure sottolineato il fatto che, senza quella caduta, avrebbe conquistato i punti necessari che, col senno di poi, avrebbero contribuito alla conquista del quarto titolo in carriera.

Covano ancora delle braci ardenti sotto la cenere del volemose bene? Forse sono solo congetture maliziose. Per Nieto comunque Bagnaia può tornare a giocarsi il trionfo in MotoGP, grazie anche alla propria mentalità (“Il suo punto di forza è il fatto che crede in sé stesso, e questo fa la differenza“). Ma similmente anche Marquez “sarà uno di quelli che lotteranno per il titolo”.

Acosta tranchant: “C’è solo un numero 1”

Banalmente, solo uno ce la farà. Ammesso e non concesso che questa tenzone non venga disturbata da avversari terzi, è inevitabile il fatto che qualcuno potrà rimanere deluso o restare perlomeno un passo indietro rispetto all’altro.

Questo è più o meno il concetto declamato di recente da Pedro Acosta: il pilota KTM, parlando al podcast IronFran, ha espresso con la consueta schiettezza il suo pensiero al riguardo della convivenza tra Marquez e Bagnaia: “La gestione Ducati dei due? Non è un mio problema, però la verità è che non ci possono essere due numeri 1 nella stessa squadra”.

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