Il venerdì che apre il fine settimana del GP di Giappone va in archivio con la prima giornata di libere e pre-qualifiche, dove a spiccare sono stati Francesco Bagnaia (nelle FP1) e Brad Binder (a sorpresa nella prove, autore di un tempo di 1’43”436). In ogni caso, il pilota Ducati ufficiale si è detto soddisfatto di questo primo giorno, in attesa degli sviluppi di domani dove è prevista pioggia.
- Il podio delle pre-qualifiche del Giappone
- Binder: "Confido di usare la soft per la Sprint e la media per domenica"
- Marquez in difficoltà: "Dobbiamo capire questa cosa"
- Martin: "Chi azzecca la gomma vincerà domenica"
- Bagnaia: "Giornata positiva, a Motegi sfrutto bene le mie potenzialità"
Il podio delle pre-qualifiche del Giappone
Pioggia caduta anche oggi, a dire il vero, ma il pilota di KTM non ha avuto problemi a dare il meglio di sé su una pista, quella di Motegi, dove storicamente ha avuto sempre un buon feeling. Dietro al sudafricano in sella alla RC16 si è piazzato poi Marc Marquez, in cerca di piazzamenti importanti pur avendo ammesso in questi giorni che sia lui che Enea Bastianini, terzi incomodi nella corsa al titolo, hanno in realtà “fallito” l’impresa di potersi candidare seriamente come vincitori di questa stagione di MotoGP. Terzo Jorge Martin, che teoricamente è rimasto l’unico contendente assieme a Bagnaia per l’iride 2024.
Binder: “Confido di usare la soft per la Sprint e la media per domenica”
Pur ammettendo una mattinata complicata per via della pioggia e condizioni della pista non di facile lettura, Binder ha spiegato di aver avuto un pomeriggio migliore: “Inizialmente ho avuto un problema, ma montando la gomma nuova la moto è tornata a rispondere al meglio, consentendo di spingere molto”.
Il sudafricano ha poi ribadito il fatto che il T4 è il settore dove le KTM si esaltano meglio (tra l’altro anche Pedro Acosta ha centrato l’accesso in Q2, con il pilota di GasGas quarto). E sulla Sprint di domani e la gara lunga di domenica ha affermato: “Basandomi sulla mia esperienza qui in Giappone, per la gara lunga normalmente si usa la media perché la soft non regge. Quindi confido nella media per domenica e nella soft per la Sprint, ma in caso di pioggia spero nel bagnato”.
Marquez in difficoltà: “Dobbiamo capire questa cosa”
Marquez ha invece dovuto fare i conti con qualche problema, come da lui ammesso dopo le pre-qualifiche. Per l’otto volte campione del mondo questa è stata ” una giornata strana”, dove si è trovato costretto a cambiare la moto diverse volte “perché non ero a mio agio, ma la sensazione è migliorata nelle ultime uscite”. Ma, al tempo stesso, “dobbiamo capire perché non siamo andati bene nei giri con la gomma usata”.
Martin: “Chi azzecca la gomma vincerà domenica”
E a proposito di gomme, Martin ha spiegato che anche lui ha avuto difficoltà con la soft che “dopo tre giri cala e non riesci a guidare”. Secondo lo spagnolo “chi azzeccherà la gomma vincerà domenica”. Oggi non si è trovato al meglio: “Ero in sofferenza con l’anteriore: mi auguro di sistemare le cose non tanto per domani che è prevista pioggia, ma per domenica”.
Bagnaia: “Giornata positiva, a Motegi sfrutto bene le mie potenzialità”
Chiudiamo quindi con Bagnaia, che ha definito questo venerdì come “molto positivo”: “Questa è una pista che mi si addice, valorizza il mio stile di guida e con il team abbiamo fatto un ottimo lavoro. La moto mi piace, ma domani sarà importante fare un ulteriore passo avanti”, ha spiegato.
Pecco riguardo il suo piazzamento in pre-qualifica ha quindi analizzato: “Purtroppo ho mancato l’ultimo time attack finendo lungo alla 11. Però questa è la strada giusta: Motegi assomiglia un po’ all’Austria, il grip è simile a quello di Jerez. Qui sfrutto bene le mie potenzialità, ovvero frenare ed entrare forte. Nel corso della giornata siamo migliorati ad esempio nel settore 3 dove di solito fatichiamo a causa di curva-7 e 9. Era importante partire subito al meglio e così è stato”.
Infine, sulla questione gomme, rispetto alla precedente prova in Indonesia dove Bagnaia ha faticato con le medie, il pilota piemontese ha spiegato: “A Mandalika il ritmo era lento perché mi trovavo dietro, sono andato forte non appena ho avuto strada libera davanti e sono riuscito a scaldare le gomme. Nella Sprint potrebbe andare bene la soft ma potrebbe anche calare, la media invece ci mette un po’ per girare a destra, ma penso sia la scelta più adatta”.