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MotoGP Austria, Ducati si gode Bagnaia e Martin: "Ci miglioriamo a vicenda". Ma Pecco ha rischiato per un insetto

Francesco Bagnaia vince dominando il GP d'Austria davanti a Jorge Martin: per Ducati i due sono croce e delizia, tra risultati sfavillanti e rischi corsi in pista. Ma Pecco se l'è vista brutta per un insetto

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Francesco Bagnaia l’aveva detto nel corso delle interviste rilasciate in questo fine settimana, “io e Jorge al momento siamo i più veloci”. E in effetti nella gara della domenica del GP d’Austria i due hanno fatto una corsa a sé stante, creando un divario con il resto degli inseguitori. Ma restringendo il campo al duello tra tra Pecco e Martin, è il campione regnante ad avere avuto la meglio dominando, letteralmente, al Red Bull Ring e rifilando allo spagnolo oltre 3 secondi di ritardo (e 7 al terzo classificato e terzo incomodo del campionato, Enea Bastianini).

Il dominio Ducati in Austria

Ma ad impressionare sono i distacchi che in generale le Ducati hanno rifilato alle concorrenti in questa domenica austriaca. La migliore delle rivali piazzatasi al traguardo, la KTM di Binder, ha chiuso quinta con quasi 19 secondi di ritardo da Bagnaia. Segue la Aprilia di Vinales, settima a 24 secondi, ma è andata peggio alle giapponesi: in questo caso, la meglio classificata è la Honda di Nakagami, 14esima a oltre mezzo minuto di ritardo.

Insomma, la casa di Borgo Panigale nonostante certi proclami di inizio stagione al momento non teme rivali, o perlomeno tali da seguire la sua stessa costanza. Merito anche della lotta continua in vetta tra Bagnaia e Martin, con l’elastico tra i due che fa sì che i distacchi nella classifica di campionato restino sempre ridotti, scambiandosi di continuo il primo posto (al momento svetta Pecco, anche grazie al successo nella Sprint, con 5 punti di vantaggio sullo spagnolo).

Dall’Igna: “La sfida tra Bagnaia e Martin? Difficile stare calmi”

Una rivalità tra il pilota ufficiale e quello del team satellite Pramac che rappresenta un po’ la croce e delizia di Ducati. A spiegarlo il direttore generale Luigi Dall’Igna, che a Sky Sport ha affermato dopo la gara: “Una vittoria importante, anche perché è l’ottavo GP di fila in cui presidiamo il podio. Voglio ringraziare tutti, a partire dai piloti, passando poi per il team per i tifosi. La sfida tra Pecco e Martin la vivo un po’ come nella stagione passata: difficile stare calmi perché entrambi si prendono moltissimi rischi, come si è visto dai tempi della Sprint. Ma entrambi sono veramente incredibili, dei piloti da coccolare”.

Martin: “Io e Bagnaia ci miglioriamo a vicenda, ma ora Pecco è più forte”

Martin, che ha corso anche sotto antidolorifici per via di un infortunio in doccia alla mano, ha spiegato che in gara non ha retto il ritmo anche per via della gomma anteriore che non ne aveva più. “Quando mi sono ritrovato a due secondi la sensazione è migliorata, ma il passo era simile e stando dietro era impossibile. Quando sei al comando dall’inizio [com’è avvenuto a Bagnaia, ndr] hai il 90% di possibilità di vincere. Ma se sei secondo rischi davvero tanto per finire davanti e quindi raffreddare le gomme, e in quel caso chi è dietro di te è in svantaggio. Devo migliorare”, ha quindi ammesso Martin.

Quindi, sul confronto con il rivale, lo spagnolo ha spiegato: “Siamo un passo avanti, magari un giorno Pecco chiuderà terzo e un altro il terzo sarò io, ma alla fine siamo sempre lì entrambi. […] Spero di lottare sino alla fine: stiamo andando veloci, la moto va bene e ci spingiamo a vicenda per migliorarci. Quando lui va forte io devo progredire e viceversa. Ora, per esempio, Pecco va più forte, ma spero di avere più velocità”.

Bagnaia, vittoria da record in Austria

Bagnaia nel frattempo è a quota sette trionfi in questo 2024, nonché il 25esimo successo nella MotoGP: risultato che lo proietta nella classifica dei migliori dieci piloti di tutti i tempi, al pari di Kevin Schwantz. “Anche se è qualcosa a cui non guardo più di tanto, è una emozione incredibile”, ha commentato a Sky Sport.

Il piemontese ha spiegato che ha cercato di mettersi subito davanti in gara per gestire un passo “un pelino più veloce di quello di Martin”. “Quando ho visto che lui ha iniziato ad alzare i suoi tempi, io ho cercato di conservarli per altri tre, quattro giri in modo da aprire il gap sino ai 2 secondi. Poi da lì è stato tutto più facile anche se negli ultimi giri avevo esaurito la gomma”.

La vittoria in Austria ha un significato particolare per Pecco, al di là del fatto che nelle ultime tre stagioni ha collezionato solo successi nel Red Bull Ring. Questo perché “è una delle pista più difficili che ci sono, ma si confà alle nostre caratteristiche. Qui c’è molta usura delle gomme, e devi lavorare molto con la frenata e con l’abbassatore. E devi cambiare mappatura più volte, quindi a livello tecnico è una delle piste più difficili”.

L’imprevisto con l’insetto che poteva mettere a rischio la gara di Bagnaia

Bagnaia ha poi svelato che durante la gara si è ripetuto un imprevisto simile a quanto avvenuto in occasione delle qualifiche di Silverstone, quando un adesivo in libertà gli ostruì la visuale. In questo caso un insetto che è andato spiaccicarsi sulla sua visiera gli ha reso a tratti la vita impossibile: “Questo insetto si è spiaccicato sulla visiera proprio davanti ai miei occhi in fase di staccata. È stato un momento difficile, ho tirato via il tear off senza riuscirci, non veniva via ed è stato davvero complicato. Diciamo che nelle ultime gare sto avendo inciampi di questo tipo, ma va bene così”.

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