La seconda sessione di prove libere del GP di San Marino e della Riviera di Rimini si è conclusa, con Marco Bezzecchi che ha fatto registrare il miglior tempo e già che c’era pure il record della pista.
- Il podio delle seconde libere e la buona prestazione di Bagnaia
- Bezzecchi: "Mi preoccupa il long-run, domani in qualifica nella sprint race darà il massimo"
- Vinales: "Mi sono sentito subito a mio agio, l'Aprilia può ancora migliorare"
Il podio delle seconde libere e la buona prestazione di Bagnaia
In quella che sostanzialmente è una pre-qualifica che consente ai migliori di accedere in Q2, il pilota del team Mooney VR46 chiude la sua sessione con la propria Ducati con il tempo di 1:30.846, 126 millesimi in meno di Maverick Vinales, secondo sull’Aprilia, e a 255 millesimi di vantaggio su un arrembante Dani Pedrosa, che con la sua KTM ha dato ottima prova di sé.
E in tutto ciò, Francesco Bagnaia (il cui record a Misano è stato spazzato via proprio da Bezzecchi) ha ottenuto un ottimo settimo posto se pensiamo che al GP di San Marino a momenti rischiava di non potersi neppure presentare visto l’ormai noto incidente del Montmelò della scorsa domenica.
Incidente dal quale il ducatista è uscito quasi illeso se consideriamo la dinamica che pareva presagire davvero il peggio. Pur acciaccato e dolorante (ed anche Bezzecchi non era al 100% visto il dolore alla mano destra, postumi di Barcellona pure per lui causati però dall’incidente di Bastianini) Pecco ha conquistato la Q2, dimostrando sia una tempra notevole nonostante l’ematoma alla gamba destra che la volontà delle Ducati (monopolizzatrici delle prime quattro posizioni nella FP1) di volersi riprendere la scena dopo l’exploit catalano di Aprilia. Anche grazie ad una pista con più grip rispetto a Montmelò.
Bezzecchi: “Mi preoccupa il long-run, domani in qualifica nella sprint race darà il massimo”
Ma veniamo ai commenti post ultima sessione (per oggi) di prove libere, a partire da Bezzecchi che non ha nascosto la difficoltà di correre con la sofferenza alla mano:
“Di solito Vinales qui è sempre stato una testa di serie, perché a Misano è stato velocissimo sia con la Yamaha che con l’Aprilia, e anche l’anno scorso è andato a podio. Per me è stata dura, però per fare il time-attack stringo i denti e il dolore lo sento il giusto.
Mi preoccupa di più per il long-run, ma vedremo. Il T1 è dove soffro di più, ma speriamo che con i trattamenti il dolore continui a migliorare o almeno a rimanere costante. Fino ad oggi è sempre migliorato, però ora ci giriamo sopra quindi vediamo.
Mi aspettavo di soffrire un po’ meno, ma non ci posso far nulla. Cerco di dare il massimo tutti i giorni vedendo come sto. Mi dovrò sicuramente gestire un po’ domani. Fortunatamente il turno di domattina conta ma fino ad un certo punto, perché alla fine non viene più preso in considerazione per la combinata. Domattina sarà importante scaldarsi bene e cercare di non esagerare, poi in qualifica e nella sprint darò il massimo“.
Vinales: “Mi sono sentito subito a mio agio, l’Aprilia può ancora migliorare”
Bezzecchi ha citato Vinales, e il pilota Aprilia reduce dalla piazza d’onore ottenuta nella precedente gara ha spiegato dopo il secondo posto che gli è valso l’accesso alla Q2:
“Correre a Misano è sempre qualcosa di speciale. È una pista che mi piace, soprattutto il terzo settore con quella curva velocissima che è incredibile. La giornata è stata positiva. Mi sono sentito alla grande sin dal primo giro a livello di feeling, come al Montmelò, quindi ho potuto spingere e guidare nella maniera più naturale possibile.
Penso che la moto possa migliorare ancora in qualche dettaglio. A livello generale mi sono sentito a mio agio. Qual è il segreto? Credo che da Assen in avanti abbiamo trovato quello che mi serviva per guidare come avrei voluto e la differenza si sta vedendo”.