Marco Bezzecchi promosso dal Mooney VR46 al Team Pramac dal 2024 per meriti acquisiti sul campo? E al posto di chi? Johann Zarco? E che fine farà il francese? Honda? Le strade della MotoGp portano tutte in quella direzione.
Ho visto lui che guida lei, che vuole lui, che tocca a me. Se l’avete cantata seguendo il riff che ha spopolato nell’estate della canzone italiana, beh, allora sappiate che la versione “modificata” nel testo è diventata un vero e proprio tormentone nell’estate dei bolidi a due ruote.
Quella che a stretto giro di posta attende di sapere che cosa riserverà il mercato, che come consuetudine tra la pausa estiva e le prime gare dopo la ripartenza è destinato a sconvolgere equilibri e spostare l’asticella già qualche mese avanti.
- In casa Ducati ci si interroga sul futuro
- Simply the Bez
- Bagnaia-Bastianini, avanti così
- La catena di montaggio
- Zarco ammicca alla Honda (e viceversa)
- Bezzecchi potrebbe restare alla VR46
In casa Ducati ci si interroga sul futuro
E mentre Francesco Bagnaia continua imperterrito la sua rincorsa al secondo titolo mondiale, in casa Ducati come in tutte le altre factory ci si interroga su quali saranno i piloti che dovranno offrire maggiori garanzie in vista della stagione 2024.
Dove l’oggetto del desiderio di diversi team risponde al nome di Marco Bezzecchi, pronto a recitare un ruolo da prim’attore sul mercato e non solo. Perché con 4 podi conquistati nelle prime 9 gare, tra le quali spiccano le due vittorie in Argentina e in Francia (più la sprint race di Assen), è impossibile pensare che uno così non possa far gola a tanti.
Simply the Bez
Bezzecchi è al secondo anno in MotoGP e corre con il team Mooney VR46, quello gestito da Alessio Salucci, per tutti “Uccio”, l’amico del cuore di Valentino Rossi che da anni è in prima linea nella gestione dell’Academy VR46.
Il fatto che corra con una moto che è in pratica una Ducati versione 2022 con alcuni aggiornamenti non gli ha impedito di diventare uno dei maggiori protagonisti del campionato, al punto che in tanti si interrogano se valga la pena continuare a starsene buono in un team satellite o se sia già giunta l’ora di passare all’incasso e chiedere spazio in un team ufficiale.
Bagnaia-Bastianini, avanti così
La Ducati però al momento di spazio non ne ha nel team factory, che anche nel 2024 confermerò il tandem composto da Bagnaia e Bastianini (quest’anno frenato dagli infortuni).
Ci sarebbe però il Team Pramac, che dispone di moto ufficiali e che a fine stagione vedrà scadere i contratti dei due piloti di cui attualmente dispone, vale a dire Jorge Martin e Johann Zarco. E su quest’ultimo negli ultimi tempi si sono addensate nubi nere all’orizzonte, perché i recenti exploit di Bezzecchi hanno finito per confinarlo in una zona che di confort ha ben poco.
Tanto che a detta di molti potrebbe essere proprio il pilota francese a far spazio al Bez, “promosso” dal Mooney VR46 al Team Pramac per meriti acquisiti sul campo.
La catena di montaggio
Zarco ha 33 anni, un’onesta e valorosa carriera alle spalle, ma non è certo un pilota “finito”, come qualcuno potrebbe erroneamente pensare. Vero è che nei suoi 6 anni e mezzo trascorsi in MotoGP non è mai riuscito a conquistare nemmeno una vittoria, a fronte di 19 podi conquistati.
In Ducati però se lo tengono stretto, anche perché bravissimo nella messa a punto della moto, e quindi utile e prezioso anche come collaudatore.
Zarco ammicca alla Honda (e viceversa)
Solo che Zarco, capita l’antifona, ha inevitabilmente cominciato a guardarsi intorno, tanto che la Honda (in crisi evidente da tre stagioni, ma decisa a cambiare il corso degli eventi a partire dal prossimo inverno) lo ha già contattato per provare a portarlo nel team gestito da Lucio Cecchinello al posto di Alex Rins, passato in Yamaha al posto di Franco Morbidelli.
Una proposta che ha lusingato il centauro francese, ma che in buona misura è legata a doppio filo alla scelta che vorrà fare Bezzecchi: se Ducati (come pare) gli offrirà di passare in Pramac, allora sarà proprio Zarco a fargli posto, e al team Mooney VR46 potrebbe finire proprio Morbidelli in una sorta di “catena di montaggio” che ha visto spostare 4 pedine all’unisono.
Bezzecchi potrebbe restare alla VR46
Se invece Ducati deciderà di fare un’altra mossa, e cioè affidare al team di “Uccio” una quinta moto ufficiale, allora ecco che il Bez potrebbe accettare di restare un altro anno alla VR46, e a quel punto lasciare Zarco col cerino in mano.
Quest’ultimo ha fatto capire di gradire eccome la prospettiva di accasarsi alla Honda, ma Ducati deve prima capire come gestire il futuro di Bezzecchi. E da quello dipenderà anche il destino di Zarco, che da possibile esubero potrebbe ritrovarsi a recitare un ruolo da “indispensabile”.
Per sapere come andrà a finire non bisognerà attendere troppo: entro metà agosto le scelte di casa Ducati dovranno essere svelate.