I test di Barcellona hanno ufficialmente dato il via alla nuova stagione di MotoGP, con Marc Marquez salito per la prima volta della Desmosedici ufficiale del Team Factory Ducati. Un momento non di poco conto nella carriera del pilota spagnolo, che brama all’idea di tornare a essere il punto di riferimento della categoria regina dopo che son trascorsi però ormai 5 anni dall’ultimo titolo iridato (e in mezzo, un mare di operazioni, cadute e problemi). E la sfida tutta interna con Pecco Bagnaia, suo nuovo compagno di squadra, è tra gli argomenti più dibattuti della marcia d’avvicinamento al prossimo mondiale.
- Tanti pretendenti al trono: "Non c'è solo Ducati..."
- Futuro da scrivere. "Ma un'occasione da sfruttare"
Tanti pretendenti al trono: “Non c’è solo Ducati…”
Marquez in Ducati sa di non potersi più nascondere: non lo ha fatto quest’anno che correva con una moto clienti, e non potrà farlo ora che salirà su una delle due moto ufficiali. “Vivremo tutti una situazione nuova e anche un po’ strana. Non l’avevo mai vissuta prima d’ora, perché in realtà non esiste un vero favorito, ma ci sono due piloti che sanno di avere una moto molto competitiva (e quelli siamo io e Pecco) e altri che cercheranno di sfruttare le caratteristiche dei loro mezzi.
Bagnaia, non dimentichiamocelo, ha vinto 11 gare quest’anno: significa che almeno inizialmente sarà lui a prendere il comando delle operazioni, poi più avanti si vedrà”.
Una sorta di “vai avanti che poi ti raggiungo”. “Pecco ha vinto più di metà della gare in programma, eppure non ha vinto il titolo. Non so quale delle due cose sia più folle… però credo che il mondiale non sarà una corsa a due. Ci sono Martin, Acosta, Vinales e altri ancora. Noi però cercheremo di dare il massimo di ciò di cui disponiamo. Detto ciò, so che non sarà facile vincere il titolo”.
Futuro da scrivere. “Ma un’occasione da sfruttare”
Marquez in Ducati era stata una delle operazioni più sorprendenti della passata sessione di mercato, ma altrettanto sorprendente è stata la decisione di Ducati di promuoverlo nel team Factory, di fatto preferendolo persino a Martin che correva con una moto clienti. “Capisci cosa significhi essere in Ducati quando il mercoledì ti vedi arrivare già le indicazioni di quello che avremmo fatto. La differenza con Honda in questo senso è lampante: c’è grande meticolosità nella preparazione nella programmazione, e non può essere un caso se Ducati è arrivata a dominare in modo così evidente il campionato”.
Il futuro di MM93 è pronto a scrivere nuovi capitoli, ma su quanto durerà ancora la carriera in MotoGP è presto per dare risposte. “Intanto nel 2024 volevo vedere se fossi ancora competitivo, e direi di averlo dimostrato con i fatti. Ora mi aspetta una nuova sfida: so di avere una moto che vale il titolo, per cui proverò a sfruttare l’opportunità che mi è stata affidata. Ora so che è tutto di nuovo nelle mie mani e voglio solo impegnarmi per far si che ciò accada per davvero”.