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MotoGP, Bagnaia: il puntare il dito contro Ducati sa di addio? La carezza di Tardozzi, la vendetta di Marquez

Il day after il Gran Premio d'Italia MotoGP lascia spazio a qualche riflessione sulle continue lamentele di Pecco Bagnaia, che forse nascondono un possibile addio a Ducati. Tardozzi prova a consolarlo, Marc Marquez intanto risponde ai fischi con la sua superiorità

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Il Mugello va in archivio. Il Motomondiale corre veloce ed il carrozzone è già bello che imballato in direzione Assen per il back to back dalla Toscana ai Paesi Bassi. La prima tappa italiana del Mondiale MotoGP è stata in tema con il resto della stagione. Marc Marquez è imprendibile, Alex è spettatore interessato della cavalcata del fratello e Bagnaia vorrebbe ma non può. Sul perchè è polemica innestata dalle parole continue di Pecco sull’inguidabilità della sua Ducati. Sfoghi che rasentano le accuse e che meritano una riflessione sulle ripercussioni future. Mentre Davide Tardozzi nel week end in versione “paciere” prova a rincuorarlo e Marc torna sui fischi del tifo italiano.

Bagnaia: la resa e l’accusa, stanco di Ducati?

Il Mugello era il suo fortino. Ci aveva vinto negli ultimi tre anni. Si sentiva forte Bagnaia sul circuito toscano. Lo aveva detto anche prima del week end: “Se non sarò competitivo qui allora vorrà dire che avremo un problema”. Competitivo Pecco lo è stato ma non come avrebbe voluto. Un 3° posto nella Sprint e un 4° in gara sono davvero poca roba per un due volte campione del mondo, per il suo curriculum al Mugello e per le aspirazioni della vigilia e per quei soli 59 millesimi da Marquez in qualifica.

Bagnaia ci ha provato. Ma il suo tentativo di gettare il cuore oltre l’ostacolo è durato due giri nella Sprint e 5 in gara. Poi in entrambe le corse è arrivato il crollo, verticale domenica che gli è costato anche il podio a favore del Diggia. Una situazione che da una parte lo deprime, dall’altra lo incarognisce. Le parole dopo la gara sono sempre uguali, ogni fine settimana. Lamentele, frecciate, velate accuse. Chiamatele come volete. Pecco non sente sua questa moto. Non riesce a dare il meglio di se. O forse lo sta dando ma semplicemente quell’altro è di un’altra categoria.

Fonte: Getty

Che duello Bagnaia e Marquez all’inizio del GP d’Italia

Resta il fatto che Bagnaia sia andato più lento anche dello scorso anno, sia nella Sprint che in gara (anche Marc va detto specie in gara). E che Alex con la GP24 riesca sistematicamente e anche facilmente a batterlo. Non solo Marc. Su cui comunque appare chiaro la Ducati ha deciso di puntare forte. Segnali importanti che possono anche ipotizzare una separazione tra le due parti a fine stagione. Del resto chi non farebbe carte false per avere Bagnaia nel proprio team, nessuno escluso.

La carezza di Tardozzi a Bagnaia

Se ci fosse, a Davide Tardozzi andrebbe sicuramente dato l’Oscar come miglior attore non protagonista. Si è esposto in prima persona per placare i fischi contro Marc Marquez dopo la Sprint, riuscendo a ottenere un risultato acusticamente migliore domenica dopo la gara. Il team manager Ducati ne ha avute anche per Bagnaia. Una carezza per Pecco rilasciata a TNT:

“Quando si hanno due piloti e uno è sul podio e l’altro invece è in difficoltà, io sto sempre dalla parte di quello in difficoltà. A inizio gara ero entusiasta per Pecco. Poi a causa del calo di grip dell’anteriore non è riuscito ad arrivare sul podio. Non ci sono dubbi sulla sua velocità, da inizio anno ci manca qualcosa per aiutarlo, perché è sempre in difficoltà per lo stesso motivo. Dunque dovremo trovare una soluzione che non abbiamo ancora trovato. Ma Pecco resta il campione che abbiamo conosciuto e ha tutto per lottare con Marc e Alex in ogni GP”.

Fonte: Getty

Tardozzi contro i fischi del Mugello per Marc Marquez

Marquez e i fischi per Alex: la vendetta di Marc

Dall’alto del suo grande vantaggio in classifica, +40 sul fratello Alex, addirittura +110 su Bagnaia, Marc Marquez se la gode comunque. I fischi gli avranno anche fatto male ma aver fatto pole, vittoria nella Sprint e successo in gara davanti ai tifosi italiani di Bagnaia e ancora prima di Valentino Rossi, sotto peraltro gli occhi del Dottore, sono la sua più grande rivincita, vendetta, riscatto.

Quest’anno se ne sta togliendo tanti di sassolini dalle scarpe Marc. Dopo stagioni a leccarsi le ferite, spesso e malvolentieri vere ferite fisiche, Marquez si sta prendendo quello che gli spetta dall’alto del suo talento. Ha fatto di tutto per andare in Ducati, per avere la moto migliore del lotto. E col sorriso malandrino di chi la sa lunga si è anche conquistato la fiducia del team che gli ha cucito addosso una moto che solo lui riesce a portare in quella maniera.

E pazienza per i fischi di cui sopra, anche qui la stilettata è di chi si pone su un piano di superiorità: “Puoi tifare Pecco, cantare per lui per tutto il tempo. Dopotutto è l’idolo di casa – ha detto lo spagnolo a TNT Sports – Ma quelle persone che mi fischiano o che fischiano Alex solo perché il suo cognome è Marquez, o che fischiano la bandiera spagnola perché spagnolo… non ha senso. Quelli non sono veri tifosi”.

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