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MotoGP, Marquez in Ducati, Campinoti rivela il retroscena con Pramac: "Ma preferiamo Martin"

Il proprietario del team Pramac Paolo Campinoti ha svelato un retroscena riguardante l'approdo, poi saltato, di Marc Marquez nella loro squadra. Inoltre ha parlato anche di Jorge Martin e ha svelato chi per lui è il vero Marquez della MotoGP

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La griglia della MotoGP 2024 è completata e vedrà tra le altre cose il debutto di Marc Marquez sulla Ducati del team Gresini. Eppure spunta un retroscena secondo cui l’otto volte campione del mondo avrebbe potuto trovare un’altra destinazione per il prossimo campionato, sempre sulla moto di Borgo Panigale ma per un’altra scuderia satellite.

Campinoti su Marquez: “Ducati ci aveva detto sì ma per un contratto biennale. Poi Marc ha scelto Gresini”

A svelare il tutto ci ha pensato Paolo Campinoti, proprietario ed amministratore delegato di Pramac. In una intervista concessa a Paddock TV il patron del team ha ammesso l’esistenza di una trattativa tra loro e Marquez, che in questa stagione si è guardato un po’ attorno per capire come uscire dalle sabbie mobili di un rapporto con Honda ormai logorato.

Trattativa che però si è poi arenata. “Ducati ci aveva detto che potevamo ingaggiarlo”, ha affermato Campinoti, “ma soltanto per un contratto biennale”. Ma alla fine lo spagnolo ha deciso di firmare un accordo di un solo anno con Gresini, come sorta di stagione di transizione verso altri obiettivi dal 2025 quando dovrebbe esserci un rimescolamento più incisivo delle carte nella griglia della MotoGP (si vocifera di un approdo in qualche struttura ufficiale, dalla Ducati stessa a KTM).

Pramac comunque era rientrata effettivamente nella rosa delle possibilità a disposizione di Marquez per il 2024, assieme a KTM ed anche Aprilia. L’opzione poi intrapresa di Gresini darà invece al campionissimo spagnolo la possibilità sì di correre sulla moto il cui marchio sta furoreggiando nell’attuale era della MotoGP, ma una versione precedente della più aggiornata GP24. Certo, i test di Valencia hanno subito dato dei responsi positivi riguardo il nuovo binomio tra Marquez e Ducati, ma comunque la scelta di essere al servizio della squadra di Nadia Padovani è sicuramente coraggiosa, oltre a dare l’idea di passaggio transitorio nella carriera del pilota.

“Non avrebbe avuto senso ingaggiare Marquez per un solo anno”

Campinoti ha poi proseguito nella sua ricostruzione:

“Marquez è sicuramente uno dei piloti più forti ancora oggi, se non il più forte. Le sue caratteristiche sono molto particolari, sa essere aggressivo e dirompente.

In ogni caso, non lo avremmo comunque ingaggiato per un solo anno. Marc è infatti un campione anche a livello commerciale, e dal punto di vista del marketing un’operazione del genere di durata solo annuale non avrebbe avuto senso, secondo me”.

Secondo Campinoti la decisione di Marquez riflette “una supremazia della moto”. A suo dire, il pilota “ha fiducia di poter essere forte anche con una moto dello scorso anno”. Poi ha aggiunto: “Non so come potrebbe essere la nostra moto nel 2024, se il suo potenziale sarà maggiore o se ci sarà differenza tra una moto e l’altra. Ma penso che Marquez sarà un candidato sicuro per il titolo e creerà interesse e scompiglio”.

“Ma noi puntiamo su Martin, ecco perché”

Tuttavia, il patron di Pramac guarda in prospettiva. Nonostante infatti la stima per Marquez, se dovesse fare uno sforzo economico Campinoti non avrebbe dubbi su chi investire:

“Più che su Marc, e lo dico pubblicamente, punterei su Jorge Martin che essendo più giovane vale ancora di più rispetto a Marquez”.

Campinoti: “Ecco chi è il vero Marc Marquez della MotoGP”

Infine, il CEO di Pramac ha lodato chi per lui è stato il vero fuoriclasse di questa storia, ovvero il Direttore Generale di Ducati Corse Luigi Dall’Igna. “È lui il vero Marc Marquez della MotoGP”, ha sostenuto, “tanto è vero che Marc alla fine ha accettato una moto che non ha gli ultimi aggiornamenti pur di correre in Ducati”.

Poi dal punto di vista tecnico Campinoti ha spiegato: “Le prestazioni di suo fratello Alex evidenziano che il prossimo anno Marc, che ha almeno mezzo secondo in più rispetto ad Alex, sarà assolutamente in lotta per il titolo e il contratto di un anno sarà un elemento secondo me ancora più dirompente se pensiamo ad una dinamica, difficile da gestire, se Marquez vincerà il Mondiale. Comunque, Dall’Igna è talmente bravo che saprà gestire anche questa situazione”.

E intanto Jorge Martin si sfoga contro Ducati: “Meritavo la moto ufficiale”

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