Si è ritirato due anni fa, ma Valentino Rossi è tuttora il paperone dei piloti della MotoGp. Nessuno guadagna quanto lui. Eppure si corre di più, mediamente il doppio. Bisogna dunque domandarsi come mai c’è questa situazione ‘strana’, o forse rispondersi che il Dottore resta un simbolo e un esempio difficilmente replicabili dai Marquez e dai Bagnaia.
- MotoGp: chi paga i piloti, la patata bollente
- MotoGp: quanto guadagnano Bagnaia e gli altri
- Valentino Rossi: è ancora un riferimento
MotoGp: chi paga i piloti, la patata bollente
Intanto, chiediamoci chi paga i piloti di MotoGp. E’ praticamente uno scaricabarile: la Dorna lascia fare ai team che, a loro volta, passano la palla ai promoter del campionato. La domanda che i pagatori si fanno è: quanto mi costa, qual è il ritorno dell’investimento come immagine e quindi mercato? Quanto mi conviene? Anche nel motociclismo, è il mercato a stabilire il valore della sponsorship per cui a un pilota viene dato 1000, a uno 100 e a un altro 10. Inizialmente, tutti cominciano per passione, dunque pagando di persona. Poi il gruppone si screma, solo poche decine arrivano ai vertici dei mondiali, una ventina in MotoGp, la classe più ricca di soldi e di gloria.
Se Valentino Rossi stacca tutti anche con il portafogli, non si può ignorare che dal 1949 a oggi i primi dieci piloti della classe regina mai sono stati pagati così tanto.
MotoGp: quanto guadagnano Bagnaia e gli altri
Il campione del mondo in carica di MotoGp, Pecco Bagnaia – pur in assenza di cifre ufficiali, l’anno scorso ha guadagnato 1,5 milioni di euro di bonus, concessi dalla Ducati per la conquista del titolo. Il suo accordo, praticamente, viene aggiornato dai 2,5 milioni a 3,9 milioni di euro. Che dopo il Mondiale diventano 5,5 milioni l’anno. Oltre ai premi gara forniti dalla Ducati: 30 mila euro per un terzo posto, 50 mila per un secondo, 100 mila per il primo. Ma sono premi che il pilota divide con la squadra. Facendo riferimento solo al 2022, l’iridato piemontese ha incassato 700 mila euro per le sette vittorie e altri 110 mila per i piazzamenti. Aggiungiamo infine i premi di gara ufficiali, sempre da spartire con il team.
Nel 2022 il più pagato è stato Marc Marquez, con un contratto di 5 anni valido fino alla fine del 2024 da 12,5 milioni (o 14?) di euro a stagione. Segue Maverick Vinales (10 milioni), Quartararo e Mir (6 milioni), Pol Espargarò (3,5), Miller, Rins e Morbidelli (3), Zarco (2), A. Marquez e Martin (1), Espargaro (750 mila euro), Oliveira (625 mila), Nakagami e Binder (500 mila), Bastianini (375 mila), Di Giannantonio (375 mila), Marini (300 mila), Binder, Bezzecchi, Fernandez e Gardner (250 mila).
Secondo la classifica di Forbes, nessun pilota del motomondiale compare tra gli sportivi più pagati.
Valentino Rossi: è ancora un riferimento
Dicevamo di Valentino Rossi, ritiratosi nel 2021 ma ancora riferimento. Nove volte campione del mondo, continua a guadagnare tantissimi soldi dal motociclismo. Nell’ultima stagione, dalla squadra percepiva 4 milioni di euro rispetto agli oltre 7 percepiti fino al 2020. Nel triennio 2008 – 2009 – 2010, tra sponsor e ingaggi, superava i 30 milioni di ingaggio a stagione. Nel 2020, secondo Forbes, percepì complessivamente sui 140 milioni di dollari dai premi gara, sponsorizzazioni, eventi e ingaggio Yamaha, dal merchandising e dalle aziende a cui è collegato. Il suo numero 46 è diventato brand commerciale mondiale di valore. Oggi Vale continua a sviluppare le sue sei principali società di gestione del suo business con un giro d’affari superiore ai 40 milioni di euro l’anno e con utili sopra agli 8 milioni annui.
Non solo, dal 2022 corre nel GT con Audi ed è driver ufficiale Bmw nel Gt World Challange. Non corre per hobby, ma viene pagato come pilota e continua ad avere tantissimi sponsor. Insomma, ce ne sono cose da imparare dal campione di Tavullia.