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Mourinho ritrova la sua Roma, ma il retroscena dal Brasile agita l'ambiente

I giallorossi rimontano due gol al Milan negli ultimi 15 minuti e si rilanciano verso l'obiettivo Champions League, ma dal Brasile si torna a parlare del possibile arrivo dello Special One come ct

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Dal Portogallo al Brasile, tutti vogliono José Mourinho. Ok, si può controbattere, dove sarebbe la sorpresa visto che si sta parlando di uno degli allenatori più vincenti della storia, capace di conquistare due Champions League in squadre come Porto e Inter, dove quel trofeo non è di casa, e di ridare un titolo continentale alla Roma al primo colpo dopo 61 anni?

Ebbene, la novità è che da più parti si sta provando a… far cambiare mestiere allo Special One, al quale continuano ad arrivare proposte per trasformarsi in commissario tecnico.

La Roma rinasce a Milano, ma tiene banco il futuro di Mourinho

Ecco allora che il pareggio strappato con i denti dalla Roma sul campo del Milan può assomigliare, ovviamente con le debite proporzioni, proprio al trionfo in Champions che il portoghese ha ottenuto con l’Inter nel 2010. Oggi come allora, infatti, pochi minuti dopo quella gioia si è iniziato a parlare di altro, ovvero del futuro di José. Con le debite proporzioni, come detto, perché se quasi tre lustri fa Mourinho salì nell’auto del presidente del Real Madrid Florentino Perez già pochi minuti dopo la fine della finale Inter-Bayern, giocata proprio al Bernabeu, certificando di fatto il proprio addio ai nerazzurri, oggi si parla solo di rumors, seppur autorevoli, essendo arrivati da chi Mou lo conosce bene al punto da attribuirgli un virgolettato che ha rovinato la serata di festa ai tifosi della Roma e che dà ragguagli sull’interessamento della federazione brasiliana per Mourinho e soprattutto sul possibile gradimento del tecnico a questa suggestiva ipotesi.

L’indiscrezione dal Brasile: “Mourinho allenerà la Seleçao”

“Lo dico direttamente. Forse Mourinho sarà il nuovo allenatore della Nazionale brasiliana. Si tratta di una notizia. Mi ha anche proposto di fargli da assistente” parole e musica di Carlos Alberto, ex centrocampista del Porto di Mou, che in un’intervista concessa al podcast ‘Mundo GV’ ha sganciato queste parole, a metà tra il retroscena e l’esclusiva, che di certo farà piacere solo ai vertici della Federazione brasiliana. Perché né i tifosi della Roma, letteralmente ammaliati dal fascino mediatico di José fin dal suo arrivo nella capitale, né i dirigenti, decisi a far valere il contratto firmato dall’allenatore fino al giugno 2024, né il diretto interessato avranno gradito questo spoiler che rischia di avere l’unico effetto di creare altre tensioni all’interno dell’ambiente giallorosso, già turbato dalle tante problematiche della prima parte della stagione, tra infortuni e un rendimento generale di squadra al di sotto delle aspettative.

Il bello della stagione della Roma, però, potrebbe arrivare proprio adesso, con il rientro di Wijnaldum ormai alle porte, Abraham sbloccatosi contro il Milan e un Dybala in crescita di condizione dopo aver passato la prima parte di stagione a pensare al Mondiale. La zona Champions dista solo tre punti, il testa a testa con la “sua” Inter stuzzica già Mourinho, che si prepara a un mercato di gennaio senza rinforzi, ma che non perde di vista neppure l’obiettivo Europa League. Alzare un altro trofeo, magari anche la Coppa Italia, e entrare tra le prime quattro varrebbe come uno scudetto, anche se la società ha posto l’ingresso in Champions come obiettivo minimo.

Mourinho, futuro da ct? L’ipotesi doppio incarico e la posizione della Roma

Al momento l’unica certezza è che per Mourinho il sogno di allenare il Portogallo è rimandato, dal momento che la federazione lusitana ha scelto Roberto Martinez, ex ct del Belgio, per prendere il posto di Fernando Santos, dimessosi dopo l’eliminazione ai quarti del Mondiale contro il Marocco. Sarà per un’altra fase della carriera per Mourinho, che ha sempre circoscritto il proprio eventuale futuro da ct solo al suo Portogallo. Resistere al fascino del Brasile non è però facile, ancora di più ora che la Federazione sembra aver deciso di puntare su un tecnico straniero in chiave Mondiale 2026: così dopo le voci Guardiola e Ancelotti ecco quella che porta a Mourinho, che partirebbe già avvantaggiato per ovvi motivi linguistici.

Lo Special One certo non si trasferirebbe a vivere in Sud America, svolgendo le funzioni di ct a distanza, in Brasile solo per le partite, e già questo scenario rende tutto più complicato. La Roma ha già fatto trasparire il proprio no all’ipotesi doppio incarico, che sarebbe stato complicato con il Portogallo e che sarebbe infattibile con il Brasile.

Quanto al diretto interessato, la cortina di silenzio in cui Mou si è calato da fine 2022, complice le due giornate di squalifica in campionato, alimenta ogni tipo di ipotesi. Le più fosche per il popolo giallorosso svanirebbero solo di fronte a una serie di risultati positivi tali da far tornare a José la voglia di portare a termine la propria missione nella Capitale.

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