Non giocava sulla terra da quasi 7 mesi, ma è dolce il ritorno sulla superficie (almeno un temo) prediletta per Lorenzo Musetti. Che a Buenos Aires esordisce direttamente agli ottavi e liquida in due set Corentin Moutet, numero 66 del ranking ATP, che le prova tutte per arginare la superiorità tecnica del giocatore toscano, ma senza mai dare l’impressione di poter affondare per davvero il colpo. A Delray Beach invece c’è più da soffrire per Matteo Arnaldi, ma alla fine i conti contro lo statunitense Learner Tien li fa tornare lo stesso nel tiebreak del terzo set.
- Buenos Aires, Musetti ritrova la terra e viaggia in sicurezza
- Delray Beach, Arnaldi non muore mai: Tien piegato dopo 3 ore
- Marsiglia, oggi tocca a Sonego: c'è Humbert nei quarti
Buenos Aires, Musetti ritrova la terra e viaggia in sicurezza
Musetti sapeva che il debutto sulla terra di Buenos Aires (storicamente indigesta: nel 2023 era uscito al secondo turno contro il qualificato Varillas) non sarebbe stato privo di incognite. In realtà la prova contro Moutet ha confermato che la nuova versione del carrarino sa essere performante anche sulla terra.
Lucido, attento, spavaldo quando necessario, Musetti s’è mostrato anche piuttosto resiliente: ha annullato 5 palle break, di cui tre nel quinto gioco del primo set, quello più delicato ma nel quale dimostra di avere qualche risorsa in più rispetto all’avversario. Al quale aveva tolto la battuta già nel gioco precedente, bissando il tutto nell’ottavo game per un 6-2 che la dice lunga sulla superiorità di Lorenzo. Che nel secondo parziale deve subito annullare un’altra palla break, riuscendo però a farlo con un bello sventaglio sulla riga.
Quando con uno strettino impedisce a Moutet di trovare il break nel quinto gioco, è lì che la partita prende la sua ineluttabile piega: col dritto Musetti è incontenibile e il break trovato nel sesto gioco basta e avanza per andare a chiudere la contesa in poco più di un’ora e mezzo. L’ultima volta che aveva giocato sul rosso era stata a Parigi, nella finale per il bronzo del torneo olimpico: adesso ai quarti ci sarà da tenere a bada la verve dello spagnolo Pedro Martinez, giustiziere di Diego Schwartzman nell’ultimo match della carriera disputato dall’argentino. Ma questo Musetti promette bene.
Delray Beach, Arnaldi non muore mai: Tien piegato dopo 3 ore
A Delray Beach ha dovuto sudare decisamente di più Matteo Arnaldi, ma alla fine il ligure ha trovato ciò di cui andava in cerca: un bel quarto di finale contro Brandon Nakashima, dopo aver piegato al terzo la resistenza del rampante Learner Tien. Che ha costretto il sanremese (evidentemente impossibilitato a seguire il festival di casa) a spingersi quasi oltre i propri limiti: Arnaldi s’è imposto per 7-6 4-6 7-6 in una partita complicata, dove ha ceduto per 4 volte la battuta (tre i game sottratti a Tien) ma dove ha saputo giocare meglio i punti decisivi, dominando il primo ma soprattutto il secondo tiebreak, chiuso sul 7-1.
Quando è entrata la prima, Matteo ha ottenuto il 77% dei punti, mentre appena il 42% con la seconda: un dato che dice tutto e che lo ha costretto a rimanere in campo per quasi tre ore. E dire che le cose sembravano essersi messe subito bene per il ligure, avanti di un break nel primo set ma costretto poi a farsi trascinare al tiebreak, dove pure ha sbagliato veramente poco (7-4).
Nel secondo set però il game concesso al servizio in apertura ha subito spedito in orbita Tien, che pur faticando con la prima ha saputo reggere l’urto e trascinare il match al terzo. Dove nel terzo game ha trovato un break a zero che è sembrato chiudere le ostilità e condannare Arnaldi a una resa ineluttabile. Ma le 5 palle annullate per scivolare a due break di distanza consegnano a Matteo la forza necessaria per risalire la corrente: così, quando l’americano va a servire per il match, arriva il contro break che capovolge l’inerzia della sfida. Un match point l’italiano lo avrebbe già nel 12esimo gioco, ma alla fine la soluzione al rebus la trova senza difficoltà al tiebreak.
Marsiglia, oggi tocca a Sonego: c’è Humbert nei quarti
Per l’Italia, insomma, sarà un San Valentino con tre quarti di finale: a Marsiglia, a metà pomeriggio, toccherà a Lorenzo Sonego provare a spingersi oltre, affrontando la testa di serie numero 2 del torneo transalpino Ugo Humbert.