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Napoli, Cannavaro esce allo scoperto sull'incontro con De Laurentiis e su caso scommesse

L'ex Pallone d'oro aspetta una chiamata per tornare ad allenare dopo la sfortunata avventura col Benevento e fa il suo pronostico per lo scudetto

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Quando lo hanno visto in tribuna al Maradona, assieme al fratello Paolo che gli fa da vice, al fianco di Aurelio De Laurentiis mentre il Napoli perdeva in casa con l’Empoli in tanti hanno fatto due più due: Fabio Cannavaro per qualche ora è stato accostato alla panchina di Garcia da opinionisti e tifosi, con la consapevolezza che per il tecnico francese – com’è poi successo – non ci sarebbe stato futuro. Le cose però non sono andate così.

Cannavaro l’ultima suggestione per la panchina del Napoli

Con Garcia già ex De Laurentiis ha puntato prima su Tudor e poi, poco convinto delle sue idee tattiche, ha virato su Mazzarri che debutterà sabato a Bergamo contro l’Atalanta. E Cannavaro? E’ lui stesso a spiegare come è andata.

Cannavaro smentisce contatti per la panchina azzurra

In occasione di un viaggio speciale organizzato da Wizz Air per oltre 100 fortunati turisti che hanno avuto la possibilità di volare ad assistere dal vivo a Italia-Macedonia in compagnia dello storico capitano dell’Italia l’ex Pallone d’oro si è confessato a Sportmediaset dicendo: “Con il Napoli non c’è stato nulla, in occasione di Napoli-Empoli sono andato a vedere la partita e De Laurentiis, per educazione, ci ha messo vicino a lui. Se credevo davvero di poterlo allenare? Se non ti chiamano come fai a crederci? Adesso hanno trovato Mazzarri, già c’è stato e conosce l’ambiente. Speriamo bene che si risolva la situazione”.

Anche lui però aspetta una chiamata. Dopo la brutta avventura col Benevento preferisce ricordare gli anni in Cina: “In Asia fortunatamente il mercato è diverso. Ho lavorato tanti e hanno apprezzato il lavoro che ho fatto. Lì ho anche vinto due campionati. Il mio progetto è allenare, sperare che arrivi l’occasione giusta. E mi auguro arrivi. Più che aggiornami e allenare…Bisogna studiare, allenare e vedere cosa accade. Prima o poi una chiamata arriverà”.

“Io alleno da 10 anni, voglio tornare. Che sia Italia, Europa o allargare gli orizzonti. Certo, se uno viene valutato solo per quanto è accaduto solo a Benevento è limitato. Guardate De Zerbi: nei primi anni è andata male, adesso allena in Premier League. O c’è anche Mazzarri: viene da situazioni non bellissime ma allena. Pure Lippi è stato esonerato ma ha vinto i Mondiali”

Cannavaro porta l’esempio di Montella

L’ex difensore ricorda: “Guardate Montella, in Italia non allenava da quattro anni. Ma è andato in Turchia, ha fatto un anno in un club e adesso è in nazionale. Oppure Ancelotti: in Italia lo hanno mandato via ed è finito al Real Madrid vincendo. Insegnando calcio lì”.

Infine un parere sul caso scommesse e un pronostico per lo scudetto: “Sono cose che non fanno piacere, i ragazzi vanno aiutati. Sono caduti in queste occasioni e va fatta informazione. Bisogna far capire a questi ragazzi che devono attenersi a queste regole. Il calcio è uno sport bellissimo. Poi se lo fai a certi livelli ancora di più. Per lo scudetto il campionato è ancora lungo. L’Inter è la squadra più attrezzata. La Juve è quella che sta facendo meglio. Poi ci sono pure Milan e Napoli che possono rientrare” .

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