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Conte chiarisce ruolo Raspadori e Lindstrom, ringrazia Oriali e fa chiarezza su Osimhen

Prima conferenza del neo-tecnico azzurro dal ritiro di Dimaro: il punto sul mercato, i nuovi acquisti e le ambizioni per la prossima stagione

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Non è Palazzo Reale, dove è stato ufficialmente presentato il 26 giugno scorso in grande stile, ma è pure sempre un teatro lo scenario della prima conferenza dal ritiro di Dimaro di Antonio Conte. Nella località in Val di Sole il Napoli sta lavorando da soli due giorni ma il neo-tecnico azzurro ha già fatto capire che aria si respira con lui al comando. Conte fa il punto sui primi giorni di ritiro, sulle prime operazioni di mercato e sull’impatto con la squadra con qualche anticipazione sul futuro. Su Osimhen fa capire che si aspetta solo l’ok per la cessione ma su tutti gli altri, nuovi e vecchi, si dice ottimista, convinto di poter migliorare tutta la rosa. Conte ribadisce di avere l’ultima parola sull’aspetto tecnico (“qui comando io”), rivela cosa farà Oriali che ha fortemente voluto come suo braccio destro, si pone come obiettivo migliorare la difesa colabuco della scorsa stagione, pensa a qualche cambio ruolo sia dietro che davanti – da Olivera a Raspadori e Lindstrom -ma non vuol sentir parlare di scudetto (“sarei da internare, le quote delle agenzie di scommesse sono da rivedere”). Ecco cosa ha detto in 50′ di botta e risposta con i giornalisti.

Conte: “Abbiamo preso tre future colonne del Napoli”

In pochi giorni la cura-Conte ha avuto effetto sui giocatori, che hanno capito sulla propria pelle che lo slogan “amma faticà” non era un pour parlèr, e sull’ambiente che è tornato a sorridere e sperare dopo un anno da dimenticare. Nell’hotel dove alloggia il Napoli Conte c’era già stato col Siena (“e in albergo c’è proprio una foto della squadra di quell’anno con cui vincemmo il campionato di Serie B”. Il tecnico azzurro prende la parola dopo il benvenuto del sindaco di Dimaro, Andrea Lazzaroni, e parte dai nuovi acquisti: “Stiamo dando dimostrazione di avere una visione molto chiara sulle cose che dobbiamo fare, è giusto per un club come il Napoli operare sia per il presente sia per il futuro. Sono arrivati tre giocatori nuovi: Rafa Marin, Buongiorno e Spinazzola. Prospetti che ci aspettiamo possano essere le colonne del Napoli. Proveremo a migliorare quanto fatto l’anno scorso, quella di Spinazzola è stata una grande occasione e l’abbiamo colta. Fin qui è un mercato giusto, è il mercato che deve fare il Napoli”.

Nel giorno della presentazione aveva colpito quel mantra insistente: “Comando io”, detto una-due-tre volte durante la conferenza, sotto lo sguardo di De Laurentiis. L’allenatore torna su quel discorso: “Chiarisco quel ‘comando io’. Sull’aspetto tecnico devo avere voce in capitolo io”.

Conte mette una pietra sul passato

Poi il tecnico leccese aggiunge: “Inevitabilmente le scorie della scorsa stagione ancora non siano del tutto andate via. Per ciò che mi riguarda, ho cercato di metterci una pietra sopra coi ragazzi, concentrandoci su quanto serve per il prossimo anno. La scorsa stagione c’è stata delusione da parte di tutti, ma facciamo tesoro di questa esperienza e dobbiamo diventare gente più esperta da questo punto di vista. Quello che è stato in passato è giusto che lo si lasci in un cassetto, però noi dobbiamo sempre sapere che nell’eventualità della ripetizione di certi errori questo cassetto va tirato fuori e dobbiamo rinfrescare la memoria. Ho trovato die giocatori molto responsabili, hanno capito gli errori che sono stati commessi l’anno scorso. Quando abbiamo vinto due anni fa, abbiamo vinto tutto. Mentre l’anno scorso abbiamo perso tutti. Ho intravisto la delusione nei loro occhi, questo è positivo”.

Conte fa chiarezza su caso-Osimhen

C’è curiosità per capire il futuro di Osimhen. Possibile che il bomber resti? Conte chiarisce: “Penso che in questa fase, dopo che io ho firmato con il Napoli, la fase più difficile sia stata quella di allineare tutta la situazione, rimettere il club Napoli al centro di tutto. Questa secondo me è stata la cosa più difficile che abbiamo dovuto affrontare. Per quanto riguarda Victor, stiamo parlando di un top player e di un professionista. C’ho parlato, Victor sa benissimo che non è cambiato assolutamente niente rispetto a quanto ho detto in conferenza di presentazione. Victor sa di essere un giocatore del Napoli e deve avere il giusto atteggiamento, anche se magari c’è questo tipo di accordo che non sappiamo come andrà a finire. Ho trovato un ragazzo disponibile e che ha voglia di lavorare. Conta il presente, quello che accadrà dopo è tutto relativo. Che partenza mi aspetto? Ho visto squadre partire a razzo e finire male. Non è questione di entusiasmo, si tratta di lavorare bene per costruire qualcosa di strutturato per tutta la stagione. Poi è chiaro che tutti vogliamo partire alla grande, farebbe sicuramente bene all’entusiasmo”.

Per Conte l’Inter resta la favorita

Conte non si illude che sarà tutta rose e fiori la sua prima stagione a Napoli: “Difficile annullare quel gap in due giorni di lavoro. Questa è la realtà dei fatti, quando si fanno dei pronostici bisogna essere ragionevoli, altrimenti si rischia di dire qualcosa di non vero. Sappiamo che c’è questo distacco, in più è andato via Zielinski, andando proprio all’Inter. Non sappiamo come finirà l’accordo che potrebbe portarci a perdere Osimhen, il nostro giocatore più forte. A me non fanno paura le previsioni. Noi lasciamo parlare gli altri e restiamo concentrati. L’anno scortso abbiamo fatto un campionato assurdo e dobbiamo assolutamente migliorare, puntando a tornare nelle Coppe europee dalle porte principali, questo è il nostro obiettivo, altrimenti qualcuno dovrebbe rinchiudermi. Non possiamo pensare però che il fatto di subire gol sia colpa soltanto della difesa. Tutta la fase difensiva è stata fatta in modo superficiale, meno feroce. Nell’anno dello scudetto c’era più determinazione, più attenzione. Non c’era quella rabbia e quella sana paura di pensare che possiamo subire gol. Noi dobbiamo ritrovare quella ferocia che i calciatori avevano due anni fa per fare bene entrambi le fasi: quella difensiva e quella offensiva. Non possiamo pensare di tornare in Europa con tutti questi gol subiti”

Conte non intende ripartire da zero

Il tecnico continua: “C’era un eccesso di negatività in tutta la piazza, dal presidente al tifoso. De Laurentiis era profondamente deluso, in quei casi si pensa che sia tutto sbagliato. Invece non possiamo pensare che sia tutto sbagliato, non si può mettere tutto in discussione, altrimenti ci vorrebbe una vita per ricostruire. Da persona seria, ho fatto un’analisi del Napoli: non era giusto ricostruire tutto da zero, ci sono valori che non possono essere ricostruiti nel giro di un anno. Il presidente ha svolto un lavoro importante per riallineare tutti, avallando determinate situazioni. Si è instaurato tra di noi un rapporto molto diretto, dove io dirò sempre ciò che penso, per il bene del Napoli. L’obiettivo era non distruggere tutto a causa di una forte delusione. Bisogna essere equilibrati, mantenendo vivi alcuni valori, altrimenti si rischia di essere una meteora”.

Nessun proclama spocchioso ma tanta fiducia: “Nella mia testa questo mercato più aiutare a migliorare la rosa del Napoli, con pedine nuove che possono essere importanti per il presente e per il futuro del club. Avere preso Buongiorno nonostante il decimo posto deve darci la consapevolezza che sul mercato possiamo cogliere buone opportunità, anche senza fare la Champions. Stiamo facendo le cose nella maniera giusta, io ho chiesto chiarezza da parte del club, la società ha chiarito che non cambieremo strategia, investiremo i soldi che potrebbero arrivare da eventuali cessioni per fare altri acquisti, la strategia del Napoli non cambia”.

Di Lorenzo ha scritto una bella lettera restando al Napoli, e anche per Kvara non dovrebbero esserci problemi… “Il presidente mi aveva promesso questo ed è stato così. Grande merito va alla società, che ha agito nella giusta maniera. Sono due bravi ragazzi. Di Lorenzo si era legato a vita al Napoli, la grande delusione lo aveva condizionato. Io ho riportato equilibrio in questa delusione, provando a spiegare che non possiamo gettare anni di lavoro. Il club ha agito come doveva, in questo va dato merito al presidente”.

Su come giocherà il suo Napoli Conte non svela molto: “Dal punto di vista tattico, lavoreremo su vari schemi. Che possono essere con la difesa sia a 4 che a 3. Nei dati era emerso che eravamo l’11° peggior difesa, speriamo che si possa fare meglio ovviamente. Abbiamo fatto un tipo di mercato in funzione di questa idea di poter giocare sia a 4 che a 3 in difesa. Non dimentichiamo che abbiamo Olivera che lo vedo anche da braccetto di sinistra o a 4 da terzino sinistro. Lo stesso Di Lorenzo può giocare sia come difensore centrale a 3 che come esterno di fascia. Cercheremo di valorizzare le caratteristiche dei calciatori dando spazio alla qualità di Kvara, Politano, Lindstrom e Ngonge. Cercheremo di attaccare in una determinata maniera”.

Per Conte tutti gli azzurri a fine anno saranno più forti di oggi

Conte non è un falso umile o un finto modesto, è consapevole di essere il valore aggiunto di questo Napoli e dice: “La coppia Lobotka-Anguissa è una delle più forti a centrocampo. Devo essere bravo a tirare fuori da Cajuste un po’ di cattiveria, perché ha delle potenzialità importanti. Anche Folorunsho può diventare un giocatore importante, ci dovrò lavorare. Durante questo ritiro farò delle valutazioni, le farò di mia spontanea volontà se ci sono situazioni da correggere. Tutti i giocatori devono essere consapevoli che a fine campionato saranno dei calciatori migliori. Noi dobbiamo diventare una squadra che deve dare fastidio agli altri. In questo momento non c’è in previsione l’arrivo di un nuovo centrocampista, in caso di cessione faremo delle valutazioni”.

Conte rivela il ruolo di Oriali

Tra i nuovi acquisti va annoverato anche Lele Oriali. Conte spiega: “Ho avuto il piacere di conoscere Oriali in Nazionale. Mi era stato proposto dal presidente Tavecchio, dopo qualche ora di colloquio con Lele ho capito che era la persona giusta. Ho lavorato con lui anche all’Inter, ho chiesto di averlo con me anche al Napoli. Oriali è una persona che potrebbe anche stare a casa sua con i nipoti e le figlie, invece ha accettato di buon grado di fare questa esperienza. Lui è il mio braccio destro nella gestione della squadra, l’ho chiarito anche con i calciatori. Ha scritto la storia del calcio, ha fatto il dirigente in passato, è una persona fidata e di poche parole come piace a me, per me è molto importante, mi ha fatto paicere che sia arrivato qui al Napoli con grande entusiasmo”.

Tutti sono rimasti colpiti dagli allenamenti duri sin dall’inizio del ritiro: “Ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta, chiaramente con l’approccio che all’inizio non può essere tosto. Anche se per qualcuno il nostro approccio soft può sembrare già tosto…Ho trovato nei ragazzi una grande disponibilità. Se tu vuoi fare un approccio intenso e aggressivo, devi lavorare sulle gambe. Bisogna lavorare il giusto. Qua nessuno va a fare chissà quali cose. Io penso di aver lavorato veramente tanto da calciatore, e sto parlando di 20 anni fa. Non c’è proprio paragone col lavoro fisico rispetto a quello che facevamo noi in passato. A volte i calciatori mi chiedono se in passato dei grandi campioni facessero veramente così tanto allenamento, e io rispondo che lo facevano eccome. E’ ovvio che c’è bisogno ora di un po’ di adattamento a questa nuova metodologia, Cercheremo di portarla avanti, con allenamenti anche sulla resilienza e sullo stress”.

Conte punta molto a rivalutare chi l’anno scorso ha reso poco, come Raspadori e soprattutto Lindstrom: “Ho incontrato Lindstrom in Champions League, lui giocava sotto punta, allargandosi sulla fascia. Cercheremo di rispettare le sue caratteristiche come per tutti gli altri. Per me Raspadori è un calciatore che non può andare sulla fascia, giocherà dentro come uno dei due sottopunta. Quindi diciamo che metteremo tutti i calciatori nelle migliori condizioni per esaltare le loro caratteristiche. Voglio delle risposte forti da parte di tutti”

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