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Napoli-Inter, Spalletti: "Il mio futuro? Tutto definito". La polemica con i giornalisti

Nelle dichiarazioni dopo la vittoria del suo Napoli contro l'Inter Luciano Spalletti ha lodato i suoi giocatori, parlato anche del suo futuro sulla panchina e lanciato una piccola polemica

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Il Napoli già scudettato si avvicina sempre di più al record dei 90 punti in classifica nella stagione 2022-2023 di Serie A. Questo grazie alla vittoria al Maradona contro la finalista di Coppa Italia e Champions Inter, arrivando così al record storico per il club di battere tutte le avversarie nell’arco della medesima stagione di campionato.

Di Lorenzo protagonista e l’abbraccio a Spalletti

Il 3-1 rifilato ad una squadra nerazzurra finita in 10 per via delle ingenuità di Gagliardini è quindi qualcosa di più di una semplice vittoria con la pancia già piena dopo lo scudetto. Tra i marcatori anche il capitano Giovanni Di Lorenzo, che a DAZN ha spiegato di aver voluto dedicare il gol a Luciano Spalletti perché “il mister è stato importantissimo per me e per la squadra”.

E a proposito del tecnico, sempre ai microfoni di DAZN l’allenatore ha spiegato che ciò che ha contraddistinto la squadra è stata “la qualità del gioco”, stimolati com’erano da “una finalista di Champions con merito”. Poi ha aggiunto: “I giocatori volevano dimostrare che quanto fatto durante il campionato non era impresa figlia di un periodo, ma qualità messa in evidenza tutta la stagione”.

Spalletti: “Il merito del Napoli è di De Laurentiis e Giuntoli”

L’abbraccio con Di Lorenzo ha fatto sorgere la domanda: come può essere immaginabile un futuro del Napoli senza Spalletti? Ma quest’ultimo ha messo in chiaro che “la squadra non ha bisogno di niente e di nessuno, sa giocare a calcio”, dando merito “al presidente De Laurentiis e a Giuntoli“, per come è stata “costruita bene”. “Hanno fatto inserimenti corretti, mirati, di ragazzi giovani che poi sono diventati un corpo unico e questo ha fatto la differenza. Con una squadra di questi valori diventa facile”.

Spalletti spiega l’abbraccio di Di Lorenzo

Tornando al capitano, Spalletti poi in conferenza stampa ha parlato dell’azione di Di Lorenzo e delle sue qualità: “Il gol di Di Lorenzo è un gol che ci si può aspettare da quelli come lui. Se uno sa di che pasta è fatto, si rende conto delle sue qualità e può fare di tutto” Poi ha paragonato il difensore ad un Frecciarossa, perché “va sempre a 2000 all’ora, le soste sono fatte per poi ripartire più forte”. E ancora: “È un calciatore senza tempo, senza ruolo, che può far tutto”. Infine, il tecnico di Certaldo ha spiegato il perché dell’abbraccio: “Siamo alla fine del campionato, in tutti gli allenamenti glielo chiedevo di venirmi ad abbracciare per fare un pochino di scena e mi ha accontentato”.

Il futuro al Napoli: “Discorso ormai definito”

In conferenza post-partita non si poteva ovviamente prescindere dal discorso futuro al Napoli, e qui Spalletti ha argomentato: “Il discorso ormai è definito, non è che si cambia idea tutti i giorni. È un discorso che viene da lontano, stando dentro al lavoro dal mattino alla sera uno matura delle robe perché c’è da esibire questo spettacolo tutte le volte. Se non sei convinto di dargli tutto quello che merita questa piazza, è giusto fare dei ragionamenti. Si fanno dei ragionamenti e si arriva ad una conclusione e poi si va dritta. Non è che ci sia piovuta addosso”.

Poco prima ai microfoni di DAZN è stato altrettanto sibillino: “Non sto aspettando niente, è tutto chiaro, è tutto definito. C’è soltanto da dirlo, e abbiamo convenuto con De Laurentiis nell’aspettare a dirlo. Non so quanto manca, ma è tutto chiaro. Fuochino, fuocherello, acqua: non vi inventate nulla, perché è tutto definito, non c’è stata alcuna trattativa. Da quella cena siamo usciti con tutto a posto”.

Spalletti contro gli “spaventatori professionisti”

Chiudiamo poi con una piccola polemica con la categoria dei giornalisti. Tutto è partito dai fatti di Monza, con la squadra che è uscita dal Brianteo sconfitta per 2-0, e in cui il tecnico aveva schierato le seconde linee. Proprio un’osservazione fatta al riguardo durante la conferenza stampa ha fatto un po’ stizzire Spalletti. “Non è per colpa di chi ha giocato. Anche oggi abbiamo perso dei palloni banali per quella che è la nostra qualità, se noi gli diamo certi palloni per il nostro livello diventa difficile. Se lasci campo aperto, rischi che succede come col Milan e puoi prendere gol. Il rischio c’è che si lasci qualcosa, ma questo è il calcio che mi piace”.

Segue la frecciata: “Giocatelo così il calcio, che poi ci sono i rompicogl… professionisti che stanno lì per quello. È facile mettersi al limite dell’area e aspettare l’avversario, dipende cosa si vuole. A me piace fare questo calcio, a chi non piace può contestarmi”. Successivamente, Spalletti correggerà il tiro: “Scusate, diciamo spaventatori professionisti”.

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