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Napoli, ex governatore inchioda De Laurentiis: voleva tutto gratis e fuorilegge: stadio e terreni

Stefano Caldoro a Repubblica spara a zero sul presidente del Napoli ricordando le sue richieste a costo zero per costruire i nuovi impianti

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Quando nella conferenza stampa dell’altro giorno a Castelvolturno il presidente del Napoli si è auto-ascritto tanti meriti, esaltando la sua figura di padre-padrone che sbaglia raramente, è arrivato a dire: “Senza di me dove sarebbe lo stadio nuovo? Senza di me chi avrebbe fatto il nuovo centro sportivo?”. Peccato però che finora di stadio nuovo e di centro sportivo di proprietà se ne parli da decenni senza che mai sia stato fatto niente di concreto e a sbugiardare il patron azzurro è ora l’ex presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, intervistato da La Repubblica.

L’ultimatum di De Laurentiis al sindaco

Aveva usato toni duri contro le istituzioni Aurelio De Laurentiis: “Tra qualche mese devo terminare la progettazione del nuovo centro sportivo. Dopo aver trovato i trenta ettari, dovrò acquistarli. Per la questione stadio, ho parlato con il sindaco Gaetano Manfredi, se non me lo danno entro 120 giorni, lo costruirò altrove, forse ad Afragola, poiché lì ci sarà la stazione della metro. Sto valutando anche il litorale di Pozzuoli per quanto concerne il centro sportivo”.

Il punto focale però resta sempre lo stesso: chi paga? L’ex primo cittadino di Afragola, Domenico Tuccillo, ha ricordato come andò a finire quando si vociferava di stadio ad Afragola: “Chi paga?”, chiese de Laurentiis quando scoprì che i terreni erano privati. Non si fece nulla.

Caldoro accusa: De Laurentiis vuole tutto gratis

Quando 10 anni fa Stefano Caldoro era presidente della Regione De Laurentiis, era in rotta con il sindaco Luigi de Magistris e paventava di realizzare altrove un nuovo impianto sportivo ma Caldoro rivela: «la verità è che De Laurentis non ha mai voluto metterci i soldi per lo stadio. Cerca tutte le strade per risparmiare e gioca su più tavoli».

«Nel momento di maggiore attrito con de Magistris – racconta Caldoro – De Laurentiis mi chiamò. Già allora voleva per il nuovo stadio i fondi europei, e in piccola parte era anche possibile: ma bisognava trovare l’area idonea. Facemmo una veloce valutazione di fattibilità e si selezionarono le zone di Afragola. Lo misi in contatto con Tuccillo e s’incontrarono. Aurelio voleva che il Comune di Afragola facesse quello che che non può fare su suoli privati. Un progetto chiavi in mano con un intervento pubblico sugli espropri dei terreni. Ma il Comune non poteva sostituirsi al Napoli: doveva trattare lui per i suoli».

Per Caldoro Adl fa solo i suoi interessi e non è amico di nessuno

Caldoro non si ferma qua e ricorda: “Mi richiamò con tono irritato, accompagnato da alluvionali accuse alla politica. Gli spiegai: «Non puoi chiedere al sindaco di violare le leggi». Ma pensava di essere il presidente del Napoli, di fare lui un favore ad Afragola portando la squadra lì a giocare. È uno scaltrissimo imprenditore. Non è amico di nessuno, solo di se stesso e fa i suoi interessi. Fa accordi che gli convengono, una volta con la Regione, un’altra col Comune. Con i soldi delle Universiadi ha stretto con De Luca».

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