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Napoli, Garcia fa i complimenti a Meret e spegne le polemiche sull'esultanza di Kvaratskhelia a Verona

Così Rudi Garcia al termine della partita vinta dal Napoli a Verona: il tecnico francese elogia le prestazioni del portiere e degli attaccanti, ma bacchetta un difetto dei suoi.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Adesso Rudi Garcia è un po’ più sereno. La sosta è finalmente finita e, con essa, le chiacchiere sul possibile cambio di allenatore del Napoli. La presenza a Castel Volturno di De Laurentiis, che pure con le sue parole dopo il ko con la Fiorentina aveva fatto scoppiare il caso, è servita a rafforzare la posizione del tecnico. E in campo a Verona si è visto un Napoli più quadrato, padrone del campo per un’ora e meritatamente vincente, nonostante un finale un po’ sofferto.

Napoli, Garcia fa i complimenti a Meret

Stavolta al termine della gara Garcia ha visto solo amici e nessun nemico. Così il tecnico ai microfoni di Dazn:

Ci tenevo a vincere come sempre. Abbiamo fatto due gol nel primo tempo, poi il terzo è sempre il più importante in una gara e l’abbiamo fatto noi. Normalmente le partite finiscono qui, ma un rimpallo e i cambi hanno rimesso il Verona in partita. Bravi gli attaccanti per i gol e gli assist, ma oggi menzione speciale al nostro portiere Meret, che ha fatto una grande gara soprattutto in avvio.

Raspadori per Osimhen, arrivano gol e vittoria

Dell‘assenza di Osimhen se ne sono accorti in pochi, anzi si è visto – almeno per un’ora – un Napoli capace di governare il gioco come ai bei tempi di Spalletti:

Raspadori è uno che lega il gioco, per avere gioco offensivo di qualità e palleggio nella metà campo avversaria ci serviva tanto uno come lui. Abbiamo la fortuna di avere in rosa Osimhen, lui e Cholito: meglio non avere assenze, ma sono sempre stato tranquillo.

Napoli, Garcia e l’esultanza di Kvaratskhelia

Quindi sulla piccola nota stonata di giornata, il finale un po’ troppo carico di tensioni:

Avremmo potuto congelare la partita non prendendo gol, abbiamo lasciato tirare troppe volte il Verona nel finale. Sul 3-0 può succedere che qualcuno abbia iniziato a pensare all’Union Berlino e alla Champions, lotterò perché non capiti più.

Chiusura su Kvaratskhelia tornato protagonista e sulla sua esultanza che ha fatto arrabbiare i veronesi:

Era tornato già dall’Udinese. Adesso è più sciolto, non ha più l’ossessione del gol, se gioca così può pesare sulle difese avversarie e fare la differenza per noi. L’esultanza della freccia? Basta che non la prendo io, poi va benissimo che esulti come vuole.

Il clima in campo, dopo lo 0-2 del georgiano, si è infatti surriscaldato. E oggi per la verità a Verona di tensioni ce ne sono state parecchie.

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