Non è la prima volta che lo fa notare, capitava spesso a inizio stagione che di fronte a tanti complimenti per il suo Napoli Spalletti si presentasse in sala stampa con un’espressione corrucciata e pochi sorrisi. Non per colpa della sua squadra, che mai come in questa stagione sta sfiorando la perfezione, ma perché dentro continuava ad avere un malessere profondo, un senso di fastidio per tante critiche che aveva dovuto ingoiare l’anno prima e che mai riuscirà a digerire. Ecco perché ieri – nel dopo-partita di Sassuolo-Napoli – il tecnico azzurro ha vuotato il sacco sparando bordate nei confronti di chi lo criticava.
- Napoli, Spalletti non ha mai capito le critiche per lo scorso anno
- Napoli, Spalletti attacca i critici
- Napoli, il web pazzo di Spalletti
Napoli, Spalletti non ha mai capito le critiche per lo scorso anno
Arrivando terzo e centrando il traguardo della qualificazione in Champions dopo essere stato a lungo in lotta per lo scudetto Spalletti era convinto di aver fatto più del dovuto l’anno scorso ma si è scontrato con chi gli rimproverava di aver buttato alle ortiche il tricolore. Un’accusa che lo ha ferito e soprattutto che lo ha incattivito. Da qui le prime occhiatacce di inizio stagione.
Napoli, Spalletti attacca i critici
Ieri, dopo il 2-0 contro il Sassuolo, gli hanno ricordato la rivoluzione estiva con l’addio di tanti senatori, da Koulibaly a Mertens, e lui ha preso l’assist al volo per sfogarsi: “Quando siamo partiti nelle mille notti insonni ho pensato che qualsiasi allenatore alleno è quello più forte, che l’abbia scelto io o meno è quello che mi può dare la soluzione, e si va a lavorare in maniera corretta. Poi naturalmente, sono state delle esigenze a livello societario che hanno portato questo”
“Io sono convinto che se fossero rimasti Mertens, Ruiz e Koulibaly avremmo fatto lo stesso un grande campionato, il campionato di quest’anno viene fuori da quanto fatto l’anno scorso. Ad alcuni ci vogliono 3-4 anni per costruire, io in un anno dovevo vincere subito. Vabbè che io vi sto un po’ sui co.. di più rispetto agli altri, ma questa cosa va un po’ modificata poi perché sennò è troppo facile. probabilmente me la sono andata un po’ a cercare”
Napoli, il web pazzo di Spalletti
Dopo lo scetticismo iniziale Spalletti è entrato nel cuore dei tifosi e sul web è un coro a senso unico: “sei il mio preferito, nonostante a Napoli ci siano stati grandissimi allenatori. Le persone pignole sono quelle che non lasciano nulla al caso e si vede in campo e nella testa degli azzurri. La capolista se ne va”, oppure: “Sono veramente molto contento per lui, di gran lunga il migliore allenatore italiano” e poi: “Inchinatevi alla coppia migliore di sempre con la squadra migliore di sempre e l’allenatore migliore di sempre” e ancora: “E sa anche coniugare i congiuntivi a differenza di altri”. Infine un romanista nostalgico: “1000 panchine in carriera, 299 di queste (più che con ogni altra squadra) con la Roma. Gran parte della tifoseria ti rinnega, io ti ringrazio, ti onoro e aspetto sempre un tuo ritorno”.