L’addio al Napoli, lo scudetto vissuto da tifoso, il legame con la città: questi i temi più caldi affrontati da Dries Mertens in un’intervista concessa dall’attaccante belga oggi al Galatasaray.
- Napoli, Mertens in visita a Castelvolturno
- Napoli, Mertens e l’addio del 2022
- Mertens e lo scudetto del Napoli vissuto da tifoso
Napoli, Mertens in visita a Castelvolturno
Dries Mertens è tornato “a casa”, come dice lui, per una breve vacanza insieme alla moglie Kat e al figlio Ciro, che due giorni fa ha portato al centro sportivo del Napoli di Castelvolturno, dove l’attaccante belga ha salutato i suoi ex compagni. Intervistato nel corso del programma “Delietta Gol” su Prima TV e TV Luna, Mertens ha raccontato com’è stata la visita al Napoli “da tifoso”.
“Tornare a Castel Volturno è stato emozionante – ha dichiarato il belga -. È la prima volta che sono tornato, ho avuto modo di rivedere i ragazzi e poi rivedere anche gli spogliatoi, sono state belle emozioni. Ho trovato una bella atmosfera. Anche se quest’anno non è andata come volevamo io credo ancora nella qualificazione Champions e anche loro ci devono credere. Ho visto bene i ragazzi, io ho lavorato con Calzona e credo nella filosofia dello staff”.
Napoli, Mertens e l’addio del 2022
Mertens ha poi raccontato del suo legame col Napoli e con la città. “Gli anni più belli? Tutti, perché ogni anno ho visto sempre delle belle cose. Non vedo l’ora di smettere con il calcio per godermi ancora di più la città. Lo scudetto mancato nel 2018? In Serie A non è mai successo non vincere lo scudetto con 91 punti…è una brutta cosa”. L’attaccante ha poi scherzato sul suo addio nell’estate del 2022. “Sono andato via perché non ce la facevo più, ero diventato più lento e allora…”.
Mertens e lo scudetto del Napoli vissuto da tifoso
Dalla Turchia, nella scorsa stagione, Mertens ha seguito con attenzione il percorso del Napoli fino allo scudetto. “È stato bellissimo, emozionante, nessuna invidia perché dopo tanti anni sono diventato un tifoso del Napoli – ha raccontato l’attaccante -. Quando cambi squadra ti concentri sul nuovo progetto, ma ho sempre avuto un occhio su dove stavo. Dopo aver giocato tanti anni con i tuoi compagni la consideri una famiglia ed è bello vedere la tua famiglia vincere una cosa così e io so cosa significa anche per me, per Napoli, per i ragazzi, per Spalletti per tutti i giocatori… è stato un anno incredibile, ho visto tutte le partite e hanno giocato un calcio incredibile e io ho anche festeggiato. Mi sento ancora con i calciatori con cui ho giocato nel Napoli e nella squadra attuale ce ne sono tanti con i quali ho giocato ed è stato bello rivederli”.