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NBA, vincono tutte le squadre di casa: Lillard e Tatum dominanti a Est, Harden e Westbrook mandano fuori giri Irving e Doncic

Fattore campo rispettato nelle 8 sfide che hanno aperto la corsa all'anello. Lillard straripante nei Bucks, Tatum fa tornare Miami sulla terra

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Anche la domenica non vuole essere da meno del sabato: fattore campo rispettato nelle 8 serie play-off di primo turno, con Boston e Milwaukee che dettano legge a Est e una versione deluxe di Clippers (seppur senza Leonard) che dà la paga a Dallas, non pervenuta ad eccezione della coppia Doncic-Irving. OKC fatica più del previsto ma alla fine trova il modo per piegare i Pelicans. Stanotte tornano in campo Cavs-Magic, Knicks-Sixers (con Phila già a un bivio) e soprattutto Nuggets-Lakers, con Lebron e Davis costretti a rispondere alla voglia di fuga di Jokic.

Miami, senza Butler è dura: Boston ok con grandinata di triple

Non c’è Jimmy Butler ma non ci sono proprio i Miami Heat, che al TD Garden debuttano ufficialmente nei play-off dopo aver superato il varco al play-in incassando un 14-0 di parziale iniziale che fa capire subito che non è serata. Boston, come prevedibile, ne ha di più: vince gara 1 di una serie che si preannuncia assai diversa da quella della passata stagione, quando nella finale di conference gli Heat ribaltarono il pronostico, conquistando il titolo a Est in 7 gare.

Stavolta servirà un mezzo miracolo, perché senza Butler (e pure Rozier) la via è davvero impervia: Kevin Love non ha mai perso una serie a Est in carriera (tra Cleveland e Miami) e prova a riportare in scia i compagni, che limitano i danni nel primo quarto prima della grandinata di triple (alla fine saranno 22) con le quali i Celtics prendono il largo.

Sam Hauser ne segna tre a inizio secondo quarto, una dietro l’altra, e la partita appare già segnata, anche perché Tatum (tripla doppia con 23 punti, 10 rimbalzi e 10 assist) non sta a guardare e quando il tabellone indica +34 a inizio quarto periodo non ci si aspetterebbe certo di vedere Miami risalire fino al -13.

Riecco il “Barba”: Doncic e Irving show, ma Mavs ko.

Criticato, dileggiato, spesso anche oltraggiato. Ma James Harden se vuole sa ancora dare la paga a tanti. Citofonare Dallas, che in gara della serie contro i Clippers viene spazzata via dai 28 punti del “Barba” (20 nei primi due quarti) che si prende sulla spalle LA e la porta a guadagnarsi il primo punto nella serie.

Ma l’MVP oscuro di serata risponde al nome di Ivica Zubac, che sotto canestro da la paga a tutti (15 rimbalzi), mettendoci anche 10 punti nei primi 4’ che diventano alla fine 20. I Mavs si fanno male da soli con un 2/20 dal campo nel secondo quarto che è quanto di più terrificante possa esistere sulla faccia della terra. Irving e Doncic combinano per 64 punti, ma predicano nel deserto (appena 33 punti da tutto il resto della squadra), ritrovandosi sotto di 26 lunghezze all’intervallo lungo pur tentando di risalire (Irving celestiale nella ripresa, ma non basta). Westbrook e George salgono in cattedra a tempo debito e il finale è segnato. Anche senza Leonard, i Clippers vanno di fretta,

Dame Time, Lillard è tornato: Pacers, attacco in panne

Giannis è in tribuna, ma tre anni di attesa prima di tornare ai play-off Damian Lillard ha fatto capire di non averli proprio tollerati. E sul palcoscenico della post season s’è ripresentato con una prova sontuosa, segnando 27 dei suoi 35 punti di serata già nel primo tempo, spedendo i Bucks in acque placide contro una versione dei Pacers che non ha potuto nulla per reggere il confronto.

Oltre a Lillard ha brillato anche Middleton (23 punti), mentre il solo Pascal Siakam sulla sponda Indiana ha cercato in qualche modo di riscrivere un po’ la storia di un incontro nato male e finito peggio (36 per l’ex Raptors). Per la prima volta in stagione, i Pacers chiudono sotto quota 100 (109-94 il finale): un indizio chiaro di come la musica nei play-off cambi, e pure radicalmente rispetto alla regular season.

Gilgeous-Alexander trascina OKC nel finale: NOLA beffata

Sorpassi e controsorpassi, lotta fino all’ultimo punto, ma alla fine OKC trova il modo per piegare una versione decisamente strong dei Pelicans, che anche senza Williamson (fuori forse per tutta la serie) dimostrano di voler vendere cara la pelle. E con un parziale di 18-6 a metà del quarto periodo hanno persino messo il naso davanti, arrivando a giocarsela a punto a punto ma sbagliando ben 4 attacchi consecutivi sul 90-90 con Jones, McCollum, Ingram e Nance (stoppato da un Holmgren che ne manda a referto 5, più 15 punti e 11 rimbalzi).

SGA al solito non stecca: 28 punti e solita leadership nei momenti che contano, con i Thunder che evitano di diventare la prima squadra di questi play-off a perdere il fattore campo. Ma la serie contro NOLA è destinata ad essere lunga e piena di sorprese.

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