Non si arresta il vortice di notizie che vogliono imminente, pressoché certo, l’addio al Real Madrid di Carlo Ancelotti che, pure, ha smentito alcuna intenzione di interrompere prematuramente il suo contratto con il club iberico. La sua smentita, in conferenza stampa, ha convinto più in Italia che in Spagna, se evidentemente proseguono i siti e i giornali nel riportare rumors che lo riguardano. Come anche questa offerta irrinunciabile da parte dei Fredkin che avrebbero individuato nel tecnico – nonché ex giocatore della Roma – l’erede designato sulla panchina al momento occupata da Claudio Ranieri.
- Ancelotti alla Roma, l'indiscrezione
- La rinascita Roma e l'assenza di cifre
- Il passato in giallorosso
- Le voci sulla panchina del Brasile
Ancelotti alla Roma, l’indiscrezione
L’allenatore romano ha confermato la sua intenzione di abbandonare la società a fine stagione, senza esplicitare alcun indizio relativo al suo successore in una stagione tormentata dall’andamento altalenante e dai cambi continui, che non hanno giovato a conferire stabilità e serenità all’ambiente.
Stamani As, autorevole riferimento per i madridisti, ha riportato di una proposta irrinunciabile dal club acquisito dai Friedkin che hanno imposto l’avvicendamento in panca di ben tre allenatori, da inizio stagione. De Rossi, Juric e Ranieri si sono seduti uno dopo l’altro, senza ottenere (per ora) i risultati sperati, in primis l’obiettivo Champions che garantisce gli introiti economici utili a bilancio e investimenti. E senza considerare le ulteriori voci su Massimiliano Allegri.
La rinascita Roma e l’assenza di cifre
Secondo quanto riferito dal sito del giornale iberico, i Friedkin vorrebbero rilanciare il progetto intrapreso grazie all’arrivo di José Mourinho che portò nella Capitale la Conference League. La proposta è ambiziosa sotto tutti i punti di vista, sia economico che sportivo: un vero e proprio all-in per consolidare la squadra nell’élite europea. E nessuno meglio di Carletto può riuscirci.
Ma nell’articolo, a parte la proposta avanzata dalla proprietà attuale del club capitolino, non vi sarebbero dettagli su cifre e dettagli del contratto.
Il passato in giallorosso
I giallorossi sperano di convincere Ancelotti che pure è legato alla storia della squadra e della società per via del suo trascorso da giocatore, tra il 1979 e il 1987, quando la sua militanza lo portò a collezionare 227 presenze e a segnare 17 gol, oltre a vincere quattro Coppe Italia e uno scudetto leggendario.
Carletto ha lasciato intendere che la sua priorità è il Real Madrid, a cui è vincolato da un contratto ancora in essere: “Ne parla molto, ma io sto bene qui e sto lavorando per restarci il più a lungo possibile. Ranieri è un amico e sta molto bene, sono contento. Ho un ottimo rapporto con la Roma, ho ricordi molto belli, ma tra il dire e il fare c’è ancora molta strada da fare. Al momento sto bene qui e non penso al mio futuro. Ho ancora un contratto di due anni, ma i contratti possono essere rescissi o prorogati”.
Le voci sulla panchina del Brasile
Le voci sull’addio anticipato di Ancelotti non sono un inedito assoluto: basta ricordare che cosa avvenuto quando fu crescente l’interesse dettato dal suo possibile incarico da ct del Brasile. Secondo As, la Roma e i Friedkin hanno avvito dei contatti e continuerà a provarci, consapevole che avrà delle alternative solo se Florentino Pérez deciderà di rompere i rapporti con Ancelotti prima della scadenza del suo contratto.
Di certo sarebbe un sogno per i romanisti, che nutrono una nostalgia innegabile per i tempi migliori e i trofei che solo un paio di stagioni fa sono giunti in bacheca ad aggiungersi agli altri.