A Open Var, trasmissione di Dazn nella quale si fa chiarezza sugli episodi più controversi avvenuti in Serie A, si è discusso dell’interventodi Thiaw su Kean in Milan-Juve che ha portato all’espulsione del difensore rossonero. Era davvero fallo da ultimo uomo? E, ancora: spunta il retroscena della frase di Provedel all’assistente dopo essere stato ‘graziato’ dal Var in Sassuolo-Lazio.
- Milan-Juve, rosso a Thiaw: l'espulsione è stata giusta?
- Inutile il tentativo di Calabria di far cambiare idea a Mariani
- Provedel graziato dal Var: cosa ha detto il portiere della Lazio
Milan-Juve, rosso a Thiaw: l’espulsione è stata giusta?
Nona giornata, big match a San Siro: il 22enne difensore tedesco del Milan abbandona il terreno di gioco al 40′ per aver steso Kean che si sta involando verso la porta difesa da Maignan. Nessun dubbio per Mariani, che espelle Thiaw per fallo da ultimo uomo. La sua scelta si è rivelata giusta? Sì, e a Open Var è stato mostrato il perché. Quattro gli elementi valutati dal direttore di gara che ha optato per il rosso diretto: la distanza dalla porta, la direzione generale dell’azione di gioco, la probabilità del calciatore che ha subito il fallo di mantenere o guadagnare il controllo del pallone, la posizione e il numero dei difendenti sul terreno di gioco.
Inutile il tentativo di Calabria di far cambiare idea a Mariani
Come sempre accade in situazioni del genere, ancor più quando la posta in palio è di quelle pesanti, l’arbitro viene circondato dai giocatori della squadra punita. La tecnologia consente di ricostruire la dinamica. Mariani dice a capitan Calabria: “Portameli via”. Poi il terzino prova far cambiare idea all’arbitro: “Potevo farcela”. Lui lo tranquillizza: “Stiamo controllando, nel caso cambia tutto”. Ma dalla sala Var arriva una prima conferma: “Questo è fallo, il contatto è chiaro”. Fugato ogni dubbio anche su un possibile fuorigioco, prima del giudizio finale: “Ci sono tutti e quattro gli elementi, non c’è nessun fallo suo”. Dunque, rosso giusto per fallo da ultimo uomo.
Provedel graziato dal Var: cosa ha detto il portiere della Lazio
L’episodio fa riferimento all’espulsione di Provedel durante la sfida tra Sassuolo e Lazio, poi cancellata dal Var. Al 15′ della ripresa lancio di Toljan, il portiere biancoceleste esce al limite dell’area di rigore e intercetta il pallone con le mani, convinto di essere ancora all’interno del suo spazio. L’arbitro Di Bello ferma il gioco ed estrae il rosso per DOGSO (Denying Of Goal Scoring Opportunity). Ma sia lui che l’assistente Bottegoni non erano nella posizione giusta per valutare l’azione. Il Var Di Paolo, dopo una meticolosa revisione, stravolge tutto: l’intervento non è irregolare. Bottegoni chiede “scusa”, Provedel risponde con un abbraccio e questa battuta: “Vai tranquillo. Ho perso cento capelli, però”.