Non sbaglia un colpo l’Inter di Simone Inzaghi, corsara anche a Lecce nella 26a giornata di campionato. I nerazzurri passano già nel primo tempo con il centesimo gol in Serie A di Lautaro Martinez. I giallorossi di D’Aversa sono vivi ma non pungono né riescono a mostrarsi capaci di sfruttare gli spazi concessi dalla retroguardia meneghina. Così gli ospiti dilagano con Frattesi prima, ancora una volta con il Toro poi e infine con De Vrij facendo un passo ulteriore verso lo scudetto.
- Lecce-Inter, la chiave della partita
- Inter, cosa ha funzionato
- Inter, cosa non ha funzionato
- Le pagelle dell'Inter
- Top e flop del Lecce
- Lecce-Inter: il tabellino del match
Lecce-Inter, la chiave della partita
Il Lecce recupera Banda ma sceglie Sansone per completare un tridente con Piccoli ed Almqvist. Le novità principali riguardano l’Inter che addirittura presenta 7 cambi di formazione rispetto alla Champions dovuti sia ad una necessaria gestione delle risorse che a qualche indisponibilità. I nerazzurri ci mettono comunque poco a passare avanti, col solito Lautaro Martinez abile ad inserirsi tra le maglie giallorosse per colpire Falcone. I pugliesi qualche apprensione la creano alla retroguardia meneghina, senza tuttavia mai avvicinarsi al bersaglio.
Nella ripresa c’è subito un cambio importante ma riguarda l’arbitro: Doveri si fa male e lascia posto a Baroni. Il raddoppio dell’Inter arriva grazie a una giocata di Sanchez che premia l’ennesimo inserimento di Frattesi per il 2-0. Poco dopo cala il sipario ancora una volta con Lautaro Martinez e quindi con De Vrij di testa. I salentini spariscono completamente dal campo, indifesi e poco combattivi: un crollo inatteso dopo la prima frazione di gioco ma che deve spaventare D’Aversa nel cammino per la salvezza.
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Inter, cosa ha funzionato
Ci ha messo qualche minuto in più l’Inter per trovare i corretti automatismi dati i tanti cambi di formazione rispetto all’assetto standard. Dopo un primo tempo non straordinario, i nerazzurri sono però venuti fuori di prepotenza e non soltanto con i soliti noti (vedi Lautaro). Anche Sanchez, Frattesi e De Vrij – non titolarissimi nelle gerarchie di Inzaghi – hanno dimostrato di meritare più spazio.
Inter, cosa non ha funzionato
Dobbiamo necessariamente puntare il dito sui primi 45 minuti. Nei quali la catena di destra non è stata impeccabile, con un Bisseck fuori posizione e con un Dumfries che per indole non riusciva a dargli il giusto supporto. Ma finisce tutto lì. Una goccia nell’oceano di perfezione nerazzurra, che ha banchettato sui resti del Lecce nella ripresa.
Le pagelle dell’Inter
- Audero 6 Gioca più palloni con i piedi che con le mani. Pomeriggio tranquillo nel quale si è comunque dovuto mantenere sempre vigile.
- Bisseck 6,5 Primo tempo non benissimo. Poi sale di livello ed avvia anche l’azione del 2-0.
- De Vrij 7 Attento, non concede opportunità a Piccoli. Poi arriva pure a fare gol: più di così non si può.
- Carlos Augusto 6 Duttile ma anche affidabile. Da braccetto fa la sua parte mettendosi in evidenza con qualche chiusura preziosa.
- Dumfries 6 Qualche sgroppata la regala, pur non efficace come ai tempi migliori. In compenso il supporto dato a Bisseck non è eccellente. Si divora il 5-0 nel finale.
- Frattesi 7,5 Intensità straordinaria che si sposa con la sua proverbiale capacità di buttarsi negli spazi. Gol e assist a completare il quadro. (Dal 76′ Akinsamiro ng)
- Asllani 6,5 Per arrivare ai livelli di Calha dovrà passare attraverso numerosi step. Oggi, però, lo sostituisce degnamente confezionando un assist e giocando anche un buon numero di palloni. (Dal 55′ Barella 6 Si piazza in cabina di regia distribuendo palloni con ordine e gestendo l’ormai rassicurante vantaggio).
- Mkhitaryan 6 Meno preciso del solito, forse anche l’armeno avrebbe bisogno di tirare un po’ il fiato. (Dal 64′ Klaassen 6 Minuti preziosi e in totale serenità per l’olandese che non ne aveva vissuti molti finora nella sua esperienza nel Belpaese).
- Dimarco 6,5 Più timido del solito inizialmente, forse eccessivamente preoccupato dalla presenza di Almqvist. Sfiora il gol nella ripresa poi batte l’angolo dal quale arriva il poker di De Vrij. (Dal 76′ Buchanan ng)
- Martinez 7,5 Il solito Lautaro, timbra il cartellino nelle due occasioni che gli capitano. (Dal 64′ Arnautovic 6 Falcone gli nega il gol, entra nella maniera giusta)
- Sanchez 7 Regista offensivo, regala diverse giocate di buona fattura. Un esempio? La palla servita a Frattesi.
Top e flop del Lecce
- Banda 6 Ci mette un po’ di verve in più, anche se ormai la partita era già bella che andata.
- Piccoli 5,5 Non arriva alla sufficienza ma nel suo piccolo ci prova con impegno.
- Gendrey-Touba-Baschirotto-Gallo 4 Si aprono come il burro permettendo agli avversari di banchettare a proprio piacimento. Non si salva nessuno!
- Almqvist 5 Nel primo tempo un paio di spunti, poi si spegne.
Lecce-Inter: il tabellino del match
Marcatori: 15′ Martinez, 53′ Frattesi, 56′ Martinez, 68′ De Vrij
LECCE (4-3-3): Falcone – Gendrey, Touba (dal 57′ Kaba), Baschirotto, Gallo – Blin, Ramadani (dal 79′ Berisha), Rafia (dal 57′ Gonzalez) – Almqvist (dal 77′ Oudin), Piccoli, Sansone (dal 57′ Banda). A disp. Samooja, Borbei, Krstovic, Venuti, Esposito, Burnete, Pierotti. All. Roberto D’Aversa.
INTER (3-5-2): Audero – Bisseck, de Vrij, Carlos Augusto – Dumfries, Frattesi (dal 76′ Akinsamiro), Asllani (dal 55′ Barella), Mkhitaryan (dal 64′ Klaassen), Dimarco (dal 76′ Buchanan) – Sanchez, Martinez (dal 64′ Arnautovic). A disp. Di Gennaro, Calligaris, Calhanoglu, Pavard, Darmian, Sarr, Bastoni. All. Simone Inzaghi.
ARBITRO: Daniele Doveri di Roma 1 (Rossi-Di Gioia; IV Baroni; VAR Valeri-Mariani).
Ammoniti: Sansone (L), Asllani (I), Mkhitaryan (I)
Recupero: 2′ pt; 0′ st