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Pagelle di Torino-Juventus 0-0: Vlahovic o Zapata? Meglio Bremer e Buongiorno. Rabiot svagato

Top e flop della partita Torino-Juventus, valevole per la 32° giornata di Serie A 2023/2024: a vincere sono le difese! male gli attaccanti con il numero 9 bianconero assai sprecone.

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

Voleva vincere, si deve accontentare di non perdere Ivan Juric. Nella 32a giornata di campionato il derby tra Torino e Juventus termina senza reti, con un punto a testa che probabilmente non fa felice nessuno. Prima frazione di gioco di marca bianconera con almeno 3 nitide opportunità per far gol e un Vlahovic poco preciso. Nella ripresa la gara la fanno i granata che ci provano con Sanabria ma trovano uno Szczesny impeccabile. Vano tentativo ospite pure con Yildiz.

Torino-Juventus, la chiave della partita

Le due squadre non cambiano in vista del derby. Stesso modulo e – al netto delle varie defezioni – formazioni che possiamo definire quelle titolari per entrambi. Ivan Juric e Max Allegri potrebbero vivere il loro ultimo derby sulle rispettive panchine, il ché aumenta ancor di più il peso specifico di una partita già di per sé delicata. La prima frazione di gioco è equilibrata, con i bianconeri certamente più pericolosi due volte con Vlahovic e una con Locatelli.

Nella ripresa sono i granata ad alzare i giri dal motore e farsi vedere dalle parti di Szczesny. Il polacco è costretto a un bell’intervento su colpo di testa di Sanabria. Così comincia la girandola di cambi della Juventus con Yildiz e Iling Jr i primi a subentrare. Il giovane turco prova a ravvivare la Vecchia Signora con una conclusone che trova puntuale Milinkovic-Savic. Non regge alla tensione Juric che si fa espellere poco prima del finale. Lazaro sfiora il gol nel recupero. Ma termina con uno 0-0 che tutto sommato rispecchia quanto visto in campo.

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Juventus, cosa ha funzionato

La squadra ha ritrovato piacere nel difendere. D’altro canto ha la seconda miglior difesa del torneo alle spalle della capolista Inter. Concede poco, se non nulla all’avversario. Magari non sarà spettacolare per chi guarda ma sicuramente è un marchio di fabbrica di questa Juve.

Juventus, cosa non ha funzionato

Parallelamente la fluidità di manovra resta una pecca per questo gruppo cui da anni manca un regista. Allegri ha provato a raggirare la lacuna attraverso espedienti ma il problema di base resta.

Le pagelle della Juventus

  • Szczesny 6,5 Parata di livello su Sanabria. Sempre sul pezzo.
  • Gatti 6 Stavolta la randellata la prende da Zapata. Tiene bene in difesa e ogni tanto tenta la sgroppata mettendosi in modalità terzino. (Dal 78′ Alex Sandro ng)
  • Bremer 7 Duello fisico con Zapata stravinto dal brasiliano.
  • Danilo 6 Spesso gli viene lasciata l’impostazione, d’altra parte è il centrale col piede migliore anche se a sinistra non è nella sua zona di comfort.
  • Cambiaso 6 Nulla di trascendentale ma fa la sua parte. Da esterno e da mezz’ala il suo compito è infilarsi negli spazi e aiutare la squadra a creare gioco. (Dal 95′ Alcaraz ng)
  • McKennie 6 Non difetta mai in dinamismo, all’occorrenza va ad occupare la corsia di destra lasciando a Cambiaso la possibilità di accentrarsi.
  • Locatelli 6 Fa il suo in interdizione, manca però quando si tratta di impostare.
  • Rabiot 5 Superficiale. Ciondola per il campo senza la giusta determinazione che occorre in gare del genere.
  • Kostic 5,5 Si prende troppe poche responsabilità. Resta basso, prudente all’eccesso sebbene il piano gara sia differente per lui. (Dal 64′ Iling Jr 5,5 Imperativo: abbassare Bellanova che nel frattempo è diventato un fattore. L’inglese si sacrifica ma non riesce).
  • Vlahovic 5 Ha due opportunità per segnare: nella prima prende colpevolmente il palo, nella seconda Milinkovic-Savic gli nega la gioia. Killer-instinct da migliorare ma Buongiorno riesce a limitarlo bene. (Dal 78′ Kean ng)
  • Chiesa 6 Parte forte ma si spegne presto quando i compagni hanno più bisogno di lui. (Dal 64′ Yildiz 6 Un guizzo ma significativo sul quale Milinkovic-Savic ci mette i guantoni).

Top e flop del Torino

  • Buongiorno 7 Una sola volta lascia Vlahovic perché impegnato a chiudere su McKennie. Per il resto gli si appiccica addosso, anticipandolo spesso.
  • Milinkovic-Savic 6,5 Bravo nell’occasione di Vlahovic. Puntuale pure su Yildiz.
  • Bellanova 6,5 Cresce nel secondo tempo al pari di tutto il Toro. Spinta continua nella ripresa.
  • Sanabria 6- Primo tempo poco vivace, nella ripresa è il più pericoloso.
  • Zapata 5,5 Le sportellate non attecchiscono con Bremer. Il suo peso è sempre rilevante davanti ma stavolta non punge.

Torino-Juventus: il tabellino del match

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova (dall’85’ Masina), Ricci, Linetty, Vojvoda (dal 77′ Lazaro); Vlasic; Sanabria (dal 77′ Okereke), Zapata. A disp. Gemello, Popa, Lovato, Ilic, Sazonov, Kabic, Sava, Ciammaglichella. All.: Juric

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti (dal 78′ Alex Sandro), Bremer, Danilo; Cambiaso (dal 95′ Alcaraz), McKennie, Locatelli, Rabiot, Kostic (dal 64′ Iling Jr); Vlahovic (dal 78′ Kean), Chiesa (dal 64′ Yildiz). A disp. Pinsoglio, Perin, De Sciglio, Rugani, Djalò, Miretti, Weah, Nicolussi Caviglia. All.: Allegri

Arbitro: Fabio Maresca della Sezione di Napoli

Ammoniti: 43′ Gatti (J), 47′ Ricci (T), 49′ Vojvoda (T), 69′ Cambiaso (J), 77′ Linetty (T)

Espulso: 87′ Juric (T)

Recupero: 3′ pt; 7′ st

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