Il Genoa ritrova la vittoria e sorride, il Verona non riesce ad uscire dalla strada della crisi (quinta sconfitta di fila). Dopo un inizio di stagione da sogno, la squadra di Baroni è inciampata su molti ostacoli, l’ultimo il Grifone. Non brilla Gudmundsson e basta un gol di Dragusin a regalare i tre punti a Gilardino nell’anticipo della 12ª giornata di Serie A. I rossoblù vincono di corto muso lo scontro salvezza, fanno un salto in classifica e tirano per ora un sospiro di sollievo.
- Genoa-Verona, la chiave della partita
- I top e flop del Genoa
- I top e flop del Verona
- Genoa-Verona 1-0, il tabellino
Genoa-Verona, la chiave della partita
Le due squadre non sono delle macchine da gol e nella prima parte di gara pensano soprattutto a difendersi. Gilardino e Baroni schierano entrambe le formazioni con il 3-5-2, con le sfide in mezzo al campo e sulle fasce che determinano il copione del match. Il Grifone fa la partita e costringe gli ospiti a giocare molto bassi.
Gudmundsson tra le linee è sempre raddoppiato e a beneficiarne è Ekuban che ha molto più spazio e può mettersi spesso in moto grazie alla sua velocità. In un match in cui emerge poco la qualità, la forza fisica è una variante importante ed è proprio un difensore a firmare il vantaggio del Genoa, Dragusin: l’ex Juve sul finire del primo tempo si inserisce bene in area e al volo buca Montipò. Nella ripresa Baroni cambia spartito, ma le note sono quasi tutte stonate, anche se è il palo a salvare Martinez dopo un’uscita a vuoto: sprecone Terracciano, che a porta vuota non fa centro. Il Verona si sveglia solo nel finale, ma Djuric è in serata no e da due passi di testa si fa negare il gol da un miracolo di Martinez.
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I top e flop del Genoa
- Dragusin 7: Il suo compito è proteggere la porta e lo fa bene. Poi si toglie i panni del difensore e si trasforma in una punta vecchio stampo e con un destro al volo sblocca un match complicato.
- Martinez 6.5: In tutti i 90 minuti è poco coinvolto, ma il miracolo sul colpo di testa di Djuric salva il risultato.
- Ekuban 6.5: Sfrutta gli spazi e mette in disordine la difesa del Verona. Colpisce un palo ed è sempre nel vivo del gioco.
- Haps 6.5: Sulla sinistra vince sempre il duello con Doig ed è una sorpresa. Fornisce l’assist a Dragusin e dal suo lato il Genoa dorme sonni tranquilli.
- Frendrup 6.5: “Perfettamente bilanciato, come tutto dovrebbe essere”, da Thanos al centrocampista, Gilardino si gode lo spettacolo.
- Vasquez 5.5: Tiene bene la linea, ma è un po’ impreciso dopo l’ingresso di Ngonge. Spesso è aggressivo senza motivo, a volte è un bene, altre no.
- Gudmundsson 5.5: Rispetto al solito non incide, sulla trequarti è poco brillante e non si prende la scena. Si gode la vittoria dietro le quinte.
I top e flop del Verona
- Doig 5: Soffre più del dovuto e non crea mai pericoli. Haps gli fa girare la testa e dopo un “mal di campo” è costretto al cambio.
- Bonazzoli 5: È la perfetta dimostrazione della differenza tra potere e volere. Ha le qualità, ma non le sfrutta. Fa il solletico alla difesa.
- Magnani 5.5: Non è attento in occasione del gol. Esce male, perde l’anticipo e sta troppo distante dal compagno di squadra.
- Hien 5.5: Non riesce a comunicare bene con i compagni di reparto. Si perde Dragusin in occasione del gol. Ha vissuto serate migliori.
- Ngonge 6.5: È la nota di qualità in uno spartito stonato. In campo suona subito la carica, ma pochi lo seguono e da soli non si può vincere.
- Montipò 6.5: Prende gol sul suo palo, ma era un tiro ravvicinato. Nel secondo tempo veste il mantello del supereroe e vola in più circostanze, mantenendo la partita viva.
Genoa-Verona 1-0, il tabellino
RETI: Dragusin 44′
GENOA (3-5-2): Martinez; Dragusin, Bani (De Winter 41′), Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj (Thorsby 86′), Strootman (Malinovskyi 86′), Haps (Matturro 87′); Gudmundsson, Ekuban (Puscas 54′). Allenatore: Alberto Gilardino. A disposizione: Leali, Sommariva, Martin, Vogliacco, Jagiello, Kutlu, Hefti, Galdames.
HELLAS VERONA (3-5-2): Montipò; Amione (Duda 70′), Hien, Magnani; Terracciano, Folorunsho (Saponara 85′), Hongla, Suslov (Cruz 63′), Doig (Faraoni 63′); Bonazzoli (Ngonge 46′), Djuric. Allenatore: Marco Baroni. A disposizione: Berardi, Perilli, Serdar, Lima, Tchatchoua, Coppola, Mboula.
ARBITRO: Daniele Orsato
AMMONITI: Hien, Vasquez, Terracciano, Faraoni, Duda