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Pagelle Hellas Verona 2-1 Roma: Duda e Ngonge al top fanno vedere i sorci verdi a Smalling e compagni. Dybala fuori per infortunio

Top e flop della partita Hellas Verona 2-1 Roma, valevole per la 2a giornata di Serie A 2023/2024: bene Duda e Ngonge, male Smalling, Dybala e Paredes

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Non è quello che sperava il povero Bruno Conti che assiste incredulo in panchina, al posto dello squalificato Mourinho, a quanto visto alle prime due gare di campionato della Roma. Dopo il pareggio casalingo dei giallorossi contro la Salernitana, Duda e Ngonge dell’Hellas Verona mettono in ginocchio la Roma battendola per 2-1 con due contropiedi micidiali e tanto catenaccio. Risponde Aouar della Roma con un gol ma i suoi compagni non riescono a riacciuffare il pareggio, nonostante il Verona sia rimasto in 10 nei minuti finali. Le pagelle e i top e flop della gara.

Hellas Verona-Roma, la chiave della partita

Non bastano nel primo tempo per la Roma la traversa di Cristante e l’occasione gol di Pellegrini a due passi dal portiere. L’unica gioia dei giallorossi è stato il rigore assegnato, poi immediatamente revocato dal VAR, dopo il grande errore di Doveri alla prima partita – di un arbitro romano – che arbitra la Roma. Per il resto soltanto azioni lente e senza conclusioni verso la porta per i Mourinho’s boys; dall’altra parte, invece, ripartenze fulminee del Verona con effetti micidiali: prima Duda che segna al 4′ e poi Ngonge che raddoppia allo scadere del recupero del primo tempo. Il 3-4-2-1 proposto da Baroni funziona nettamente meglio del 3-5-2 di Mourinho, tutto fumo e niente arrosto.

Rivivi le emozioni della gara del Bentegodi

Pagelle Roma

  • Rui Patricio 5: Al primo tiro subito non blocca il pallone e regala una occasione d’oro a Duda che non può che far gol. Di fatto, concorre a compromettere la gara. Sul secondo gol non può far nulla.
  • Mancini 5.5: Gioca sempre con grande nervosismo e poca tranquillità. Tra risse sfiorate e diverbi con gli avversari resta sotto la sufficienza. Più boxer che difensore di qualità nella costruzione del gioco. Negli interventi difensivi invece è abile a non farsi superare.
  • Smalling 5: Il pasticcio della difesa giallorossa, che subisce il secondo gol su ripartenza da 60 metri, non viene risolto da Smalling che subisce il dribbling da Ngonge e non gli impedisce poi di tirare e di far gol. Da un difensore con grande esperienza ci si aspetta molto di più.
  • Llorente 5: Non serve un difensore che faccia l’ala sinistra senza però recuperare nei momenti decisivi. E’ tra i complici dell’arrembaggio subito al secondo gol realizzato dal Verona: lascia un buco incredibile sulla fascia sinistra dove Ngonge l’ha fatta da padrone arrivando senza difficoltà a concludere in porta. El Shaarawy (5.5 dal 46′ st.).
  • Kristenses 5.5: La fascia destra è quella preponderante nella salita e costruzione del gioco giallorosso ma non risulta decisivo nei dribbling e nel fornire assist agli avversari. Piazza pulita da subito per Mourinho, che decide di sostituirlo a inizio ripresa. Spinazzola (6 dal 46′).
  • Pellegrini 5.5: Pesa incredibilmente l’errore sotto porta quando, a tu per tu con Montipò, spedisce a lato divorandosi una limpida occasione. Non brilla e si fa spesso anticipare dagli avversari non riuscendo a proteggere palla adeguatamente. Raggiunge l’apice più basso quando riceve palla dalla sinistra, in area di rigore, e se la calcia goffamente addosso, disinnescandosi da solo. Si riscatta, almeno in parte, con una traversa piena su calcio di punizione dai 25 metri.
  • Paredes 4.5: Un fantasma. E’ addirittura la brutta copia di quando era in maglia bianconera. Gioca da vertice basso senza riuscire a far nulla: non fa da collante tra difesa e centrocampo, non recupera palloni e imposta il gioco trovando solo la giocata più semplice tra quelle possibili. Aouar (7.5 dal 46′). Il suo esordio già era stato molto positivo, trova il gol alla sua seconda partita in maglia giallorossa con un colpo di testa sporco che anticipa Montipò in uscita. Chiude la partita con un altro colpo di testa, di poco a lato.
  • Cristante 5.5: Inizia la sua gara con una traversa di testa da calcio d’angolo al 10′. Resiste in campo fino alla fine ma non fa la differenza in una gara da ribaltare: lento e poco coraggioso in fase di impostazione, torna spesso dietro per paura di sbagliare giocando palla in avanti in verticale.
  • Zalewski 5: Non si sa bene se ci sia stato o meno in campo nel primo tempo. Nel dubbio, viene sostituito a inizio secondo tempo, ma per infortunio. Altrimenti avrebbe continuato a giocare a nascondino sulla fascia sinistra. Karsdorp (6 dal 51′).
  • Dybala 5.5: Subito una ammonizione per simulazione in area di rigore al suo esordio stagionale. Prova a impressionare ma senza effetti speciali e non riesce a fornire il sostegno adeguato in attacco al fianco di Belotti. La sua gara finisce anzitempo, dopo l’ennesimo infortunio muscolare, che lo costringe ad alzare bandiera bianca a venti minuti dal termine. Solbakken (5.5 dal 68′).
  • Belotti 6: Dopo aver fatto così bene alla prima gara, con una doppietta, la pressione per l’arrivo di Lukaku si fa sentire eccome. Questa volta in negativo: assente durante la gara e non si crea mai una occasione gol che ribalti la partita.

I top e flop dell’Hellas Verona

  • Ngonge 7.5: Sontuosa la sua prestazione, perfetto e micidiale il suo contropiede che schiaccia i giallorossi.
  • Duda 7.5: Corre, soffre e sblocca la partita dopo soli 4 minuti spegnendo da subito i giallorossi.
  • Folorunsho 7: Dal Napoli all’Hellas Verona, condizione top e prestazione di alto livello. La sua corsa tiene in vita il reparto offensivo facendo salire la squadra in profondità.
  • Terracciano 5.5: Soffre sulla fascia destra, non ottimale la sua prestazione.
  • Doig 5.5: Un po’ assente durante la partita anche se la concorrenza avversaria sulla stessa fascia non era al meglio della condizione. Pochi spunti offensivi ma abile in fase di ripiego e non possesso.
  • Hien 5: Rischia di compromettere una gara quasi perfetta giocata da lui e dalla squadra commettendo un fallo prima sanzionato con il giallo e poi con il rosso rivisto dal VAR.

Cosa va della Roma

Il centrocampo e la difesa del Verona ha fatto molto catenaccio e ha resistito alla grande agli attacchi giallorossi, arrivati 23 volte al tiro. Gli uomini di Mourinho sono stati abili, per quel poco che sono riusciti a fare, a giocare tra le linee con Dybala e Pellegrini che hanno cercato di illuminare il gioco, ma invano per gli errori degli attaccanti. Due traverse e la scossa data da Aouar sono il punto da cui ripartire.

Cosa non va della Roma

Dopo il pareggio casalingo alla prima di campionato ecco arrivata la prima sconfitta già alla seconda giornata. 1 solo punto, su 6 disponibili, già pesa tantissimo in negativo sulla classifica. E’ una Roma con giocatori di nome ma che in campo hanno una resa vicina allo zero. Se alla prima i giallorossi in vantaggio si sono fatti sorprendere dalla Salernitana, quest’oggi contro il Verona non sono riusciti nemmeno ribattere. Poca voglia, tanti errori di precisione, tanta confusione.

Le traverse e la sfortuna non possono però essere un alibi per questa sconfitta. Nemmeno la solidità della difesa, vista nella parte finale dello scorso campionato, si è ritrovata. Non essere riusciti a pareggiare con il Verona, rimasto in 10 uomini, costituisce ancora di più un’aggravante. A ciò si aggiunge la tenuta fisica di Paulo Dybala. La Joya dovrebbe essersi fermato in tempo, ma trattandosi di un fastidio all’adduttore destro, lo stesso accusato in amichevole con il Tolosa, pensare a un suo recupero per il big match contro il Milan di venerdì prossimo risulta, al momento, complicato.

Il tabellino della gara Hellas Verona-Roma

Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Hien, Magnani; Terracciano (8′ st Faraoni), Hongla, Duda (26′ st Bonazzoli), Doig; Folorunsho (43′ st Saponara), Ngonge (8′ st Serdar); Djuric (43′ st Mboula). Allenatore: Baroni

Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Llorente (1′ st El Shaarawy); Kristensen (1′ st Spinazzola), Cristante, Paredes (1′ st Aouar), Pellegrini, Zalewski (6′ st Karsdorp); Dybala (23′ st Solbakken), Belotti. Allenatore: Mourinho (in panchina Conti)

Arbitro: Doveri

Marcatori: 4′ Duda (H), 45’+4′ Ngonge (H), 11′ st Aouar (R)

Ammoniti: Dybala (R), Aouar (R), Dawidowicz (H), Pellegrini (R)

Espulsi: Hien (H)

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