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Pagelle Juventus-Roma 0-0: De Rossi ferma Motta, Vlahovic e Dovbyk flop, deludono anche Koop e Dybala

Top e flop della partita Juventus-Roma, valevole per la 3° giornata di serie A 2024/2025: gara senza gol allo Stadium, buona la prima di Conceicao, Mbangula sottotono

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

La Roma ferma la Juventus nel big match della terza giornata di campionato. Gara bloccata allo Stadium con una sola buona occasione capitata a un impreciso Vlahovic e poco altro. Primo stop per Thiago Motta, che solo nella ripresa ha deciso di lanciare i nuovi acquisti Koopmeiners, Conceicao, Douglas Luiz e Nico Gonzalez. Tra i giallorossi male Dovbyk, Dybala non incide.

Juventus-Roma: allo Stadium vince la linea verde

In panca gli ultimi acquisti della Signora, da Koopmeiners a Nico Gonzalez più Douglas Luiz (ma questa non è una novità, ndr). In campo dal primo minuto confermatissimi Savona e Mbangula, c’è Fagioli al fianco di Locatelli in mediana. De Rossi non è da meno: il grande ex Dybala parte dalla panchina, in mezzo al campo spazio a Pisilli, nel tridente con Dovbyk e l’ultimo arrivato Saelemaekers ecco Soulé, altro ex ma col dente avvelenato per la mancata fiducia concessagli nel capoluogo piemontese.

Partita bloccata: neppure i nuovi incidono

I primi 45 minuti regalano davvero poche emozioni. La Juve non riesce a sfondare se non nel finale di frazione, quando Vlahovic non colpisce bene da posizione centrale trovando comunque una traiettoria insidiosa su cui è molto reattivo Svilar. A inizio ripresa Motta cambia tutto e si affida ai nuovi acquisti: fuori Cabal, dentro Koopmeiners (con Cambiaso ‘retrocesso’ terzini sinistro), poi Conceicao al posto di Mbangula, che questa volta ha fatto poco. Entrano anche Douglas Luiz, il reintegrato McKennie e pure Nico Gonzalez, mentre la Roma risponde con Dybala e anche il nuovo acquisto Kone: la partita, però, non cambia. Finisce con un pareggio a reti bianche: De Rossi imbriglia Motta, che sale a quota 7. Juve sempre prima ma in compagnia di Inter, Torino e Udinese. Secondo punto per i giallorossi che restano nei bassifondi.

Le pagelle della Juventus

  • Di Gregorio 6: Di fatto mai veramente impegnato.
  • Savona 6: Dimostra di essere un giocatore su cui Thiago Motta può fare affidamento: bravo a difendere e anche ad aggredire la corsia destra con puntualità e qualità.
  • Gatti 6,5: Fisico, grinta, personalità: un muro.
  • Bremer 6: Il brasiliano rischia con un tocco di braccio in area dopo un rimpallo: unica ‘macchia’ anche se non da rigore di una partita giocata ad alti livelli.
  • Cabal 6: La Juve sceglie di giocare soprattutto sulla fascia destra, per cui si limita soprattutto alla fase difensiva (dal 46′ Koopmeiners 5,5: Il tempo è dalla sua parte, ma l’esordio non è certo dei migliori).
  • Locatelli 6: Rispetto alla prestazione super col Verona, l’ex Sassuolo è meno presente (dal 67′ McKennie: 5,5).
  • Fagioli 5,5: Ammonito dopo 90 secondi per un pestone ai danni di Pellegrini, non incanta in mezzo al campo (dal 67′ Douglas Luiz 6: sv)
  • Cambiaso 6,5: Schierato a sorpresa alto a destra nella batteria dei trequartisti, si rivela prezioso anche in fase di ripiego e non solo di spinta. A conferma della sua duttilità il fatto che a inizio secondo tempo Motta lo schiera come terzino sinistro.
  • Yildiz 5,5: Quando tocca il pallone si ha sempre l’impressione che possa inventare qualcosa di straordinario. Ma questa volta si vede a tratti.
  • Mbangula 5,5: Dopo due partite da assoluto protagonista, il talento belga promosso dalla Next Gen non convince e aiuta poco Cabal (dal 46′ Conceicao 6,5: Il figlio d’arte dà subito sfoggio delle sue qualità: rapidità di movimenti, spunti e intraprendenza).
  • Vlahovic 5: Passo indietro del centravanti serbo, che ha due buone occasioni ma difetta in freddezza e lucidità (dall’83’ Nico Gonzalez: sv).
  • Thiago Motta (all.) 5,5: Finora non aveva sbagliato nulla. Continua a puntare sui giovani che questa volta non brillano, poi a inizio ripresa tenta di mescolare le carte con i nuovi acquisti. La macchina da gol delle prime due giornate si è inceppata: la sua Juve si è resa pericolosa in una sola circostanza.

Le pagelle della Roma

  • Svilar 6,5: Una gran parata su Vlahovic nel primo tempo.
  • Celik 5,5: Alterna buone giocate a qualche errore banale.
  • Mancini 6,5: Prova convincente e d’esperienza del centrale giallorosso.
  • Ndicka 6: Mezzo voto in meno perché nel finale del primo tempo si lascia anticipare da Vlahovic che va vicinissimo al gol.
  • Angelino 6: Gara attenta sulla sinistra e si rende pure pericoloso con una rasoiata dalla distanza.
  • Pisilli 6: È giovane e irruento, pure troppo. Sa che la chance è di quelle ghiotte e ci mette tutta la grinta che possiede, commettendo qualche fallo di troppo (dal 73′ Kone: sv).
  • Cristante 6,5: Gli tocca fare il Paredes: dopo un avvio in sofferenza è utile soprattutto in copertura diventando quasi una sorta di terzo centrale di difesa.
  • Pellegrini 6: Partita senza acuti: la Roma bada soprattutto a contenere e il suo contributo in fase offensiva è minimo (dall’82’ Baldanzi: sv).
  • Soulé 5,5: Ha voglia di spaccare il mondo, di dimostrare il proprio valore al club che non ha creduto nelle sue qualità preferendo monetizzare. Ma di fatto non incide (dal 62′ Dybala 5,5: nel ‘suo’ stadio non riesce a mettersi in evidenza: colpa delle scorie arabe o di un’impostazione tattica che non lo premia?).
  • Dovbyk 5: Non ne becca una, anche perché non lo innescano mai: è già allarme in casa Roma? (dall’82’ Shomurodov: sv)
  • Saelemaekers 5: Nonostante sia arrivato sul gong, De Rossi gli concede subito fiducia. Ma il belga è spaesato, fatica a trovare la giusta posizione in campo e sbaglia anche comodi appoggi. Si rifarà quando migliorerà il feeling con i compagni di squadra e metabolizzerà la filosofia del suo tecnico (dal 62′ Zalewski 6: Conceicao è un brutto cliente, se la cava anche con le maniere cattive).
  • De Rossi (all.) 6: Rinuncia alla fase offensiva pur di uscire indenne dallo Stadium: missione compiuta. Però è chiaro che il problema gol va risolto. Specie dopo i soldi investiti in estate per Soulé e Dovbyk.

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