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Panatta difende Sinner: "Finale con Alcaraz epica, era stanco pure il pubblico. Gira una frescaccia su Jannik"

L'ex capitano azzurro di Davis smonta le critiche al rosso di San Candido dopo la sconfitta contro lo spagnolo nel match che ha deciso il Roland Garros.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il sogno di conquistare il primo trionfo in carriera al Roland Garros svanito a un passo – anzi, a un punto – dal traguardo. La delusione e lo scoramento per la rimonta subita, i due set di vantaggio non sfruttati, il ribaltone finale con l’avversario spinto dal pubblico e capace di aggiudicarsi una partita che sembrava segnata. Jannik Sinner ripenserà ancora a lungo al ko in finale a Parigi contro Carlos Alcaraz. E, secondo Adriano Panatta, ripartirà più forte di prima. All’ex capitano azzurro di Davis, oggi apprezzato commentatore e opinionista, non sono piaciute certe critiche di troppo al rosso di San Candido. E non le ha mandate a dire, come sua abitudine.

Roland Garros, l’epica finale tra Sinner e Alcaraz

In un’intervista a La Verità, Panatta è tornato sul match che ha incollato milioni di italiani ai teleschermi per tutto il pomeriggio di un’afosa domenica di giugno: “La sfida finale del Roland Garros è stata così epica da stancare anche chi l’ha vista in tv“, ha esordito l’ex leggenda azzurra. “Alcaraz è un giocatore completo, sa fare tutto, e in certi momenti tira fuori colpi pazzeschi, che sembrano impossibili. Ma Jannik ha risposto colpo su colpo, ha giocato con lucidità e coraggio. La differenza alla fine è stata davvero minima e ha chiuso con un punto in più rispetto allo spagnolo. Però non era il punto decisivo”.

Panatta incorona Carlos ma non condanna Jannik

Si è discusso a lungo dell’atteggiamento del pubblico parigino, che si è schierato senza mezzi termini a favore di Alcaraz, e degli stessi atteggiamenti da parte dello spagnolo, in campo e fuori. Secondo Panatta, però, il tifo non ha inciso più di tanto: “Alcaraz è un predestinato e ha già vinto tanto, quindi ha un seguito, non solo mediatico. Ma non esageriamo: è piaciuto anche Sinner, perché ha fatto una partita eccezionale, e lo ripeto, ha perso solo al quinto set. È stata una partita fantastica, una battaglia epica. Chi mette in dubbio le qualità di Sinner dopo questo Roland Garros sta dicendo una vera frescaccia”.

Dubbi folli su Sinner, scende in campo Panatta

Ma chi è che ha mosso critiche nei confronti di Sinner? Davvero c’è qualcuno che è stato capace di prendersela con Jannik per la mancata vittoria? E soprattutto: perchè ci sono tanti dubbi su di lui? “Tendiamo sempre a esagerare, nel bene e nel male. Appena uno perde una partita, subito ci si chiede: ma il Sinner del sogno si sgonfia? È ancora lo stesso? Ci dividiamo su qualsiasi cosa. Dopo una sconfitta del genere c’è chi si chiede se Jannik sia ‘forte solo sul cemento’ o se possa diventare ‘l’erede di Federer’. Ma per favore. Guardiamo il tennis che ha giocato, e torniamo coi piedi per terra. Si perde anche quando si gioca bene. Ed è quello il caso. Il punto è che Jannik è già lì, ai vertici“.

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