Protagonista assoluta della cerimonia di apertura, la Senna resta un problema per le Olimpiadi di Parigi 2024: i livelli di inquinamento hanno obbligato gli organizzatori ad annullare nuovamente gli allenamenti del triathlon. Al villaggio olimpico, invece, continuano le lamentele per il cibo: ieri duro sfogo del c.t. della Croazia di pallanuoto.
- Parigi 2024: Senna inquinata, nuovo stop agli allenamenti di triathlon
- Parigi 2024: le parole di Paltrinieri sulle gare nella Senna
- Parigi 2024, villaggio olimpico: la Croazia di pallanuoto protesta per il cibo
Parigi 2024: Senna inquinata, nuovo stop agli allenamenti di triathlon
Simbolo della capitale francese e delle stesse Olimpiadi di Parigi 2024, la Senna continua a creare problemi all’organizzazione dei Giochi. A causa delle piogge dei giorni scorsi, infatti, i livelli di inquinamento del fiume che taglia la capitale francese sono tornati oltre la soglia di allerta, costringendo il comitato organizzatore e la federazione World Triathlon ad annullare per il secondo giorno consecutivo gli allenamenti del triathlon. I responsabili di Parigi 2024 si sono però detti fiduciosi circa il regolare svolgimento delle gare, in programma domani e mercoledì.
Parigi 2024: le parole di Paltrinieri sulle gare nella Senna
Le perplessità circa l’idea di svolgere le gare nella Senna accompagnano già da mesi le Olimpiadi di Parigi e sono diventate più esplicite nei giorni immediatamente precedenti all’inizio dei Giochi. Anche l’azzurro Gregorio Paltrinieri – oltre al triathlon la Senna ospiterà anche le gare di fondo – ha manifestato il suo disappunto: “Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato – le sue parole -. Probabilmente fredda, probabilmente c’è corrente perché è un fiume. Molto probabilmente sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po’ una presa in giro”.
Parigi 2024, villaggio olimpico: la Croazia di pallanuoto protesta per il cibo
Intanto continuano i problemi al villaggio olimpico legati al cibo servito dall’organizzazione agli atleti. Alle proteste della delegazione della Gran Bretagna, che s’è lamentata della quantità e della qualità dei piatti serviti ai propri atleti, spedendone una buona parte a mangiare presso la struttura del comitato olimpico britannico a Clichy, ora si aggiungono quelle della Croazia di pallanuoto, squadra campione del mondo in carica.
“Andremo a mangiare alla nostra base perché il cibo nel villaggio è un disastro – le parole di Ivica Tucak, c.t. dei Barakuda, alla stampa croata dopo la vittoria di ieri sul Montenegro – Se i giocatori devono mangiare paté e formaggio, non so quale sia il punto. La folla è enorme, il cibo è pessimo. Vale per noi come per gli altri, infatti molti stanno già protestando. È inaccettabile, l’unica cosa di cui ha bisogno un atleta è avere un buon letto e cibo come si deve. Ma in questo caso non abbiamo né l’uno né l’altro”.