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Per Spalletti è a Napoli il migliore al mondo: né Osimhen né Kvara

Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti, dopo il trionfo sull'Atalanta, ha elogiato in modo particolare un suo giocatore e non è né Osimhen né Kvaratskhelia.

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Il Napoli riprende la marcia scudetto alla grande, approfittando del ko di ieri dell’Inter e allungando nuovamente a più 18 sulla seconda, aspettando la Lazio. I partenopei hanno battuto 2-0 l’Atalanta con le reti di Kvaratskhelia e Rrahamani nella ripresa. Al termine della partita, il tecnico Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Dazn.

Napoli, le parole di Spalletti

Spalletti è ovviamente soddisfatto della prestazione e della reazione dimostrata dopo il ko contro la Lazio: “Sono partite di grandissimo livello. L’Atalanta ha giocato benissimo, ci ha creato difficoltà nei duelli. Il fatto di far gol e vincere questa partita per la squadra è importantissimo, venivamo da una sconfitta. Abbiamo reagito da grande squadra. Se lo meritano i calciatori, hanno fatto una grande partita. Dopo una partita che abbiamo perso, si sono avventati in un modo incredibile“.

L’elogio speciale di Spalletti a Kim

Spalletti ha elogiato i due acquisti del Napoli che si stanno dimostrando decisivi per lo scudetto: “Kvaratskhelia ha una qualità nell’uno contro uno importante. Se gli giri le spalle, poi sei ‘morto’. La qualità della finalizzazione è tanta roba. Kim fa venti cose incredibili in una partita, per me è davvero il centrale più forte del mondo. Quando parte con la palla e decide di partire palla al piede, porta la palla nell’area avversaria in 5″. Sta benissimo, gli ho detto di non inventarsi nulla perché domani mattina si allena (ride, ndr)”. Il club ha comunicato un risentimento al polpaccio per il coreano.

Spalletti elogia il pubblico

Per Spalletti è decisivo anche il San Paolo: “Quando decidi di accettare il Napoli, arrivi a conoscere la storia e il sentimento che la gente ha per questa squadra. Con un pubblico così è chiaro che devi osare un po’, qualche immaginazione bisogna averla di dove vuoi andare. Qui non si accontentano di arrivare terzi, bisogna vincere. Le riaggressioni quando perdiamo palla sono la cosa fondamentale per coinvolgere lo stadio in un’atmosfera speciale.

Non ci piace abbassarci, tutti siamo convinti di fare un calcio offensivo e moderno, di tenere palla anche se ci pressano. Quando hai gente come Anguissa (tornato ad alti livelli), Lobotka, Di Lorenzo, diventa tutto più facile. Tutti desideriamo ‘quello’, faremo di tutto, ma di mezzo ci sono partite che bisogna giocare e dove avere forza caratteriale”, ha concluso dopo Napoli-Atalanta.

Per Spalletti è a Napoli il migliore al mondo: né Osimhen né Kvara Fonte: Getty Images

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