Se c’è una cosa che ha il potere di far perdere la pazienza e far saltare i nervi a Luciano Spalletti è l’ottimismo dilagante che – anche per ragioni di opportunismo – grava sul suo Napoli. Non bastavano le celebrazioni anticipate per uno scudetto non ancora vinto, ora si è aggiunto anche un pronostico favorevole per la Champions dopo i sorteggi di ieri. A sentir parlare di autostrada per la finale il tecnico azzurro diventa una furia. Per lui, e l’ha già detto ieri, il Milan ai quarti è un avversario pericolosissimo. E per lo scudetto la strada è lunga e passa anche dalla difficile trasferta di domani a Torino. Lo sanno bene a Napoli, evitando di cadere nel tranello. Meglio girarci attorno.
- Napoli, per Spalletti questo non è un anno irripetibile
- Napoli, Spalletti parla del suo futuro
- Napoli, Spalletti rivela i contrasti con Juric
Napoli, per Spalletti questo non è un anno irripetibile
Quando gli vien chiesto se è la sua stagione più bella e se questo è un anno irripetibile Spalletti si traveste da filosofo: “Il tempo che passa mi crea sempre lo stesso problema, andare a fare qualcosa che mi dia soddisfazione. Noi verremo giudicati per quella che è la serietà e la professionalità dell’affrontare le cose, io ho questa esigenza e mi devo affrettare perchè di tempo non ne ho molto, ho 64 anni. Devo dare valore a tutte le cose che mi passano davanti, ma per il Napoli sono disposto a tutto. L’anno irripetibile nelle intenzioni sarà quello dopo questo, qualsiasi cosa succeda, e poi ancora quello dopo e così all’infinito”.
Napoli, Spalletti parla del suo futuro
Spontaneo viene chiedere se ha pensato a quanto tempo vuol rimanere a Napoli: “meglio non fare calcoli. Di volta in volta. Vedremo quanto tempo rimarrò in panchina, se penso alla disponibilità e all’impegno della squadra vorrei vivere in eterno. Se penso a quello che è successo l’altro giorno a Napoli, vorrei non partecipare questo tipo di situazioni. È una cosa che mi disturba e non ne vorrei far parte però ci sto dentro perché il mio mondo. In fondo la cosa fondamentale è quanto hai amato le cose e quanto sei stato amato».
Napoli, Spalletti rivela i contrasti con Juric
Sull’avversario di domani solo lodi: “Il Torino non cambierà atteggiamento, l’Eintracht l’ha fatto perché sono stati costretti dopo averci visto all’andata, il Toro non cambierà, è asfissiante in tutto quello che fa, non solo in fase di non possesso, ci presseranno continuamente, per loro diventa un divertimento non farti giocare sul pulito. Con Juric qualche volta ho anche discusso ma c’è sempre stata grande stima”.
Capitolo formazione, Spalletti non rivela come si comporterà domani: “Può succedere che ci sia qualche titolare differente rispetto all’ultima volta ma si fa quello che si fa sempre, ci si prepara al meglio ogni giorno per ogni singola partita. Le partite sempre una alla volta, i conti si fanno in fondo. Non ho il timore di sbagliare, perché qualsiasi cosa scelga sceglierò bene, sono tutti interessati alla causa e disponibili fisicamente e mentalmente. Raspadori non recupera, non andrà neanche in nazionale. Ndombelè? E’ forte, all’inizio c’era il dubbio perché il Tottenham l’avesse lasciato partire..Lo alleno volentieri, è forte fisicamente, mi garba. Kvara? Ha la vena sul collo, l’avete visto quando ha segnato? Quando era arrivato non era così, ora ha la vena sul collo e mi piace di più. Perché ha battuto il rigore Zielinski in Champions? Lo hanno deciso i giocatori, io sono tranquillo anche quando decidono di cambiare rispetto a quanto stabilito. Zielinski ha chiesto di poterlo battere e l’ha ottenuto, bello vedere che collaborano così”.