Monaco di Baviera è nerazzurra. Almeno per una sera. In vista dell’imminente finale di Champions League tra PSG e Inter, la città tedesca è stata letteralmente invasa da oltre 40 mila tifosi nerazzurri. Il conto è semplice: sembrano un po’ in più rispetto ai 18mila ticket previsti dall’UEFA per ciascuna tifoseria qui all’Allianz Arena. Un’atmosfera di festa che rischia di essere rovinata da un clima di tensione che si acuisce gradualmente.
- Monaco di Baviera capitale del tifo nerazzurro
- La tensione sale tra le tifoserie
- L'intervento degli "amici" e la preoccupazione generale
Monaco di Baviera capitale del tifo nerazzurro
Data l’invasione da parte dei tifosi dell’Inter, è chiaro che in molti hanno voluto esserci pur non avendo un biglietto a disposizione. Siamo in pratica di fronte ad una sorta di pellegrinaggio con Monaco di Baviera trasformata per una notte in una destinazione mistica. Chi è riuscito ad acquistare un tagliando sarà nel settore riservato ai supporter nerazzurri, mentre gli altri tenteranno di vedere la partita nei luoghi allestiti in città, come il Fan Meeting Point di Odeonsplatz.
Tra mezzi di trasporto di ogni genere, alberghi pieni, camper parcheggiati ovunque e l’atmosfera già elettrica, l’evento ha generato un afflusso di tifosi italiani del +300% rispetto alla media.
La tensione sale tra le tifoserie
Troppa gente che si accalca provoca inevitabilmente tensioni con tutto ciò che ne consegue in termini di dispiegamento delle forze dell’ordine. Secondo alcune voci provenienti dagli ambienti ultras, la finale potrebbe trasformarsi in un campo di battaglia. E le polemiche per la mancata distribuzione dei biglietti a molti gruppi organizzati certamente non hanno contribuito favorevolmente alla creazione di un clima positivo.
Tra messaggi anonimi minacciosi da parte di ultras e la presenza della frangia più estrema del tifo del PSG la preoccupazione onestamente c’è.
L’intervento degli “amici” e la preoccupazione generale
In tutto questo ci sono le altre tifoserie. Quella del PSG è legata ai supporter del Napoli, mentre gli interisti godono dell’appoggio di gruppi alleati come quelli di Nizza, Marsiglia, PSV Eindhoven e Botev Plovdiv. Le autorità tedesche, francesi e italiane sono in stato di massima allerta: oltre 2.000 agenti antisommossa sono stati dispiegati per prevenire scontri tra le tifoserie. Il rischio è reale, alimentato anche da rancori profondi, come quello legato alla morte di Daniele “Dede” Belardinelli, che ancora pesa nei rapporti tra napoletani e interisti.
La speranza è che l’unica battaglia avvenga sul campo. E che porti ad alzare la coppa la squadra più brava nel corso dei 90 o più minuti. La gestione dei biglietti da parte dell’UEFA era volta proprio a tenere alla larga i gruppi ultras ma senza affiancare questa mossa a una soluzione efficace per contrastarne la presenza.