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Quanto è costato il Bari al Napoli dal 2018 ad oggi? Le trattative incrociate

Dal luglio 2018, data in cui il Bari è stato acquistato dalla Filmauro, il Napoli ha acquistato diversi giocatori poi girati in prestito al Bari aiutando i galletti nella risalita fino alla Serie BKT

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Marco Pino

Marco Pino

Sport Economy Specialist

Abbina la passione per il calcio alla competenza in materia economica. Analizza il calcio in chiave business, spiegando in modo semplice gli aspetti più complessi del mondo del pallone. Aiuta i lettori di Virgilio Sport a capire tutto di plusvalenze, indici di liquidità, diritti di recompra, parametri zero, operazioni di mercato e analisi di bilanci

Quello delle multiproprietà è una tematica sempre più in voga a livello internazionale e interessa con maggiore costanza anche il mercato italiano.

Dal Palermo, acquistato all’inizio della scorsa stagione dagli sceicchi del City Football Group, fino a 777 Partners che lo scorso anno ha rilevato da Enrico Preziosi le quote del Genoa, senza dimenticare l’universo Red Bull che per primo con Salisburgo, Lipsia, Bragantino e Ney York RB ha fatto conoscere al mondo questo modello.

A livello italiano, però, uno degli esempi che suscita maggiore interesse e che, è giusto sottolineare, rappresenta un virtuoso esempio di gestione economico-finanziaria associata ai risultati sportivi è quello della Filmauro srl, società gestita dalla famiglia De Laurentiis che detiene il controllo su Napoli e sul Bari.

Un filo diretto e non tanto immaginario collegato dalla A16, l’autostrada da percorrere per fare il tragitto Napoli-Bari e viceversa, che pone le sue basi su una visione che la famiglia De Laurentiis ha dapprima avuto il coraggio di esprimere con i partenopei e che adesso sta cercando di inculcare anche nella città pugliese.

Creando nel corso degli anni una forte correlazione tra le due entità anche relativamente al calciomercato, come di seguito analizzeremo dando risalto alle operazioni che nella sostanza il Napoli ha portato a termine per conto del Bari.

Determinando, inoltre, una casistica in cui oggi i pezzi pregiati della rosa del Bari, Cheddira e Caprile su tutti, vengono a più riprese accostati al Napoli, con quest’ultimo forte del rapporto familiare tra i due club.

Cos’è la Filmauro srl

La società capogruppo che detiene come una holding le partecipazioni di SSC Napoli S.p.A. e Società Sportiva Calcio Bari S.p.A., svolge prevalentemente, l’attività di produzione, acquisizione, distribuzione e sfruttamento di diritti cinematografici sia in Italia che all’estero.

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Oltre alla sua attività caratteristica, la società ha in portafoglio partecipazioni in diversi altre aziende operanti in realtà e settori differenti, elencate dall’ultimo bilancio al 30 giugno 2021 pubblicamente consultabile

  • Auro Servizi S.r.l., società detenuta al 99% che svolge attività di servizi nel settore di riferimento della controllante a favore, principalmente, delle società partecipate dalla stessa;
  • Cinema Europa a socio unico S.r.l., società detenuta al 100% che esercita la gestione di sale cinematografiche;
  • Olimpia 80 Immobiliare a socio unico S.r.l., società detenuta al 100% che esercita la gestione di sale cinematografiche;
  • Cineservices S.r.l., società detenuta al 60% che svolge attività di servizi amministrativi, contabili, tecnici e di programmazione alle società operanti, nell’ambito del gruppo, nell’esercizio cinematografico;
  • GreenRoof S.r.l., società detenuta al 70% e operante nel settore dei gelati, in particolare nella produzione e distribuzione, anche attraverso vendita diretta, di gelati a marchio Steccolecco;
  • Aurofood S.r.l., società detenuta al 100% la cui attività non ancora avviata al 30 giugno 2021 che si concretizzerà nella gestione di una sala di ristorazione e pizzeria, ubicata nel centro storico di Roma.
  • S.C. Napoli S.p.A., società detenuta al 99,80%;
  • S.C. Bari S.p.A., società detenuta al 100%.

La partecipazione nella S.S.C. Bari S.p.A.

Nel luglio 2018, a seguito del fallimento della precedente società, la famiglia De Laurentiis, tramite la Filmauro, partecipa per il 100% al capitale sociale della neocostituita Società Sportiva Calcio Bari S.p.A, dando vita nuovamente ad un progetto sportivo ambizioso nella città pugliese e risvegliando l’entusiasmo di una piazza delusa dalla precedente gestione.

Il nuovo Bari nasce il 31 luglio 2018 come Società Sportiva Dilettantistica senza scopo di lucro e consegue dalla FIGC, anche su indicazione del Comune di Bari, il titolo sportivo per disputare il campionato di calcio di serie D.

La stagione sarà di successo e porterà i galletti ad ottenere la promozione in Lega Pro, facendo nascere la necessità, nel giugno del 2019, con l’accesso al campionato professionistico di trasformare la propria natura giuridica in società di capitali dando vita alla Società per Azioni e intraprendendo un’attività economica con scopo di lucro.

Proprio in questa circostanza, con la partecipazione del Bari al campionato di Lega Pro, la Filmauro decide di intervenire sul calciomercato tramite il Napoli per dare nuova linfa ai biancorossi per quanto riguarda l’accrescimento del tasso qualitativo di una rosa che fosse capace di raggiungere la promozione in Serie B come auspicato, ma non preventivato, dal business plan che la Filmauro presentò, a firma di Aurelio De Laurentiis, nel 2018 per il rilancio del Bari.

Il business plan del 2018

In quel documento allegato alla domanda di partecipazione alla manifestazione d’interesse, il Presidente del Napoli e della Filmauro srl, presentò la sua visione imprenditoriale relativamente al rilancio del calcio barese, integrando nel progetto triennale un auspicabile raggiungimento della promozione in Serie B già al secondo e l’obiettivo di arrivare ai playoff di Serie A al terzo anno di attività.

Il tutto lavorando su investimenti precisi sul settore tecnico e, testuali parole del documento, un “marketing che rilanci il marchio della società in Italia e nel mondo, dove si trovano moltissimi pugliesi emigrati appassionati di calcio e tifosi della squadra della propria città”, oltre che un focus particolare sul calciomercato.

Nel documento viene espresso un concetto che è propedeutico a quanto poi vogliamo analizzare.

Si legge, “l’accesso al sistema professionistico determina la possibilità di maggiore operatività nel mercato dei trasferimenti delle prestazioni sportive dei calciatori, con possibilità di percepire premi di valorizzazione e/o di rendimento, quantificabili in almeno 200.000,00 – 300.000,00 euro, dai club di categoria superiore che individuino Bari come piazza ideale per far crescere i propri talenti”.

Bari quindi come piazza ideale per crescere e coltivare il talento di giovani provenienti dai club di Serie A e capaci di imporsi in un contesto come quello della Lega Pro.

Napoli compra, Bari riceve

Durante la prima, e unica, stagione del Bari dell’era De Laurentiis in Serie D, la rosa era stata integrata di giocatori “fuori categoria” arrivati dal calcio professionistico come Di Cesare, Brienza o Bolzoni, ma anche con calciatori provenienti dal Napoli: il portiere Marfella, oggi ancora al Napoli, il difensore D’Ignazio, oggi svincolato, e l’attaccante Luigi Liguori, poi finito al centro dell’attenzione dei media per il coinvolgimento nell’affare Osimhen.

Tre prodotti della Primavera del Napoli che a costo zero e in prestito furono trasferiti dal Napoli al Bari.

I Galletti in quell’anno ottengono la promozione in Lega Pro ed è proprio in quella stagione che il Napoli diventa determinante per la composizione della rosa del Bari.

Durante la sessione estiva del calciomercato che preparava all’inizio della stagione 2018/2019, quella dell’esordio sulla panchina dei partenopei di Carlo Ancelotti, il Napoli mette in piedi le operazioni in entrata sintetizzate nel bilancio al 30 giugno 2019 dalla tabella sottostante (inclusi i successivi acquisti di gennaio 2019).

acquisti-napoli-2018-2019 Fonte: bilancio Napoli 30 giugno 2019

Da una rapida lettura e analisi dei trasferimenti finalizzati in quella sessione di calciomercato dal club campano, è interessante sottolineare come siano presenti 4 operazioni che, presumibilmente, il Napoli non avrebbe mai portato a termine se non ci fosse stato l’interesse di acquistare quei calciatori da parte della “sorella” Bari.

Il riferimento è ovviamente a Folorunsho (acquistato per 1 milioni dal Virtus Francavilla all’età di 22 anni), Costa (acquistato per 1,45 milioni dalla Spal all’età di 25 anni), D’Ursi (acquistato per 0,765 milioni dal Catanzaro all’età di 25 anni) e Ferrari (acquistato per 0,75 milioni dal Genoa all’età di 24 anni).

Parliamo di quattro calciatori che non hanno mai vestito la maglia del Napoli nella loro carriera e che immediatamente dopo al loro acquisto vennero ceduti in prestito al nuovo Bari, che doveva affrontare il suo primo campionato di Lega Pro, insieme a due prodotti della Primavera partenopea (ancora Marfella e Giuseppe Esposito).

Un aiuto importante da parte di una società collegata per mezzo della Filmauro che non violava, e viola, alcun regolamento federale ma che certamente portò nell’immediato un vantaggio competitivo in termini di capacità di spesa ai pugliesi.

Anche nella stagione successiva ci fu una situazione simile con il Napoli che acquistò dal Torino il ventiquattrenne Leonardo Candellone per 500mila euro per poi prestarlo immediatamente al Bari insieme ancora a Marfella ed Esposito. Il percorso inverso in quell’annata fu percorso da Claudio Turi, sedicenne portiere che venne acquistato dal Napoli versando 100mila euro nelle case del Bari.

Nelle stagioni successive i rapporti di mercato andarono quasi azzerandosi e nel 2021/2022 l’unica operazione realizzata fu il passaggio dal Bari al Napoli Primavera di Moussa Mané, terzino destro oggi in forza al Montevarchi, mentre la stagione in corso ha visto il ritorno a Bari di Folorunsho sempre in prestito dal Napoli.

Una collaborazione, quella all’interno della famiglia Filmauro, che ha certamente facilitato la capacità di replicare nella città pugliese un progetto di rinascita dalle categorie inferiori che Aurelio De Laurentiis era già stato in grado di portare a termine a Napoli e facilitare, almeno nel primo anno di Lega Pro dei galletti, alcune mosse di mercato.

Oggi sul tema delle multiproprietà a livello italiano proprio De Laurentiis ha espresso la sua soddisfazione per la decisione dello scorso luglio da parte del Consiglio Federale di prorogare la scadenza per il divieto delle multiproprietà all’inizio della stagione 2028/2029.

Una scadenza inizialmente fissata per l’inizio della stagione 2024-2025 che aveva sollevato non poche polemiche proprio da parte della famiglia De Laurentiis, ma sulla quale si è trovato un compromesso fermo restando l’impossibilità di avere due club nella stessa categoria come accaduto lo scorso anno per il caso Lotito-Salernitana.

Per quanto riguarda Napoli e Bari, Aurelio De Laurentiis, prossimo a diventare il Presidente del terzo scudetto dei partenopei, ha già espresso il concetto che in caso di promozione del Bari sarà proprio la società pugliese ad uscire dal network della Filmauro.

Ma che sia un Napoli campione d’Italia o un Bari promosso in Serie A, il vero vincitore sarà in ogni caso lui: l’uomo capace di risollevare dalle ceneri due grandi piazze del Sud.

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