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Razzismo, Fernandez è stato perdonato dal Chelsea: cosa ha detto a Maresca e Fofana, il retroscena

L'argentino che aveva diffuso il video con riferimenti discriminatori nei confronti dei francesi di colore è stato riaccolto in gruppo: nessuna multa

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Quando ti pagano 121 milioni di euro e ti danno l’onore di indossare la mitica maglia n.8 del Chelsea che fu di un certo Frank Lampard qualche responsabilità in più ce l’hai: anche per questo la bufera scatenata da Enzo Fernandez con quel video a stampo razzista diffuso sui social durante la coppa America aveva avuto tanta eco. Ora però la situazione per il talento argentino è cambiata, disinnescata la polemica, il giocatore è stato riaccolto serenamente dai Blues.

Il caos dopo il video razzista

Per Fernandez sono stati giorni difficili periodo delle vacanze dopo aver vinto la prima Copa América. Il giocatore ha preso consapevolezza di aver commesso un errore lasciandosi trasportare dall’euforia della vittoria, ha capito di aver irritato e non poco i compagni di squadra Wesley Fofana, Malo Gusto e Axel Disasi, e ha realizzato di averla fatta grossa quando la stessa Federcalcio francese ha rilasciato un duro comunicato: Il presidente della FFF ha deciso di interrogare direttamente il suo omologo argentino (AFA) e la FIFA, e di sporgere denuncia al tribunale per parole offensive di carattere razziale e discriminatorio”. L’agitazione ha raggiunto livelli governativi e si è spostata anche alle Olimpiadi di Parigi dove gli atleti argentini sono stati sempre fischiati e dove la tensione è arrivata alle stelle nello scontro diretto del torneo calcistico.

Enzo, individuato come unico responsabile dello scandalo perché era dal suo account che è stato pubblicato il video incriminato, ha chiesto pubblicamente scusa e a La Nacion ha poi detto: “Logicamente all’inizio ero ferito ma allo stesso tempo tranquillo perché al Chelsea avrei potuto chiarire la situazione. Non avevo alcuna intenzione di offendere o discriminare”.

La strategia di Fernandez per farsi perdonare

Il centrocampista si è recato ad Atlanta per iniziare gli allenamenti con il Chelsea ma prima di prendere l’aereo avevo già deciso, come primo passo, di richiedere un incontro con i calciatori francesi colpiti dalla controversa diretta Instagram, tra cui Fofana. Quiindi ha parlato con il capitano Reece James e conn Axel Disasi per chiarire la situazione e ha avuto un colloquio con il neo-tecnico Maresca.

Dopo gli incontri individuali, con i quali ha iniziato a rompere l’iceberg che lo separava dalla fiducia dei suoi colleghi, tra cui gli altri francesi Benoit Badiashile, Malang Sarr, Christopher Nkunku e Lesley Ugochukwu, si è scusato con tutta la squadra e si è impegnato a donare una significativa somma di denaro all’area della Chelsea Foundation che combatte la discriminazione e il razzismo.

Fofana chiude il caso

Certo, ha aiutato molto anche l’intervista che Wesley Fofana ha rilasciato a MailSport in cui ha giustificato e perdonato definitivamente l’argentino: “Enzo è tornato e sono felice. Abbiamo parlato e gli ho spiegato perché non mi era piaciuto il video. Si è scusato perché non voleva ferire i tifosi francesi o chiunque altro. Mi fido di lui perché lo conosco. Lo so, non è razzista. Il video è brutto, ma non riguarda solo Enzo. Questa è la nazionale argentina. Enzo è nel video, ma se fosse stato di un altro paese avrebbe postato la stessa cosa. Senza dubbio c’è stato molto clamore perché giocavamo nella stessa squadra. Ma ora che è finita, va tutto bene”.

Le sue parole sono state la chiusura della vicenda e la ripresa di una buona convivenza all’interno della rosa del Chelsea. Prova del buon clima ristabilito nel gruppo è stata che Enzo ha indossato la fascia di capitano durante il secondo tempo nell’amichevole vinta 3-0 contro l’América de México, ad Atlanta, un chiaro segno della considerazione e della leadership che ha all’interno del gruppo. “Non credo che una sanzione importante per Enzo sia una buona cosa ma dobbiamo educare tutti se vogliamo che ciò non accada di nuovo”, ha insistito Fofana. Lo stesso proprietario del club, Todd Boelhy, è andato nella stanza di Enzo, gli ha dato il suo sostegno e gli ha confermato la sua fiducia. Ora si aspetta qualche tipo di sanzione per il giocatore che potrebbe arrivare dalla FIFA o dalla FA, ma a porte chiuse è già finita questione.

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